Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Geremia 38


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1 A Saphatia figliuolo di Madian, e Gedelia figliuolo di Phassur, e Juchal figliuolo di Selemia, e Phassur figliuolo di Melchia aveano udito le parole di Geremia, che diceva a tutto il popolo:1 E udio Safatia figliuolo di Matan, e Gedelia figliuolo di Fassur, e Iucal figliuolo di Selemia, e Fassur figliuolo di Melchia, le parole che Ieremia profetò per la città:
2 Queste cose dice il Signore: Chiunque resterà in questa città perirà di spada, di fame, e di peste: ma chi fuggirà ai Caldei viverà, e provederà alla sua salute.2 Questo dice lo Signore: chiunque permarrà in questa città, morrà di coltello e di fame e di pestilenza; ma chi fuggirà alli Caldei, viverà, e l' anima sua sarà vivente e sana e salva.
3 Queste cose dice il Signore: questa città sarà data assolutamente in potere dell'esercito del re di Babilonia, ed ei la espugnerà.3 Questo dice Iddio: questa città sarà data in mano dello esèrcito dello re di Babilonia, e piglieralla.
4 E disser que' principi al re: Di grazia sia messo a morte quest'uomo: imperocché egli apposta fa cader le braccia agli uomini di valore, che son rimasi in questa città, e al popol tutto, dicendo loro queste parole: perocché quest'uomo non cerca il bene di questo popolo, ma il male.4 E dissono li principi allo re: preghiamoti tutti, che questo uomo sia morto; egli hae desolate le mani de' combattenti della industria, i quali rimasono in questa cittade, e le mani dello universo populo, parlante a loro tutte queste parole; in verità questo [uomo] non addomanda pace in questo populo, ma male.
5 E il re Sedecia disse: Egli è già nelle vostre mani; perchè none giusto, che alcuna cosa a voi nieghi il re.5 E disse lo re Sedecia: ecco egli è nelle vostre mani, e non è lecito che lo re vi neghi alcuna cosa.
6 Presero adunque Geremia, e lo misero nella cisterna di Melchia figliuolo di Amelech, che era nel vestibolo della prigione, e colle funi calarono Geremia nella fossa, dove non era acqua, ma fango. Entrò adunque Geremia nel fango.6 E tolsono Ieremia, e gittaronlo nello lago di Melchia figliuolo di Amelec, il quale era nell' antiporta della carcere; e sottomisero Ieremia colle funi nel lago, dove non era acqua, ma luto; discese Ieremia nel lago.
7 Or Abdemelech eunuco Etiope, che stava nella casa del re, sentì dire come aveano gettato Geremia nella fossa. Si stava allora il re a sedere alla porta di Beniamin.7 E udio Abdemelec, ch' è di Etiopia, uomo castrato il quale era nella casa dello re, che elli avessono messo Ieremia nel lago; e lo re sedea nella porta di Beniamin.
8 E Abdemelech si partì dalla casa del re, e andò a parlare al re, dicendo:8 E uscio Abdemelec della casa dello re, e parlò allo re, dicendo:
9 O re mio signore, hanno fatto male costoro in tutto quello, che hanno attentato contro Geremia profeta, avendolo messo nella fossa, affinchè vi muoia di fame, mentre non v'ha più pane nella città.9 Signore mio re, male hanno fatto questi uomini con tutto ciò che hanno commesso contro a Ieremia profeta, mettendolo nel lago acciò ch' elli muoia ivi di fame; non ci è più pane nella città.
10 Diede adunque quest'ordine il re ad Abdemelech Etiope, dicendo: Prendi qui teco trenta uomini, e leva Geremia dalla fossa prima, che egli si muoia.10 E comandò lo re ad Abdemelec, e disse: tolli con teco trenta uomini, i quali levino Ieremia profeta dal lago, innanzi ch' elli muoia.
11 E Abdemelech presi seco gli uomini, entrò nella casa del re in un luogo sotto la guardaroba, e ne trasse fuora de' vecchi panni, e robe vecchie, e mezze lacere, e le calò giù a Geremia nella fossa per mezzo di funicelle.11 E tolto Abdemelec li uomini, entrò nella casa dello re, la quale era sotto lo cellario; folse indi panni vecchi e antiche vestimenta le quali erano fracide, e sottomisele a Ieremia nel lago colle funi.
12 E disse Abdemelech Etiope a Geremia: Mettiti questi vecchi panni, e questi laceri stracci sotto le ascelle delle tue braccia, e sotto le funi: e Geremia fece così.12 E disse Abdemelec di Etiopia a Ieremia: poni li panni vecchi e fracidi allo cubito delle tue mani sopra le funi; e fece Ieremia come li avea detto.
13 E trasser fuori colle funi Geremia e lo tolsero dalla fossa: ed egli rimase nel vestibolo della prigione.13 E trassero Ieremia fuori del lago colle funi; e stette Ieremia nell' antiporta della carcere.
14 E il re Sedecia mandò gente per far venire a se Geremia alla porta terza, che era nella casa del Signore, e il re disse a Geremia: Io ti domanderò una cosa, non ascondermi nulla.14 E mandò lo re Sedecia, e tolse Ieremia a sè all' uscio terzo, il quale era nella casa di Dio; e disse lo re a Ieremia: io t' addomando d' una parola, non mi celare nulla.
15 E Geremia rispose a Sedecia: Se io te la dirò, non mi ucciderai tu? e se io ti darò consiglio, tu non mi ascolterai.15 E disse Ieremia a Sedecia: s' io te la dirò, uccidera'mi tu? e anco, s' io ti darò consiglio, udira'lo tu?
16 Allora il re Sedecia segretamente giurò a Geremia, dicendo: Io giuro pel Signore, che ha creata in noi quest'anima, che non ti ucciderò, e non ti darò in potere di coloro, che vogliono la tua morte.16 E giurò Sedecia a Ieremia di nascoso, dicente: lo Signore Iddio vive, il quale fece a noi questa anima, s' io t'ucciderò, e s' io ti darò (cioè te) nelle mani di questi uomini, i quali cercano (e addomandano) l'anima tua.
17 E Geremia disse a Sedecia: queste cose dice il Signor degli eserciti, il Dio d'Israele: Se tu partirai, e anderai a trovare i principi del re di Babilonia, viverà l'anima tua, e questa città non sarà incendiata, e sarai salvo tu, e la tua famiglia.17 E disse Ieremia a Sedecia: questo dice lo Signore degli esèrciti, Iddio d' Israel: se tu uscirai, e anderai alli principi del re di Babilonia, l'anima tua viverà, e questa città non sarà accesa al fuoco, e sarai salvo tu, e la casa tua.
18 Se poi non anderai a trovar i principi del re di Babilonia, questa città sarà data in poter de' Caldei, i quali la incendieranno, e tu non iscamperai dalle loro mani.18 E se tu non uscirai alli principi dello re di Babilonia, sarà data questa cittade nelle mani dei Caldei, e accenderannola al fuoco, e tu non uscirai delle loro mani.
19 E disse il re Sedecia a Geremia: Io sono in angustia per ragione di mie' Giudei, che sono fuggiti tra Caldei: che per disgrazia io non sia dato nelle mani di questi, e mi svituperino.19 E disse lo re Sedecia a Ieremia: io sono sollecito per i giudei i quali fuggirono alli Caldei, acciò che forse io non sia dato nelle loro mani, e facciano beffe di me.
20 Ma Geremia rispose: Non ti daranno in lor potere: ascolta di grazia la Parola del Signore, che io parlo a te, e ti tornerà in bene, e salverai la tua vita.20 E rispose Ieremia (e disse a lui): non ti daranno; odi, priegoti, la voce di Dio, la quale in parlo a te, e averai bene, e viverai tu e l'anima tua.
21 Che se non vorrai andare, ecco quello, che ha mostrato a me il Signore.21 E se tu non vorrai uscire, questo è quello che mi dimostrò Iddio:
22 Ecco, che tutte le donne, che saran rimase nella casa del re di Giuda, saran menate ai principi del re di Babilonia, ed elle diranno: Ti hanno sedotto, e la hanno vinta per tuo danno que' tuoi amici; hanno precipitati i tuoi passi in luogo lubrico, e pien di fango, e ti hanno abbandonato.22 Ecco, tutte le femine, le quali rimasono nella casa [del re] di Giuda, saranno menate alla casa dello re di Babilonia, ed elle diranno (a te): li tuoi uomini pacifichi ti hanno sedotto, e sono prevaluti incontro a te, e buttarono nel fango e nello sdrucciolo li tuoi piedi, e partironsi da te.
23 E tutte le tue mogli, e i tuoi figliuoli saranno menati a' Caldei, e tu non fuggirai dalle lor mani, ma sarai fatto prigione dal re di Babilonia, e il fuoco consumerà questa città.23 E tutte le tue mogli e' tuoi figliuoli saranno menati alli Caldei; e non fuggirai la loro mano, ma sarai dato nella mano dello re di Babilonia; e arderanno questa città al fuoco.
24 Disse pertanto Sedecia a Geremia: Nissuno sappia queste cose, e tu non morrai.24 E disse Sedecia a Ieremia: niuno sappia queste parole, e non morrai.
25 Che se risapranno i principi, che io ho parlato teco, e verran da te, e ti diranno: Di a noi quel, che tu hai detto al re, e di quai cose il re abbia parlato teco, non celar nulla, e noi non ti uccideremo;25 E se li principi saperanno ch' io abbia parlato teco, e verranno a te e diranno: die a noi quello che tu hai parlato [col re], e non lo ci celare, e noi non ti uccideremo, e che t'ha parlato lo re;
26 Tu dirai loro: Io ho umiliate le mie preghiere al re, affinchè non ordinasse, ch'io fossi ricondotto alla casa di Jonathan, perch'io non vi morissi.26 dirai a loro: io gittai le mie parole innanzi allo re, acciò che non mi facesse (gittare nè) menare nella casa di Ionatan, per ciò morissi ivi.
27 Andarono adunque i principi a interrogar Geremia, ed egli rispose loro conforme il re gli aveva ordinato, e non lo molestaron più; perocché nulla si era saputo.27 E vennero tutti li principi a Ieremia, e domandaronlo; e Ieremia parlò loro, dicendo secondo le parole che gli avea comandato lo re, e cessaronsi da lui; e non [si] udì nulla.
28 E Geremia si stette nel vestibolo della prigione fino al giorno, in cui fu presa Gerusalemme: conciossiachè fu presa Gerusalemme.28 E stette Ieremia nell' ingresso della carcere insino al dì che fu presa Ierusalem; e così fu fatto ch' ella fu presa.