Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Levitico 22


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Parlò di nuovo il Signore a Mosè, e disse:1 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
2 Di' ad Aronne, e a' suoi figliuoli, che si astengano dalle cose, le quali sono consacrate a me da' figliuoli d'Israele; e non profanino le cose santificate in onor mio, le quali eglino offeriscono. Io il Signore.2 Di’ ad Aaronne e a’ suoi figliuoli, che si astengano dalle cose sacre de’ figliuoli d’Israele, e non profanino il mio Nome nelle cose che mi consacrano. Io sono il Signore.
3 Fa' sapere ad essi, e a' loro posteri, che qualunque uomo della loro stirpe, il quale essendo immondo si accosterà alle cose consacrate, e offerte dai figliuoli d'Israele al Signore, perirà dinanzi al Signore. Io sono il Signore.3 Di’ loro: Se alcuno, di tutta la vostra progenie, nelle vostre generazioni, si appressa alla cose sacre, che i figliuoli di Israele avranno consacrate al Signore, avendo addosso la sua immondizia; quella persona sia ricisa dal mio cospetto. Io sono il Signore.
4 Un uomo della stirpe d'Aronne, che sia lebbroso, o malato di gonorrea, non mangerà delle cose consacrate a me, fino a tanto ch'ei sia guarito. Chi toccherà un uomo, che è immondo per ragione d'un morto, o uno, che è soggetto a gonorrea,4 Niuno, della progenie di Aaronne, che sia lebbroso, o che abbia la colagione, non mangi delle cose sacre, finchè non sia netto. Parimente, se alcuno ha toccata qualunque persona immonda per un morto, o se d’alcuno è uscito seme genitale;
5 E chi toccherà un rettile, e qualunque cosa immonda, il toccamento della quale porta impurità,5 o se alcuno ha tocco qual si voglia rettile, per lo quale sia renduto immondo; o alcun uomo, per lo quale sia renduto immondo, secondo qualunque sua immondizia;
6 Sarà immondo fino alla sera, e non mangerà delle cose santificate; ma lavata che avrà la sua carne nell'acqua,6 la persona che l’avrà tocco sia immonda infino alla sera, e non mangi delle cose sacre, che prima ella non abbia lavate le sue carni con acqua.
7 E tramontato il sole, allora essendo mondo mangerà delle cose santificate; perché elle sono suo cibo.7 E, ciò fatto, dopo che il sole sarà tramontato, sarà netta; e poi potrà mangiar delle cose sacre; perciocchè sono suo cibo.
8 Non mangeranno d’una bestia morta da sé, ovvero uccisa da un’altra bestia, e non si contamineranno con tali cose. Io sono il Signore.8 Non mangi il sacerdote alcuna carne di bestia morta da sè, o lacerata dalle fiere, per rendersi immondo. Io sono il Signore.
9 Osservino i miei comandamenti, affinché non cadano in peccato, e non muoiano nel santuario dopo d’averlo profanato. Io il Signore, che li santifico.9 Osservino adunque ciò che io ho comandato che si osservi, e non si carichino di peccato, e non muoiano per esso, se profanano questa mia ordinazione. Io sono il Signore che li santifico
10 Nissun d'altra stirpe mangerà delle cose santificate; colui, che coabita col sacerdote, e il servo mercenario non ne mangeranno.10 E niuno strano non mangi delle cose sacre; il forestiere del sacerdote, nè il suo mercenario, non mangino delle cose sacre.
11 Ma il servo comprato dal sacerdote, e il servo nato in sua casa, questi ne mangeranno.11 Ma, quando il sacerdote avrà comperata una persona co’ suoi danari, essa ne potrà mangiare; parimente il servo natogli in casa; costoro potranno mangiare del cibo di esso.
12 Se la figlia del sacerdote sposa un uomo qualunque del popolo, non mangerà delle cose santificate, e delle primizie:12 E la figliuola del sacerdote, se è maritata a uno strano, non mangi dell’offerta delle cose sacre.
13 Ma se divenuta vedova, ovvero ripudiata, e senza figliuoli, ella fa ritorno alla casa di suo padre, mangerà di quel che mangia suo padre, com'ella usava di far da fanciulla. Nissuno d'altra nazione ha potestà di mangiarne.13 Ma, se la figliuola del sacerdote è vedova, o ripudiata, senza aver figliuoli, e torna a stare in casa di suo padre, come nella sua fanciullezza; ella potrà mangiar delle vivande di suo padre; ma niuno straniere ne mangi.
14 Chi per ignoranza avrà mangiato delle cose santificate, aggiungerà un quinto a quel che ha consumato, e darallo al sacerdote per uso del santuario.14 E se pure alcuno mangia alcuna cosa sacra per errore, sopraggiungavi il quinto, e dialo al sacerdote, insieme con la cosa sacra.
15 Guardinsi dal profanare le cose santificate, offerte dai figliuoli d'Israele al Signore:15 Non profanino adunque le cose sacre de’ figliuoli d’Israele, le quali essi avranno offerte al Signore.
16 Affinché non abbiano a portar la pena del loro delitto, quando abbian mangiato delle cose santificate. Io il Signore, che li santifico.16 E non si carichino d’iniquità di colpa, mangiando le cose da essi consacrate; perciocchè io sono il Signore che li santifico
17 E il Signore parlò a Mosè, e disse:17 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
18 Parla ad Aronne, e ai suoi figliuoli, e a tutt’i figliuoli d'Israele, e di' loro: Qualunque uomo della casa d'Israele, o forestiero abitante tra voi, il quale faccia sua obblazione o per isciogliere un voto, o per libera elezione, qualunque sia la vittima, che egli presenta per farne olocausto al Signore per le mani vostre,18 Parla ad Aaronne e a’ suoi figliuoli, e a tutti i figliuoli d’Israele; e di’ loro: Quando alcuno della casa d’Israele, ovvero de’ forestieri che sono in Israele, offerirà la sua offerta, secondo tutti i lor voti, e le loro offerte volontarie, che offeriranno al Signore per olocausto;
19 Ella sarà un maschio senza macchia, o bue, o agnello, o capro:19 acciocchè sia gradita per voi, sia un maschio senza difetto, d’infra i buoi, o d’infra le pecore, o d’infra le capre.
20 Se avrà difetto, non l'offerirete, né sarà accettevole.20 Non offerite nulla che abbia difetto; perciocchè non sarebbe gradito per voi.
21 Chi offerisce al Signore un'ostia pacifica, o per isciogliere un voto, o di libera elezione, sia ella di buoi, o di pecore, la offerirà immacolata, affinché ella sia accettevole: nissun difetto sarà in essa.21 Parimente, quando alcuno offerirà al Signore sacrificio da render grazie, o per singolar voto, o per offerta volontaria, sia quello di buoi, o di pecore, o di capre, senza difetto; acciocchè sia gradito; non siavi alcun difetto.
22 Se sarà cieca, se stroppiata, se con qualche cicatrice, se ha scrofole, o rogna, o scabbia, non l’offerirete al Signore, e non ne farete andare sull’altare del Signore.22 Non offerite al Signore bestia alcuna cieca, nè che abbia alcun membro fiaccato, nè monca, nè porrosa, nè rognosa, nè scabbiosa; e non presentatene alcuna tale in su l’Altare al Signore, per offerta che si fa per fuoco.
23 Il bue, o la pecora, a cui sia stato tagliato un orecchio, o la coda, tu puoi offerirla volontariamente; ma non puoi con essa sciogliere un voto.23 Ben potrai, per offerta volontaria, offerir bue, o pecora, o capra, che abbia alcun membro di manco, o di soverchio; ma per voto non sarebbe gradita.
24 Non offerirete al Signore nissuno animale, a cui sieno stati ammaccati, o pestati, o tagliati, o strappati i testicoli, e non farete assolutamente tal cosa nel vostro paese.24 Non offerite al Signore alcun animale che abbia i granelli schiacciati, o infranti, o strappati, o ricisi; e non ne fate di tali nel vostro paese.
25 Non offerirete al vostro Dio de' pani presentati a voi da uomo straniero, né qualunque altra cosa, che questi voglia dare, perocché tutte le cose loro sono contaminate: non le accettate.25 Nè prendetene alcuni di man degli stranieri, per offerirne cibo al Signore; perciocchè il lor vizio è in essi; v’è in essi difetto; non sarebbero graditi per voi.
26 E il Signore parlò a Mosè, e disse:26 Il Signore parlò ancora a Mosè dicendo:
27 Il vitello, la pecora, e la capra, nate che sieno, per sette giorni staranno alla mammella della madre: e l’ottavo giorno, e in appresso potranno offerirsi al Signore.27 Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, stia sette giorni sotto la madre; poi dall’ottavo giorno innanzi, sarà gradito per offerta da ardere al Signore.
28 Sia vacca, sia pecora, non sarà immolata lo stesso dì coi suoi parti.28 E non iscannate in uno stesso giorno la vacca, o la pecora, o la capra, col suo figlio.
29 Se immolate al Signore un'ostia in rendimento di grazie affinché egli vi sia propizio,29 E quando voi sacrificherete al Signore sacrificio di laude, sacrificatelo in maniera ch’egli sia gradito per voi.
30 Voi la mangerete lo stesso dì: non ne resterà nulla pella mattina del dì seguente. Io il Signore.30 Mangisi nell’istesso giorno; non ne lasciate nulla di avanzo fino alla mattina seguente. Io sono il Signore.
31 Osservate i miei comandamenti, e mettetegli in pratica. Io il Signore.31 E osservate i miei comandamenti, e metteteli in opera. Io sono il Signore.
32 Non profanate il nome mio santo, affinché io sia glorificato dalla società de' figliuoli d'Israele. Io il Signore, che vi santifico,32 E non profanate il mio santo Nome; onde io mi santifichi me stesso nel mezzo de’ figliuoli d’Israele. Io sono il Signore che vi santifico;
33 E vi ho tratti dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Io il Signore.33 che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, per essere vostro Dio. Io sono il Signore