Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Cantico 7


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 Che è quello, che tu vedrai nella Sulamitide se non cori militari? Quanto belli sono i tuoi passi ne' (tuoi) calzari, o figlia di Principe! Le punture de' tuoi fianchi (son) come monili lavorati per mano d'artefice.1 (Sponsa)Quid videbis in Sulamite, nisi choros castrorum ?
(Chorus)Quam pulchri sunt gressus tui in calceamentis, filia principis !
Juncturæ femorum tuorum sicut monilia
quæ fabricata sunt manu artificis.
2 Le tue viscere (sono) un nappo fatto al torno, che non manca mai di bevanda. Il tuo ventre come un monte di frumento circondato da' gigli.2 Umbilicus tuus crater tornatilis,
numquam indigens poculis.
Venter tuus sicut acervus tritici vallatus liliis.
3 Le due tue mammelle come due teneri cavrioli gemelli.3 Duo ubera tua sicut duo hinnuli,
gemelli capreæ.
4 Il tuo collo come torre d'avorio. Gli occhi tuoi come le peschiere di Hesebon, che sono alla porta di questa figlia popolosa. Il tuo naso come la torre del Libano, che guarda contro Damasco.4 Collum tuum sicut turris eburnea ;
oculi tui sicut piscinæ in Hesebon
quæ sunt in porta filiæ multitudinis.
Nasus tuus sicut turris Libani,
quæ respicit contra Damascum.
5 Il tuo capo come il Carmelo, e le chiome del tuo capo come la porpora del re legata nei canali.5 Caput tuum ut Carmelus ;
et comæ capitis tui sicut purpura regis
vincta canalibus.
6 Quanto bella se' tu, e quanto splendida nelle (tue) delizie, o carissima!6 (Sponsus)Quam pulchra es, et quam decora,
carissima, in deliciis !
7 La tua statura è somigliante alla palma; e le tue mammelle ai grappoli.7 Statura tua assimilata est palmæ,
et ubera tua botris.
8 Io dissi: Salirò sopra la palma, e coglierò i suoi frutti, e le tue mammelle saranno come grappoli della vite, e l'odore della tua bocca come l'odore di mele.8 Dixi : Ascendam in palmam,
et apprehendam fructus ejus ;
et erunt ubera tua sicut botri vineæ,
et odor oris tui sicut malorum.
9 Le tue fauci come ottimo vino degno di esser bevuto dal mio Diletto, e delle labbra, e dei denti di lui per ruminarlo.9 Guttur tuum sicut vinum optimum,
dignum dilecto meo ad potandum,
labiisque et dentibus illius ad ruminandum.
10 Io (sono) del mio Diletto, ed egli verso di me è rivolto.10 (Sponsa)Ego dilecto meo,
et ad me conversio ejus.
11 Vieni, o mio Diletto, andiammo fuora alla campagna: facciam nostra dimora per le ville.11 Veni, dilecte mi, egrediamur in agrum,
commoremur in villis.
12 Al mattino alziamoci (per andare) alle vigne: veggiamo se la vigna è fiorita; se i fiori van partorendo i frutti: se i melagrani sono in fiore: ivi darò a te le mie mammelle.12 Mane surgamus ad vineas :
videamus si floruit vinea,
si flores fructus parturiunt,
si floruerunt mala punica ;
ibi dabo tibi ubera mea.
13 Le mandragore spirano odore: nelle nostre porte (son) tutti i pomi: e i nuovi, e i vecchi a te, o mio Diletto, gli ho serbati.13 Mandragoræ dederunt odorem
in portis nostris omnia poma :
nova et vetera, dilecte mi, servavi tibi.