Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Qoelet 12


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 RICORDATI del tuo Creatore ne' giorni di tua giovinezza, prima che arrivi il tempo di afflizione, e si appressino gli anni, de' quali dirai: Anni noiosi!1 Ricordati del creatore tuo nel dì della gioventude tua, innanzi che vegna il tempo della afflizione, e ch' elli appressino quelli anni de' quali tu dica: questi non mi piacciono!
2 Prima che oscuro divenga il sole, e la luce, e la luna, e le stelle, e dietro alla pioggia tornino le nuvole:2 e inanzi che intenebrisca il sole e 'l lume, e le stelle e la luna, e ch' elli ritornino li nuvoli dopo la piova;
3 Allorché tremeranno della casa i custodi, e gli uomini fortissimi vacilleranno, e quelli, che macinavano ridotti a pochi non lavoreranno, e verranno a ottenebrarsi quelli, che veggono pei loro fessi:3 quando si partiranno le guardie della casa, e muterannosi li uomini fortissimi, e oziosamente saranno coloro che màcinano in minuto numero, ed entreranno coloro che guatano per li forami;
4 E le porte della piazza si chiudono, e la voce di quello, che macina s'impicciolisce, e al cantar d' un uccello l'uomo si leva; e diventan sorde le figlie dei cantici.4 e li macinati in bassezza di voce chiuderanno li usci nella piazza, e leverannosi su alla voce dell' uccello, e diventeranno sorde tutte le figlie di monte Carmelo.
5 Egli hanno anche timore de' luoghi elevati, e per le vie sono paurosi; fiorisce il mandorlo, la cavalletta si ingrossa, e il cappero si sperde; perché l'uomo se ne va verso la casa di sua eternità; e lo attornieranno per istrada, què che lo piangono.5 E le cose alte temerenno, e averanno paura nella via; fiorirae lo mandolo, e ingrasserae la locusta, e guasterae il capparo; però che l' uomo anderae nella casa della sua eternitade, e li piagnenti anderanno intorno per la piazza.
6 Prima che la funicella d'argento si rompa, e la benda d'oro si corrughi, e si spezzi sulla fonte la brocca, e la ruota sulla cisterna si stritoli;6 Inanzi che si rompa la fune dell' argento, ricorra la vitta dell' oro, e sia disfragellata la idria in su la fontana, e sia spezzata la ruota su la cisterna;
7 E torni la polvere nella sua terra, donde ebbe origine, e lo spirito ritorni a Dio, di cui fu dono.7 inanzi che la polvere torni nella terra sua donde ella era, e anzi che l'anima ritorni a colui che la diede.
8 Vanità delle vanità, disse l'Ecclesiaste, e tutto è vanità.8 Vanitade delle vanitadi, disse lo Ecclesiaste e tutte le cose sono vanitade.
9 L'Ecclesiaste essendo sapientissimo istruì il popolo, e divulgò quello, che aveva fatto, e con molto studio compose molte parabole.9 E conciò fusse cosa che lo Ecclesiaste [fusse] savissimo, ha ammaestrato il popolo, e insegnolli quelle cose che avesse a fare; e investigando compose il libro de' proverbii.
10 Cercò le utili dottrine, e scrisse documenti rettissimi, e pieni di verità.10 Cercò le parole utili, e scrisse insieme sermoni dirittissimi e pieni di veritade.
11 Le parole de' saggi son come pungoli, e come chiovi, che penetrano profondamente, e ci sono state date mediante la schiera de' maestri dall' unico pastore.11 Le parole de' savi sono sì come stili pungenti, e sì come chiavelli fitti nel profondo, le quali per consiglio de' maestri sono date da uno pastore.
12 Figliuol mio non cercar nulla di più; imperocché i libri si moltiplicano senza fine, e la meditazione continua è travaglio del corpo.12 Oltre di queste cose (che sono scritte) non richieder più, figliuolo mio; però che a componer altri libri non sarà utile, e la spessa meditazione è afflizione della carne.
13 Ascoltiamo tutti egualmente la fine d'ogni discorso: Temi Dio, e osserva i suoi comandamenti; perocché' questo è tutto l'uomo:13 Il fine del parlare noi tutti udiamo ugualmente. Temi Iddio, e guarda li suoi comandamenti; (ciò) è ogni uomo a questo fine fatto.
14 E ogni cosa, che si faccia, la chiamerà Dio in giudizio per qualunque errore commesso, o sia ella buona, ovver sia ella cattiva.14 Tutte le cose che si fanno, si riduceranno nel giudicio per ciascuna cosa errata, e per ogni cosa, se ella sia buona o se ella sia rea. Amen.