Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Qoelet 11


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Spargi il tuo pane sopra le acque, che passano; perocché dopo lungo tratto di tempo tel troverai.1 Mitte panem tuum super transeuntes aquas, quia post tempora multainvenies illum.
2 Da la loro porzione ai sette, ed anche agli otto; perocché tu non sai quali sciagure sian per venire sopra la terra.2 Da partem septem necnon et octo, quia ignoras, quid futurum sit mali superterram.
3 Quando le nuvole sono piene, elle scarica in pioggia sopra la terra. Se l'albero cade verso il mezzodì, o verso settentrione, dovunque cada, ivi si resta.3 Si repletae fuerint nubes,
imbrem super terram effundent;
si ceciderit lignum ad austrum aut ad aquilonem,
in quocumque loco ceciderit, ibi erit.
4 Chi bada ai venti non semina, e chi fa attenzione alle nuvole, non mieterà.4 Qui observat ventum, non seminat, et,qui considerat nubes, numquam metet.
5 Siccome tu non sai donde venga l'anima, e in qual modo si assodino le ossa nell'utero della donna incinta; così non conosci le altre opere di Dio, facitore di tutte le cose.5 Quomodo ignoras, quae sit via spiritus, et qua ratione compingantur ossa inventre praegnantis, sic nescis opera Dei, qui fabricator est omnium.
6 Spargi di buon mattino la tua semenza, e nemmen la sera sia oziosa la tua mano, perché tu non sai se quella, o piuttosto questa semenza germoglierà: e se verrà bene l'una, e l'altra, tanto meglio.6 Mane semina semen tuum,
et vespere ne cesset manus tua,
quia nescis quid magis prosit,
hoc aut illud,
et si utrumque simul melius erit.
7 Dolce cosa è la luce, e dilettevole agli occhi è la vista del sole.7 Dulce lumen,
et delectabile est oculis videre solem.
8 Ma se un uomo vive molti anni, e questi tutti sempre lieti, deve ricordarsi di quel tempo tenebroso, e di que' lunghi giorni, venuti i quali tutte le passate cose saran convinte di vanità.8 Si annis multis vixerit homo
et in his omnibus laetatus fuerit,
meminisse debet tenebrosi temporis, quod multum erit:
omne, quod venerit, vanitas.
9 Goditi adunque, o giovine, di tua fresca età, e sia lieto il tuo cuore ne giorni di tua giovinezza, e segui le inclinazioni del tuo cuore, e quel che piace a' tuoi occhi; ma sappi, che per tutte queste cose ti chiamerà Dio mi discaccia dal tuo cuore l'ira e il male tien lungi dalla tua carne; perocché e la gioventù, e i piaceri sono vanità.9 Laetare ergo, iuvenis, in adulescentia tua,
et in bono sit cor tuum in diebus iuventutis tuae,
et ambula in viis cordis tui
et in intuitu oculorum tuorum
et scito quod pro omnibus his
adducet te Deus in iudicium.
10 Aufer curam a corde tuo
et amove malum a carne tua;
adulescentia enim et iuventus vanae sunt.