Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Salmi 19


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E' una bella orazione fatta pel re, che va alla guerra, e S. Atanasio credette, che siano qui espressi i desiderj de' soldati di Davidde assistenti al sacrifizio, che questi offeriva prima di cominciar qualche impresa. Alcuni lo credono composto in occasione della guerra cogli Ammoniti, e Soriani. II. Reg. X. S. Girolamo, e S. Agostino lo intesero di Gesù Cristo, di cui il Profeta predice le vittorie contro il demonio.

1Salmo di David.
Ti esaudisca il Signore nel giorno di tribolazione, e sia tua difesa il nome del Dio di Giacobbe.
2Egli spedisca a te aiuto dal luogo santo, e da Sionne ti porga sostegno.3Siangli graditi tutti i tuoi sagrifizj, e sia accettevole il tuo olocausto.4Dia a te quello, che brama il cuor tuo, e adempia tutti i tuoi disegni.5Noi sarem lieti della salute, che tu ci darai, e trionferemo nel nome del nostro Dio.6Adempia il Signore tutte le tue richieste: adesso ho conosciuto, come il Signore ha salvato il suo Cristo.
Ei lo esaudirà dal cielo, dal suo santuario: nella potente mano di lui sta la salute.
7Quelli parlano di cocchi, e questi di cavalli: ma noi il nome del Signore Dio nostro invochiamo.8Ei furono presi al laccio, e dieder per terra, ma noi ci rialzammo, e fummo ripieni di vigore.9Signore, salva il re, ed esaudisci la nostra orazione nel di, in cui ti invochiamo.

Note:

19,1:Nel giorno di tribolazione. Nel tempo di afflizione, in un tempo pieno di pericoli, qual'è il tempo di guerra. Il nome del Dio di Giacobbe, vuol dire: Dio nominato, invocato da Giacobbe, ovvero la virtù del Dio di Giacobbe; imperocchè l'uno, e l'altro significato della parola nome si ha nelle Scritture: così quello, che dicesi Matth. XXVIII. 19.: Battezzandoli nel nome del Padre, del Figliuolo, e dello Spirito santo: si intende, che si battezzano i fedeli o colla invocazione delle tre divine persone, o per virtù delle tre divine persone.

19,2:Dal luogo santo. Dal suo tabernacolo, dove sta l'arca del Testamento; la quali arca era segno della presenza di Dio nella terra d'Israele: quest' arca a' tempi di David era sul monte di Sion: per questo soggiunge: e da Sionne ti porgo soccorso.

19,3:Tutti i tuoi sacrifizi. La voce Ebrea spiegata nella Volgata colla parola sacrifizio dinota propriamente il sacrifizio di farina. E sia accettevole il tuo olocausto. l'Ebreo può significare: e Dio riduca in cenere il tuo olocausto, volendo intendere, che Dio in segno di gradire il sacrifizio mandi fuoco dal cielo, che lo consumi, lo metta in cenere, come avvenne altre volte. Vedi Gen. IV.45. XV. 17., Levit. IX. 24., Judith. XIII. 3., Reg. XVIII.38.

19,5:Noi sarem lieti della salute, ec. Sarem lieti di tue vittorie, le quali ci salveranno da' nostri nemici, e il nostro gaudio e i nostri trionfi riferiremo al Signore Dio nostro, da cui riconosciamo ogni bene.

19,6:Adesso ho conosciuto, come il Signore ec. L'adunanza del popolo, la Chiesa, esprime qui la ferma speranza, anzi la certezza, in cui vive, che il Signore libererà da' pericoli, e glorificherà il suo Cristo, il suo re unto già replicatamente secondo l'ordine di Dio. Dal cielo, dal suo santuario. Dal cielo, ch'è il luogo santo, dov' ei risiede.

19,7:Quelli parlano di cocchi, ec. De' nostri nemici chi si confida nel numero de' cocchi, e chi nel numero dei soldati a cavallo, e d'altro non parlano, che di tali preparativi, da' quali si aspettano la vittoria; ma noi invochiamo il nome del vero Dio, del Dio nostro.

19,8:È furono presi al laccio, ec. Notisi, che il preferito è posto in vece del futuro per dimostrare la certezza della predizione. Con tutta la loro potenza i nostri nemici saran come presi al laccio, e cadranno a terra senza poter far uso delle lor braccia. Ma noi ripiglierem nuove forze e nuovo coraggio. Non è difficile di fare l'applicazione di tutto il salmo a Gesù Cristo, e a' suoi combattimenti, e all'affetto di questi, che fu la salute di tutti gli uomini. Ma quelle parole adesso ho conosciuto, come il Signore ha salvato il suo Cristo: ei la esaudirà dal cielo, dal suo santuario ec. queste parole, come osserva s. Agostino, e s. Atanasio, evidentemente parlano della risurrezione di quell'unto dei Signore, il quale ne' giorni della sua carne avendo offerto preghiere e suppliche con forti grida e con lacrime a colui, che salvarlo poteva dalla morte, fu esaudito per la sua riverenza, Hebr. V. 7. Notisi ancora come Cristo chiedendo al Padre di essere liberato dai poter della morte, la sua risurrezione domando come argomento e cagione della nostra risurrezione. Vedi l'Apostolo in detto luogo.