Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Ester 9


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1 Quindi è che il duodecimo mese, il quale come già abbia detto, è chiamato Adar, ai tredici del mese, quando per tutti i Giudei era preparato l'esterminio, e i loro nemici volean dissetarsi del loro sangue, cangiate le cose, principiarono i Giudei a star di sopra, e a prender vendetta de' loro avversari.1 Secondo che detto è di sopra, nel XII mese che si chiamava Adar (cioè marzo) nel XIII dì, quando (per le lettere di Aman) i nemici (de' Giudei) doveano uccidere tutti i Giudei, e' loro nemici ciò aspettavano, in quello medesimo dì (per le lettere di Mardocheo) i Giudei cominciarono ad essere grandi, e soprastare i loro nemici.
2 E si adunarono in tutte le città, e castelli, e luoghi, per assalire i lor nemici, e persecutori: e nissuno ardi di resistere, perchè il timore della loro grandezza si era impossessato di tutti i popoli.2 E raunaronsi per tutte le città e castelle e contrade insieme, acciò che si potessero vendicare di quelli loro nemici e loro persecutori. Niuna gente li contraddiceva, udendo ch' erano cotanto inalzati.
3 Imperocché anche i giudici delle Provincie, e i governatori, e i procuratori, e tutte le dignità, che presedevano in ciascun luogo' ai lavori, prestavan favore a' Giudei per timore di Mardocheo,3 E per tutte le provincie quelli che erano per (vicarii e) giudici e duchi e procuratori, e di ogni dignità, aveano i Giudei in riverenza per timore di Mardocheo.
4 Il quale sapevano, che era principe del palazzo, e che poteva assaissimo: e la rinomanza di lui cresceva ogni giorno, e volava di bocca in bocca.4 Lo qual sapeano che era principe del palazzo, e conobbero che molto potea; e cresceva in grande fama nel popolo per la bocca di tutti (per molte buone operazioni ch' egli facea).
5 Cosi i Giudei fecero grande strage de' lor nemici, e li trucidavano rendendo loro quello, che avean preparato per essi:5 Onde i Giudei percossero i loro nemici di una grande piaga, e fecero a loro quello che loro volevano prima fare a loro; e molti n' uccisero (e in ogni provincia in grande quantità).
6 Talmente che in Susa stessa uccisero cinquecento persone, oltre i dieci figliuoli di Aman figliuolo di Agag, nemico de' Giudei, de quali figliuoli i nomi son questi:6 Chè solo nella città di Susa (là dove lo re abitava) sì n' uccisero cinquecento, non contando X figliuoli d' Aman Agagite, nemico de' Giudei; i quali si chiamavano in questi nomi:
7 Pharsandata, e Delphon, ed Esphata,7 Farsandata e Delfon ed Esfata,
8 E Phorata, e Adalia, e Aridata,8 e Porata, Adalia, Aridata,
9 E Phermesta, e Arisai, e Aridai, e Jezata.9 e Fermesta Arisai, Aridai e Iezata.
10 Uccisi i quali, non vollero toccare, né predar nulla delle loro sostanze.10 Poi che gli ebbero morti, non tolsero cosa alcuna di loro.
11 Or fu subito riferito al re il numero di quelli, che erano stati uccisi in Susa:11 Ma incontanente fu detto al re, come i Giudei aveano morta tanta gente.
12 Ed ei disse alla regina: Nella città di Susa i Giudei hanno ucciso cinquecento persone, e di più dieci figliuoli di Aman: quanto grande credi tu, che sia la strage, ch'ei fanno in tutte le provincie? che chiedi di più, e che vuoi ch'io comandi che si faccia?12 E il re mandò per la regina, e sì le disse: nella città di Susa i Giudei hanno morti cinquecento uomini, non contando i figliuoli d' Aman. Pensa dunque, quanta gente hanno morta in tante diverse provincie. Perciò, se tu vogli che si faccia più alcuna cosa, (o altri comandamenti), sì me lo di'.
13 Ed ella rispose: Se così piace al re, sia data permissione a' Giudei, che come oggi hanno fatto in Susa, così facciano anche domani, e che i dieci figliuoli di Aman siano appesi al patibolo.13 Allora la regina rispose: io ti priego, re, se io ho trovata grazia nel tuo cospetto, che come i Giudei hanno fatto in Susa oggi, così debbano fare domani, e i dieci figliuoli d' Aman siano posti nelle forche.
14 E il re ordinò, che così fosse fatto; e subito ne fu affisso l'editto in Susa,e i dieci figliuoli di Aman furono appiccati.14 E lo re incontanente comandò che la volontà sua fosse adempiuta. E furono impiccati li dieci figliuoli di Aman.
15 Raunatisi i Giudei a' quattordici del mese di Adar, furono uccisi in Susa trecento uomini: ma non furon da essi saccheggiate le loro sostanze.15 E i Giudei si raunarono il quartodecimo di del mese nominato di sopra (e impiccarono i figliuoli d' Aman) e uccisero trecento uomini; e delle loro cose niuna fu (fatta mutazione, nè fulli) tolta (alcuna cosa).
16 E parimente in tutte le provincie soggette all'impero del re; i Giudei si unirono per loro difesa, uccidendo i loro nemici, e persecutori, talmente che il numero degli uccisi arrivò a settanta cinque mila; ma nessuno toccò alcuna cosa delle loro sostanze.16 E in questi due giorni, in tutto lo reame dello re, e (dove avea potenza lo re) così per tutte le provincie, i Giudei uccisero i loro nemici, tanto che furono li morti LXXV milia d' uomini; e niuna delle loro cose toccarono.
17 Il dì tredici del mese di Adar principiò dappertutto la uccisione, e il dì quattordici cessarono di uccidere; e questo dì ordinarono, che sarebbe un dì solenne, e che per tutti i seguenti tempi sarebbe celebrato con gaudio, e con festini, e banchetti.17 Nel terzo decimo dì del mese di Adar (cioè marzo) la uccisione fue per tutto universale; e il quartodecimo di lasciarono di uccidere. E costituirono (e ordinarono) questo essere lo dì solenne, acciò che in tal giorno per ogni tempo che è a venire facessero feste, conviti e trionfi con letizia.
18 Ma quelli, che fecer l'uccisione nella città di Susa, la fecero il dì tredici, e il dì quattordici dello stesso mese, e cessaron di uccidere ai quindici; e per questo lo stesso giorno ordinaron, che si selennizzasse con banchetti, e allegrie.18 E imperciò che nelli tredici e nelli quattordici giorni i Giudei, i quali dimoravano in Susa, aveano morti loro nemici, e (ordinarono che in questi due giorni niuno di loro dovesse fare convito nè allegrezza, ma perciò) nelli XV di lasciarono di non uccidere più, questo giorno ordinarono di fare grande allegrezza e festa.
19 Ma que' Giudei, che dimoravano ne' castelli non murati, e ne' villaggi, destinarono alle allegrezze, e ai conviti il giorno decimo quarto del mese di Adar, onde in quel dì fanno gran festa, e si mandano scambievolmente dei piatti, e delle vivande.19 E i Giudei, i quali istavano per le castellà non murate e per le ville, però che a' XIIII giorni non uccisero alcuno, questo giorno ordinarono di fare la festa grande e grandi conviti, e che ciascuno dovesse presentare l' uno all' altro in segno di grande amore.
20 Mardocheo pertanto scrisse tutte queste cose in una lettera, che egli mandò a' Giudei abitanti in tutte le Provincie del re sì vicine, come rimote,20 E Mardocheo scrisse a tutti i Giudei, i quali erano da presso e dalla lunga, che abitavano nelle provincie suddite al re,
21 Affinchè il quartodecimo, e il quintodecimo giorno del mese Adar gli avessero in conto di giorni festivi, e li celebrassero d'anno in anno in perpetuo con onore solenne;21 che dovessero in questi due giorni cioè nel XIIII e nel XV del mese di Adar (cioè di marzo) fare grande festa, e avergli in grande reverenza;
22 Perchè in que' giorni i Giudei preser vendetta de' loro nemici, e il lutto, e la malinconia fu cangiata in festa, e in gaudio; onde questi giorni erano giorni di banchetti, e di letizia, e doveano mandarsi reciprocamente de' piatti, e fare de' presenti ai poverelli.22 perciò che loro s' erano vendicati de' loro nemici, e la tristizia che loro dovevano ricevere tornò in grande allegrezza; e (ogni anno) dovessero fare ciascuno grande, convito, e presentare l' uno all'altro, e ai poveri mandassero grandi limosine.
23 E gli Ebrei presero per rito solenne tutte quelle cose, che principiarono a fare in quel tempo, e le quali Mardocheo con sue' lettere avea prescritto loro di fare.23 E tutti i Giudei tolsero questo per una solenne consuetudine, lo quale aveano preso. a fare; e per amore di Mardocheo, ricevute le lettere, ne furono molto allegri; (e così fu fatto).
24 Perocché Aman figliuolo di Amadati, della stirpe di Agag, nemico, e persecutor de' Giudei macchinò la loro rovina, e di trucidarli, e sterminarli, e gettò le sorti, o sia in nostro linguaggio il Phur.24 E Aman figliuolo di Amadati della stirpe di Agag, inimico e avversario de' Giudei, avea pensato in quelli giorni di fare uccidere i Giudei; e avea gittato per questo le sorti (e perciò avea mandato il comandamento in tutte le provincie da parte del re).
25 E dipoi Esther si presentò al re supplicando, che i tentativi di lui fossero renduti vani mediante lettera del re, e che il male, ch'egli avea pensato di fare agli Ebrei, ricadesse sulla sua testa; e alla fine misero in croce lui, e i suoi figliuoli.25 E la regina Ester (volendo levare questo comandamento) entrò al re, pregandolo che quello che s' avea isforzato di fare Aman, con sue lettere fosse annullato; e lo male contro a' Giudei (da tutte parti in ogni modo si levi via, e cioè) che Aman avea pensato di fare (altrui), torni sopra di lui. E dopo questo lui e li suoi figliuoli furono crocifissi.
26 E da quel tempo in poi que' giorni furono detti Phurim, cioè delle sorti, perchè il Phur, o sia la sorte fu gettata nell'urna. E tutti questi avvenimenti si contengono nel volume di questa lettera, o sia di questo libro;26 E perciò quelli giorni, da quello in qua, sono chiamati Furim, cioè dì di sorti; però che fu posta la sorte in uno vaso. E tutte le cose che sono fatte, si contengono nel volume di questo libro.
27 E in memoria di quel, che patirono, e della mutazione, che sopravvenne, i Giudei obbligaron se stessi, e i lor discendenti, e tutti quelli, che volessero unirsi nella lor religione, onde a nissuno sia lecito di passare questi due giorni senza solennità, come da questo scritto apparisce, e ne fissarono il tempo in perpetuo per gli anni susseguenti.27 Tutte quelle cose che sostennero, e tutte quelle cose che furono da quel tempo in là mutate, riceverono i Giudei sopra sè e sopra la sua progenie e sopra tutti i quali si volsero accostare alla sua religione, acciò che ad alcuno non sia lecito passare senza solennitade [i dì] li quali manifesta questa scrittura, e li altri tempi dimandano (e ricercano), secondo che gli anni succedono l' uno all' altro.
28 Questi son giorni, che non saranno giammai posti in dimenticanza, e da tutte le generazioni, e in tutte le provincie saranno celebrati: e alcuna città non è, dove non siano solennizzati da' Giudei, e dalla loro stirpe obbligata a queste ceremonie.28 Questi sono giorni i quali non si debbono giammai dimenticare; e tutte le provincie che sono nel mondo per tutte le generazioni li celebreranno; e non è alcuna città nella quale i giorni delle sorti non siano avuti in reverenza dai Giudei e dalla loro progenie, la qual è obbligata a queste cerimonie.
29 Ed Esther regina figliuola di Abihail, e Mardocheo Giudeo scrissero anche una seconda lettera, affinchè con ogni premura si stabilisse la solennità di quel giorno pe' tempi avvenire:29 E scrisse la regina Ester figliuola di Abiail, e Mardocheo Giudeo, anco una seconda epistola, acciò che con somma diligenza questo di fosse per l'avvenire santificato, e tenuto per di solenne.
30 E la mandarono a tutti i Giudei, che dimoravano nelle cento ventisette provincie del re Assuero, affinchè vivessero in pace, e tenesser la verità,30 E mandarono a tutti i Giudei, i quali erano in cento ventisette provincie suddite al re Assuero, che dovessero avere insieme pace, e seguitassero la verità,
31 Osservando i giorni delle sorti, e celebrandoli nel suo tempo con gaudio: e quelli, conforme era stato prescritto da Esther, e da Mardocheo, e per se, e pei loro posteri abbracciarono l'osservanza de digiuni, de' clamori, e dei giorni delle sorti,31 osservando i giorni delle sorti, e nel suo tempo le celebrassero con letizia, sì come avea constituito Mardocheo ed Ester; e quelli rimaseno contenti, che fossero osservati da sè, e da tutti gli suoi successori, li digiuni e li clamori e li dì delle sorti,
32 E di tutto quello, che si contiene nella storia di questo libro, che porta il nome di Esther.32 e tutte quelle cose che si contengono in questo libro, chiamato Istoria di Ester.