SCRUTATIO

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Ebrei 7


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 Questo Melchisedec fu re di Salem, e sommo sacerdote di Dio, il quale uscìo incontro ad Abraam che ritornava da uccidere li malvagi re, e benedisse Abraam.1 Questo 'Melchìsedek' infatti, 're di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re' e 'lo benedisse';
2 Al quale diede Abraam decima di tutte le cose; il quale (Melchisedec) è interpretato re della giustizia, e ancora re di Salem, cioè re di pace,2 'a lui Abramo' diede 'la decima di ogni cosa'; anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia; è inoltre anche 're di Salem', cioè re di pace.
3 senza padre, senza madre e senza generazione, non abiendo incominciamento de' dì, nè fine di vita; ma assimigliato al Figliuolo di Dio, e' sta sacerdote in eterno.3 Egli è senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio e rimane sacerdote in eterno.

4 Ma guardate quanto sia grande questi, al qual diede Abraam patriarca la decima di tutte le migliori cose.4 Considerate pertanto quanto sia grande costui, al quale Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino.
5 E veramente li figliuoli di Levi, ricevendo il principato, hanno il comandamento di ricevere la decima del popolo secondo la legge, cioè dalli fratelli suoi, avvegna che [an ch' ] egli uscissero de' lombi d' Abraam.5 In verità anche quelli dei figli di Levi, che assumono il sacerdozio, hanno il mandato di riscuotere, secondo la legge, la decima dal popolo, cioè dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo.
6 La generazione del quale non sanno annulmerare intra loro, e nondimeno sì ricevette la decima d'Abraam, e benedisselo costui il quale avea la promissione.6 Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario della promessa.
7 Senza alcuno contradicimento quella cosa ch' è minore si benedice dal maggiore, (e quelli che son minori danno decima alli maggiori).7 Ora, senza dubbio, è l'inferiore che è benedetto dal superiore.
8 E gli uomini mortali ricevono decima; chè si testimonia ch' egli vive.8 Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; là invece le riscuote uno di cui si attesta che vive.
9 E in questa guisa hae detto, che per Abraam e Levi furo decimati quelli che ricevettero le decime.9 Anzi si può dire che lo stesso Levi, che pur riceve le decime, ha versato la sua decima in Abramo:
10 Chè (Levi) era ancora ne' lombi del padre (Abraam) quando andò incontra a lui Melchisedec.10 egli si trovava infatti ancora nei lombi del suo antenato quando 'gli venne incontro Melchìsedek'.

11 Adunque se per il sacerdozio di Levi era (la perfezione) il compimento; imperò che il popolo sotto lui prese la legge; che ancora fu mestieri che si levasse un altro sacerdote, che fosse secondo l'ordine di Melchisedec, e non secondo l'ordine di Aaron?11 Or dunque, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico - sotto di esso il popolo ha ricevuto la legge - che bisogno c'era che sorgesse un altro sacerdote 'alla maniera di Melchìsedek', e non invece 'alla maniera' di Aronne?
12 E così tramutando il sacerdozio (del pretatico), bisogna che sia tramutamento della legge.12 Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della legge.
13 Nel qual si dicono queste cose, ch' egli è d'altra tribù, della quale non ne fu neuno presente all' altare.13 Questo si dice di chi è appartenuto a un'altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all'altare.
14 Manifesta cosa è che (della tribù) di Giuda Cristo nacque; della qual tribù niuna cosa parlò Moisè di sacerdote.14 È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda e di questa tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio.

15 E ancora è più manifesta cosa, che secondo l'ordine di Melchisedec si levasse un altro sacerdote;15 Ciò risulta ancor più evidente dal momento che, 'a somiglianza di Melchìsedek', sorge un altro 'sacerdote',
16 il quale non fu fatto secondo la legge del comandamento carnale, [ma] secondo la virtù della vita durabile.16 che non è diventato tale per ragione di una prescrizione carnale, ma per la potenza di una vita indefettibile.
17 Chè (il Spirito Santo, parlando per bocca. del profeta) sì testimonia (e dice a Cristo): tu sarai sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec.17 Gli è resa infatti questa testimonianza:

'Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchìsedek'.

18 Divieto certamente è fatto del precedente comandamento, per sua fievolezza, e per la non utilità.18 Si ha così l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità -
19 Veramente niuna cosa menò a compimento la legge (vecchia), ma fu introducimento di migliore speranza, per la quale approssimiamo a Dio.19 la legge infatti non ha portato nulla alla perfezione - e si ha invece l'introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale ci avviciniamo a Dio.

20 Ed è così grande, che non è senza sacramento; chè per certo molti altri fatti son sacerdoti senza sacramento (di Dio);20 Inoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento;
21 ma questi (cioè Cristo) con sacramento fu fatto di colui, il quale disse a lui: giurò il Signore, e non se ne pentìo, che tu sei sacerdote in eterno (secondo l'ordine di Melchisedec).21 costui al contrario con un giuramento di colui che gli ha detto:

'Il Signore ha giurato e non si pentirà:
tu sei sacerdote per sempre'.

22 È (in questo contento) Iesù Cristo fatto promettitore di migliore testamento.22 Per questo, Gesù è diventato garante di un'alleanza migliore.
23 E altri veramente molti fatti son sacerdoti (secondo la legge); imperò che a cagione della morte non potemo sempre permanere.23 Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo;
24 Ma questo, imperò che sempre può permanere, sì ha sempiternale sacerdozio.24 egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.
25 Onde (però) puote salvare perpetualmente, approssimandosi per sè medesimo a Dio; vivendo sempre a pregare Dio per noi.25 Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore.

26 Veramente tal pontefice era bisogno a noi, che fosse santo, e che non nocesse altrui, e che non fosse polluto (e sozzo di peccato), e che fosse partito da' peccatori, e che fosse fatto più alto che li cieli.26 Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli;
27 Al qual non è bisogno quotidianamente, sì come alli altri sacerdoti, di offerire ostia, prima per li suoi peccati, e poscia per il popolo; imperò ch' egli fece questa cosa in una volta, offerendo sè medesimo (nella croce del Signore nostro Iesù Cristo).27 egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso.
28 Chè la legge ordinò uomini per sacerdoti, li quali hanno in sè fievolezza; ma il sermone della promissione, il quale è dopo la legge, ordinò il suo Figliuolo sempre perfetto.28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno.