Scrutatio

Venerdi, 16 maggio 2025 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Ebrei 10


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1 Veramente la legge fu ombra e similitudine delle cose buone che dovevano venire; chè per certo con quelle ostie, con le quali offeriano li sacerdoti spesse volte, per niuno modo poteano diventare perfetti quelli sì offeriano.1 La legge infatti, avendo l'om­bra dei beni futuri, neanche l'imagine della realtà, con i medesimi sacrifizi, rinnovati continuamente ogni anno, non può mai render perfetti quelli che sacrificano;
2 E se altramente fusse, egli averebbero cessato di offerire; imperò che se egli fussero mondati una volta bene, già mai non avrebbono più oltre la conscienza de' peccati.2 altrimenti si sarebbe cessato di offrirli, appunto perchè i sacrificatori, una volta purificati, non avrebbero più alcuna coscienza di peccato.
3 Però fanno ricordanza de' peccati per ciascuno anno (col sangue altrui).3 Ma invece in quei sacrifizi il ricordo dei peccati si rinnova ogni anno,
4 Impossibile cosa è che le peccata si possino (nettare e) tòrre col sangue de' tori e de' becchi.4 essendo impossibile che col sangue di tori e di capri sian tolti i peccati.
5 Imperò entrando (Cristo) nel mondo, sì dice (per bocca del profeta: o Dio) tu non volesti ostia e offerta, ma il corpo acconciasti a me.5 Ecco perchè entrando nel mondo (Cristo) dice: Non hai voluto nè sacrifizio, nè offerta, ma mi hai formato un corpo,
6 Li sacrificii (e offerte) per il peccato non piacquero a te.6 non hai graditi gli olocausti per il peccato;
7 E allora dissi: ecco io vengo; in capo del libro è scritto di me, ch' io faccia la volontà tua, o Dio mio.7 allora ho detto: Ecco, io vengo (trattandosi di me nel principio del libro) per fare, o Dio, la tua volontà.
8 Di sopra dici, che l'ostie e l'offerte e gli olocausti non volesti per il peccato, e non son piacevoli a te quelle cose le quali erano offerte secondo la legge.8 Dopo aver detto sopra: « Non hai voluto nè sacrifizi, nè offerte, nè olocausti per il peccato, nè ti piacquero le cose che si offrono secondo la legge », aggiunge:
9 E allora dissi: ecco ch' io vengo per fare la volontà tua, o Dio. E così toglie il primo (ordine), il secondo facendo9 « Ecco io vengo, o Dio, per fare la tua volontà ». Così toglie il primo (sacrifizio) per stabilire il secondo.
10 (la volontà di Dio), nella quale volontà noi siamo santificati per la offerta del corpo di Iesù Cristo, la qual offerta si fece pur una volta (in sulla croce).10 Ed è in virtù di questa volontà che noi siamo stati santificati mediante l'oblazione del corpo di Gesù Cristo, (fatta) una volta (per sempre).
11 E veramente uno sacerdote è presente all'altare, quotidianamente ministrando, e [offerendo] quelle medesime offerte (che si offeriano anticamente), le quali per niuna guisa possono tòrre le peccata (degli uomini).11 Or mentre ogni sacerdote sta pronto ogni giorno al ministero per offrir molte volte gli stessi sacrifizi, che non posson mai togliere i peccati.
12 Ma questo (Iesù) una volta offerse ostia [per le peccata]; sì siede sempiternalmente a lato di Dio dalla mano destra.12 Egli invece, dopo aver offerto un solo sacrifizio per i peccati, « siede in sempiterno alla destra di Dio »,
13 E da ora inanzi aspetta, insino a tanto che sieno posti li nimici suoi per scabello de' suoi piedi.13 ad aspettar senz'altro che i suoi nemici divengano lo sgabello dei suoi piedi,
14 E con una offerta compiette li santificati in sempiterno,14 avendo con una sola oblazione resi perfetti in sempiterno quei che sono santificati.
15 testimoniando noi nel Spirito Santo; e poi [che] disse:15 Ce lo attesta anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:
16 questo è il testamento ch' io farò da poi quelli giorni a coloro a cui io darò le mie leggi nel cuore, dice il Signore, e sopra le menti loro scriverò quelle;16 « Ecco, l'alleanza che io farò con essi dopo quei giorni », dice il Signore: « io metterò le mie leggi nei loro cuori, e le scriverò nelle loro menti,
17 e de' peccati loro e delle iniquità già più non mi ricordarò.17 e non mi ricorderò mai più dei loro peccati e delle loro iniquità ».
18 E là dove è il perdonamento di queste cose, già non v'è più offerta per il peccato.18 Or dov'è la remissione dei peccati non ci può esser più l'offerta per il peccato.
19 Adunque, fratelli, avendo fiducia nell' introito de' santi per il sangue di Cristo,19 Avendo dunque, o fratelli, in virtù del sangue di Cristo, la fiducia di entrar nel Santo dei Santi,
20 il quale cominciò a noi via nuova, e vivente per la copertura, cioè per la sua carne,20 per la via nuova e vivente che egli inaugura per noi attraverso il velo, cioè attraverso la sua carne,
21 e per il sacerdote grande sopra la casa di Dio;21 e avendo il sommo sacerdote a capo della casa di Dio,
22 avvicinandoci a lui con verace cuore e pienezza di fede, abiendo lavati li cuori dalla mala coscienza, e lavato il corpo con acqua netta;22 accostiamoci con cuore sincero, colla pienezza della fede, purificato il cuore dalla cattiva coscienza, col corpo lavato dall'acqua pura.
23 teniamo la ferma confessione della nostra speranza; chè egli è fedele quello che impromise quelle cose.23 Conserviamo senza vacillare la professione della nostra speranza (essendo fedele chi ha promesso)
24 Conformiamoci insieme in provocazione di carità [e di buone opere],24 e vigiliamoci a vicenda, per stimolarci alla carità e alle opere buone;
25 non abbandonando la nostra radunanza (dei nostri beni), sì come hanno in costume alquanti, ina consolandoci insieme, tanto maggiormente, quanto noi vedemo che più s' approssima il dì (del Signore).25 senza abbandonare le nostre adunanze, come alcuni avrebbero il costume di fare, ma fatevi animo quanto più vedrete avvicinarsi quel giorno.
26 Veramente noi peccando per la nostra volontà, poi che noi conoscemmo la verità, già non è lasciata ostia per il peccato.26 Or se volontariamente pecchiamo dopo aver conosciuta la verità, non rimane più alcun sacrifizio per i peccati,
27 Ma egli lascia una speranza terribile del giudizio, e l'ira del fuoco che debbe ardere li avversarii.27 ma la terribile attesa del giudizio, e la vampa del fuoco che dovrà divorare i ribelli.
28 Chè se alcuno, facendo mancanza nella legge di Moisè, senza niuna misericordia muore, con duo testimonii ovver con tre;28 Se uno che viola la legge di Mosè sulla deposizione di due o tre testimoni è messo a morte senza misericordia,
29 quanto maggiormente credete che saranno meritati di maggiori pene, quelli che (negano e) conculcano il Figliuolo di Dio, e tengono sozzo il sangue del testamento nel qual son santificati, e fanno vergogna alla grazia del Spirito Santo?29 quanto più acerbi supplizi pensate voi che si meriti chi avrà calpestato il Figlio di Dio, ed avrà tenuto come profano il sangue del testamento col quale è stato santificato, ed avrà fatto oltraggio allo spirito della grazia?
30 Chè noi sapemo ch' egli disse: lascia a me la vendetta, e io renderò il giudizio. E ancora dice (la scrittura), che il Signore giudicherà il suo popolo.30 Ben sappiamo chi sia colui che ha detto: « A me la vendetta! Io darò la retribuzione! » ed ancora: « Il Signore giudicherà il suo popolo ».
31 Chè egli è di spavento di cadere nelle mani di Dio vivente.31 E' cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente.
32 Adunque ricordatevi delli giorni primi, nei quali voi essendo illuminati grandi battaglie di passioni sosteneste (volentieri con tribulazione e con disonore foste posti).32 Richiamate alla memoria quei primi giorni in cui dopo essere stati illuminati, doveste sostenere grande lotta di sofferenze;
33 In una delle parti siete fatti spettacolo per obbrobrio e tribulazione; nell' altra parte siete diventati compagni di simili conversatori.33 or divenuti spettacolo d'ignominia e di tormenti, ora divenendo compagni di chi era in tale stato.
34 Perchè delli imprigionati avete avuto compassione, e con allegrezza riceveste la rapina delli vostri beni, conoscendo voi d' avere migliore sostanza e permanente (in cielo).34 Voi infatti foste compassionevoli verso i carcerati e con gioia accettaste la confisca dei vostri beni, sapendo d'aver migliore e più duraturo patrimonio.
35 Adunque non vogliate perdere la vostra confidanza la qual ha grande remunerazione.35 Non vogliate adunque gettar la vostra fiducia, alla quale è riserbata grande ricompensa.
36 Veramente a voi si bisogna la pazienza, chè facendo voi la volontà di Dio, possiate riportare con voi la promissione.36 Or vi è necessaria la pazienza, affinchè facendo la volontà di Dio possiate conseguire ciò che vi è stato promesso;
37 Che a poco stante quelli che dee venire, sì venerà, e non tarderà (di venire).37 poichè ancora un tantino, e chi ha da venire verrà e non tarderà;
38 Ma il giusto mio per fede vive; e s' egli si sottraerà, non piacerà all' anima mia.38 ma « il giusto vive di fede, se però indietreggia non sarà più gradito all'anima mia ».
39 Ma noi non siamo figliuoli della sottrazione in perdizione, ma della fede in acquistamento dell' anima.39 Ma noi non siamo di quelli che indietreggiano a loro perdizione, ma siamo figli della fede per salvare l'anima.