SCRUTATIO

Venerdi, 20 giugno 2025 - San Ettore ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 5


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 E loro vennero oltre il mare nella regione de' Geraseni.1 Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni.
2 E uscente egli della navicella, incontanente venneli incontro uno uomo, ch' era uscito fuori delli monumenti, avente il spirito immondo.2 Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
3 Il quale dimorava nelli monumenti, e già nol poteva alcuno legare con le catene.3 Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene,
4 Imperò che molte volte, legato con ceppi e catene, avea fracassato le catene e' ceppi, e nullo il poteva domare.4 perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo.
5 E sempre gridava giorno e notte nelli monumenti; e nelli monti guastavasi con le pietre.5 Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
6 Ed egli, vedendo Iesù dalla lunga, corse e adorollo.6 Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi
7 E gridando con grande voce, disse: che è a me e a te, o figliuolo dell' altissimo Dio? Scongiuroti per Dio, che non mi tormenti.7 e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
8 Ed egli sì li diceva: esci fuori da questo uomo, o spirito immondo.8 Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!».
9 E domandavalo: qual è il nome tuo? Ed egli dice: chiàmomi Legione, imperò che siamo molti.9 E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti».
10 E molto con instanza pregavalo, che nol cacciasse fuori della regione.10 E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
11 Ed eravi quivi, accosto al monte, una grande moltitudine di porci, che si pascevano (ne' campi).11 C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo.
12 E li spiriti pregavanlo, dicendo: mandaci nelli porci, acciò entriamo in essi.12 E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
13 E incontanente Iesù sì gli concedette; e uscenti li spiriti immondi, entrorono ne' porci; e con grande impeto gittònsi nel mare due migliara di porci, e affogoronsi nel mare.13 Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
14 Ma quelli che li pascolavano, fuggittero, e raccontorono questo nella città e nelli campi. E quelli uscirono fuori a vedere come era stata la cosa.14 I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto.
15 E vennero a Iesù; e vedendo quello ch' era stato oppresso dal demonio, essere vestito, e sedere con la mente sana, temettero.15 Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
16 E quelli che avevano veduto raccontorono a loro, come era stato fatto a colui che aveva avuto il demonio, ed etiam delli porci.16 Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci.
17 E loro il cominciorono a pregare, che si partisse da' loro confini.17 Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
18 E salendo su la navicella, quello ch' era stato tormentato dal demonio, incominciandolo a pregare che gli piacesse accettarlo appresso di lui,18 Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui.
19 egli non gli consentitte, ma dissegli: vattene in casa tua alli tuoi, e raccontali quante cose il Signore a te ha fatto, e come egli ha avuto misericordia di te.19 Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te».
20 Ed egli (partissi, e) andossene, e cominciò a predicare nel capo di dieci città, quante cose Iesù aveagli fatto; e meravigliavansi tutti.20 Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
21 E un' altra fiata, salendo Iesù nella navicella, passò il mare; e venneli una molta turba, e stava appresso il mare.21 Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare.
22 Ed ecco che gli venne uno archisinagogo, chiamato Iairo; e quando l'ebbe veduto, gittossi a' suoi piedi.22 E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi
23 E molto il pregava, dicendo: come la figliuola mia è in estremo di morte, vieni e imponi la mano tua sopra quella, acciò lei sia salva, e viva.23 e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva».
24 Ed egli andò con quello, e molta turba il seguitava, e spingevalo.24 Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
25 Eravi una femina, la quale dodici anni avea sostenuto il flusso di sangue.25 Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni
26 E da molti medici era stata afflitta, e avea ispeso tutto il suo, e nulla gli avea giovato, anzi sentivasi molto peggio.26 e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando,
27 Udendo lei di Iesù, venne nella turba di dietro, e tocco'li il suo vestimento.27 udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.
28 E lei diceva fra sè stessa: imperò che, se pur toccherò il suo vestimento, sarò salva.28 Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata».
29 E incontanente fu seccato il flusso del sangue suo; e sentì nel corpo, come era sanata della infermità.29 E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
30 E immantinente, conoscendo Iesù esser uscita la virtù da sè stesso, voltato alla turba, diceva: chi ha toccato le mia vestimenta?30 E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?».
31 Al quale dicevano gli suoi discepoli: tu vedi la turba che lei ti preme, e dici: chi mi ha toccato?31 I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”».
32 Ed egli guardavasi dintorno a vedere quella che fatto avea questo.32 Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
33 Onde la femina, sapendo quel che in sè fatto era, tutta temente e tremante venne, e gittata a terra dinanzi a lui, dissegli tutta la verità.33 E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
34 Ed egli le disse: figliuola, la tua fede ha' ti fatta salva; vattene in pace, e sei libera della tua infermità.34 Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
35 Ancora parlando lui, ecco che vengono (li nuncii) al principe della sinagoga, dicendo: ecco che la tua figliuola egli è morta, il perchè affatichi più il Maestro?35 Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
36 Ma Iesù, udito il parlare che si faceva, disse al principe della sinagoga: non volere temere, solamente credi.36 Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».
37 Ed egli non permise ad alcuno, che il seguitasse, salvo Pietro e Iacobo e Ioanne suo fratello.37 E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
38 E vennero nella casa del principe della sinagoga; ed egli vide il rumore, e quelli che piagnevano e molto lamentavansi.38 Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte.
39 Ed entrato disse a quelli: il perchè vi turbate e piagnete? la fanciulla non è morta, ma lei dorme.39 Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
40 E loro il schernivano. Ma egli, mandato fuori tutti, tolse seco il padre e la madre della fanciulla, e quelli ch' erano con lui; ed entrorono dove giaceva la fanciulla.40 E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina.
41 E tenendo la mano della fanciulla, dissegli : TALITA CUMI, ch' è interpretato: fanciulla, a te dico, lèvati.41 Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».
42 E incontanente levossi la fanciulla, e andava; e lei era di dodici anni; e meraviglioronsi di grande ammirazione.42 E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
43 E grandemente comandò a quelli, che nullo sapesse questa cosa; e comandò che gli fosse dato a manducare.43 E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.