SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iob 41


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Non come crudele susciterò lui; chi adunque puote resistere al mio volto?1 Non quasi crudele io lo susciterò: perocché chi può resistere alla mia faccia?
2 E chi mi diede innanzi nulla, ch' io glie lo renda? Tutte le cose che sono sotto lo cielo, sono mie.2 Chi prima a me diede ond'io debba rendergli? Tutto è mio quanto si trova sotto del cielo.
3 Non perdoneroe a lui colle potenti parole e composte a pregare.3 Non avrò riguardo a lui, né all'efficacia delle parole fatte apposta per muovere a compassione.
4 Chi rivelerae la faccia del suo vestire? e chi entrerà nel mezzo della sua bocca?4 Chi scoprirà la superficie della sua veste, e chi entrerà nel mezzo della sua gola?
5 Le porte del suo volto chi aprirà? Intorno delli suoi denti è la paura.5 Chi aprirà le porte della sua faccia? Intorno a' suoi denti sta il terrore.
6 Lo suo corpo, quasi scuta fondute, è congiunto colle prementi scaglie.6 Il suo corpo è come scudi di bronzo fatti al getto, e costrutto di squamme conteste insieme.
7 L'una all' una si congiugne, acciò che niuno spiraglio vada per quelle.7 L'una si unisce all'altra, e non resta tra d'esse veruno spiraglio:
8 L'una all' altra s' accosteranno, e tenenti sè non si partiranno.8 E attaccata l'una all'altra, e si tengono in guisa, che mai saran separate.
9 Lo sternutamento suo splendore è di fuoco, e gli occhii suoi come palpebre dell' aurora.9 S'egli starnuta getta scintille al fuoco, e gli occhi di lui qual è la luce del mattino.
10 Della sua bocca procederanno le lampade, sì come le tede accese di fuoco.10 Dalla bocca di lui escone facelle come tizzoni di fuoco acceso.
11 Uscirae delle nari sue fumo, sì come di pentole accese e bollenti.11 Dalle narici di lui esce fumo, come da bollente caldaia.
12 L'alito suo fa ardere li pruni, e la fiamma uscì della sua bocca.12 Il suo fiato accende i carboni, ed escon fiamme dalla sua bocca.
13 Nello suo collo starae la fortezza, e la povertà va innanzi alla sua faccia.13 Nel suo collo sta la fortezza, e innanzi a lui va la fame.
14 Le membra delle sue carni accostantisi a lui; manda contro a lui le saette, e ad altro luogo non sono portate.14 Le membra del suo corpo sono ben compatte tra di loro; lancerà (Dio) sopra di lui i fulmini, ed egli non passerà ad altro luogo.
15 E lo suo cuore s' indurerae come pietra; strignerassi come massa di ferro malleata.15 Il cuore di lui è duro come la pietra, e saldo come l'incudine battuta da martello.
16 Quando sarae tolto, temeranno gli angeli, e spaventati si purgheranno.16 Quand'egli si alza su ritto, gli Angeli ne prendon paura, e sbigottiti ricorrono alle espiazioni.
17 Quando piglierae lui lo coltello, sostenere non potrae nè l'asta nè la corazza.17 Se uno lo assalisce, né spada, né lancia, né usbergo non son buoni contro di lui:
18 Riputerae come paglia lo ferro, e sì come legno puzzolente lo rame.18 Perocché egli il ferro disprezzerà come paglia, e il bronzo come fracido legno.
19 E non scaccerà lui l'uomo sagittario; e tornate sono a lui in istipula le pietre della fionda.19 L'uomo valente in arco noi metterà in fuga; paglia secca divengon per lui i sassi de' frombolatori.
20 Quasi stipula stimerà lo maglio, e dileggerà lo movente l'asta.20 Stimerà come secca paglia il martello, e della lancia imbrandita si burlerà.
21 Sotto lui saranno li radii del sole, e sottometterà a lui l'oro come il fango.21 Egli avrà sotto di se i raggi del sole, e si metterà a giacere sopra l'oro come sul fango.
22 E bollire farae, come pentola, lo profondo mare; porrà come quando li unguenti bollono.22 Farà bollire come una caldaia il mar profondo, e renderallo come un pentolo di unguenti, che gorgoglian sul fuoco.
23 Dopo lui lucerae la via, e stimerae l'abisso quasi come invecchiante.23 Lascia dietro di se lucente il sentiero, e da all'abisso il colore della vecchiezza.
24 Non v'è sopra la terra signoria, che s' assomigli a lui, il quale è fatto che niuno temesse.24 Non v'ha possanza sulla terra, che a lui si paragoni, il quale fu fatto per non aver paura d'alcuno.
25 Ogni cosa alta vede, ed elli è re sopra tutti i figliuoli della superbia.25 Tutte le alte cose egli sprezza; egli è il re di tutti i figliuoli della superbia.