SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Iob 34


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 Adunque pronunciante Eliu, anco queste cose disse:1 - Ed Eliu continuando a parlare disse:
2 Udite, savii, le mie parole; e voi, ammaestrati, ascoltate me.2 «Ascoltate, o sapienti, le mie parole, e voi, forniti di scienza, uditemi;
3 Certo l'orecchio prova le parole; e lo gorguzzolo l'esca collo assaggiare giudica.3 poichè l'orecchio discerne le parole, come la gola giudica al giusto i cibi.
4 Eleggiamo lo giudicio a noi, e intra noi giudichiamo quale sia lo migliore.4 Il diritto noi dobbiamo scegliere, e conoscere fra noi ciò ch'è meglio.
5 Perciò che disse Iob: giusto sono, e Iddio sovvertì lo mio giudicio.5 Giobbe infatti ha detto: - Io sono giusto, ma Dio ha tolto via il mio diritto;
6 Certo, giudicando me, la bugia è; la sagitta mia è violenta senza alcuno peccato.6 nel mio giudizio infatti v'è una menzogna: acuta è la freccia di chi mi [ha colpito] senza veruna colpa.
7 Chi è uomo, com' è Iob, che bee la derisione come acqua?7 Qual uomo mai è come Giobbe, che tracanna lo scherno [verso Dio] come acqua?
8 Che va con coloro che òperano la iniquitade, e va con malvagi uomini?8 che procede d'accordo con quelli che operano il male, e batte la strada degli empii?
9 Certo elli disse: non piacerà l'uomo (ancora) a Dio, se ancora corresse con lui.9 Egli infatti ha detto: - All'uomo non giova, metter la sua compiacenza in Dio. -
10 E perciò, o uomini di buono cuore, udite me: partisi da Dio la empietà, e dall' Onnipotente la iniquitade.10 Perciò, o uomini di mente, ascoltatemi:Lungi da Dio l'empietà, e dall'Onnipotente l'iniquità!
11 Certo la opera dell' uomo renderae a lui, e (appena) secondo la via di ciascheduno restituirà a lui.11 Egli invero ripaga all'uomo l'opera sua, e qual è la via di ciascuno, gli fa trovar [la mèta];
12 Veramente Iddio non condanna indarno, nè lo Onnipotente sovvertisce lo giudicio.12 poichè certamente egli non condanna senza motivo, e l'Onnipotente non viola il diritto.
13 Quale altro constituì sopra la terra? ovver quale pose sopra lo mondo, lo quale elli fabbricò?13 Ha forse egli costituito un altro a capo della terra? ovvero ha affidato a un altro l'orbe ch'ei fabbricò?
14 Se dirizzerà a lui lo suo cuore, lo spirito suo e lo fiato a sè trarrà.14 Se egli ritirasse a sè il suo alito, ed il suo soffio a sè raccogliesse,
15 Verrà meno tutta la carne insieme, e l' uomo nella cenere ritornerà.15 perirebbe ad un tratto ogni carne [vivente], e l'uomo ritornerebbe in polvere.
16 Adunque se tu hai intelletto, odi quello che si dice, e ascolta la voce del mio parlare.16 Se hai dunque intelligenza ascolta ciò che [ti] si dice, e porgi orecchio al suono del mio discorso.
17 Colui che non ama lo giudicio, puote egli essere sanato? e come tu quello che è giusto, intanto lo condanni?17 Può forse governare chi non ama il diritto? e tu come puoi condannare in tal guisa colui ch'è il Giusto?
18 Il quale dice allo re, partito dalla legge; lo qual chiama li duchi, malvagi;18 colui che dice al re: - O indegno! -che verso i principi esclama: - O empii! -
19 lo quale non riceve le persone de' principi; nè non conosce lo tiranno, quando contende contro al povero; certo tutti quanti sono lavorìo delle sue mani.19 che non ha riguardo alle persone dei nobili, nè riconosce il tiranno in contrasto col povero: poichè opera delle sue mani son tutti quanti,
20 Subito morranno; e nella mezza notte li popoli saranno turbati, e trapasseranno, e porterannone la forza sanza mani.20 all'istante essi muoiono e nel cuor della notte. Sono sconvolti i popoli e via passeranno, sarà rapito il violento senza che alcun lo tocchi.
21 E gli occhii suoi sopra le vie degli uomini; e tutti gli andamenti loro considera.21 Poichè gli occhi di Lui son sulle vie degli uomini, e tutti i loro passi egli esamina;
22 Non sono le tenebre, e non è l'ombra della morte, chè si nascondano quivi coloro che adòperano la iniquitade.22 non v'è tenebra nè ombra di morte, ove asconder si possano gli operanti il male;
23 Nè più oltre è nella signorìa dell' uomo, (accid) ch' elli venga a Dio nel giudicio.23 nè è più oltre in poter dell'uomodi comparir davanti a Dio a giudizio.
24 Triterà molti e senza numero, e farà stare altri per loro.24 Egli infrange molti e innumerevoli, e pone degli altri in luogo loro;
25 Per ch' egli ha conosciute l'opere loro; ed impercioe inducerae la notte, e fieno distrutti.25 poichè conosce le opere loro, e per questo adduce la notte e sono schiacciati.
26 Quasi come malvagi percosse loro nelli luoghi delli videnti.26 Come empii ei colpisce ov'è chi contempli,
27 I quali quasi della loro industria si partirono da lui, e tutte le sue vie non volleno intendere;27 perchè a industria si allontanarono da luie nessuna delle sue vie vollero comprendere;
28 acciò ch' elli faccino pervenire a lui lo grido dello bisognoso, e udire la voce de' poveri.28 cosicchè fecero giungere a lui il grido del meschino, e gli fecero udire la voce del povero.
29 Adunque, elli concedente pace, chi è che lo condanni? e quando nascondesse lo volto, chi è che contemplasse lui e sopra le genti e sopra ogni uomo?29 Se egli infatti concede pace, chi lo condannerà? se nasconde il suo volto chi può scorgerlo? Sia sulle genti che su tutti gli uomini [domina egli]
30 Il quale fae regnare l' uomo ipocrita per li peccati del popolo.30 che fa regnare il malvagio per i peccati del popolo.
31 Adunque, per ch' io favellai al Signore, ancora non ti contraddirò se tu vorrai parlare.31 Poichè dunque io ho parlato a Dio, non impedirò [altrettanto] a te.
32 Se io errai, insegna a me; se io dissi cosa iniqua, più oltre non aggiugnerò.32 Se ho errato, tu ammaestrami, se ho dette cose empie, non insisterò.
33 Or non la cerca Iddio da te, perciò che la dispiace a te? In verità tu cominciasti a favellare, e non io; e se tu alcuna cosa conoscesti migliore, favella.33 Forse Dio ne chiederà conto a teperchè ti sono dispiaciute? Eppur tu cominciasti a parlare, non io: chè se tu sai alcunchè di meglio, parla.
34 Gli uomini intendenti favellino a me, e l' uomo savio oda me.34 Gli uomini intelligenti parlino a me, e l'uomo sapiente mi ascolti.
35 E Iob stoltamente hae favellato; le parole sue non suonano disciplina.35 Giobbe invece ha parlato stoltamente, e le sue sentenze non sanno d'accortezza.
36 Padre mio, provisi Iob insino alla fine; non cessare di flagellare l' uomo iniquo,36 Padre mio! sia messo Giobbe alla prova sino alla fine, nè cessar con l'uomo malvagio;
37 il quale aggiugne sopra li peccati la blasfemia; ancora intra noi sia costretto; e allora provochi Iddio con suoi sermoni.37 poichè ai suoi peccati aggiunge la bestemmia, stringiamolo frattanto tra di noi, e allor provochi a giudizio Dio coi suoi discorsi.»