Scrutatio

Martedi, 20 maggio 2025 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

Iob 14


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 L'uomo nato della femina, vivente breve tempo, è ripieno di molte miserie.1 L’uomo, nato da donna,
ha vita breve e piena d’inquietudine;
2 Il quale come fiore viene, e conculcato è; fugge sì come ombra, e non rimane mai in uno medesimo stato.2 come un fiore spunta e avvizzisce,
fugge come l’ombra e mai si ferma.
3 E pensi esser cosa degna di aprire sopra cotal cosa gli occhii tuoi, e menarlo teco nel giudicio?3 Tu, sopra di lui tieni aperti i tuoi occhi,
e lo chiami a giudizio dinanzi a te?
4 Chi puote fare la cosa monda, concetta del non mondo seme? Or non sei tu quello solo?4 Chi può trarre il puro dall’immondo? Nessuno.
5 Brevi sono li di dell' uomo; lo numero delli mesi suoi è appresso te; e ordinasti li termini suoi, li quali non si poteranno trapassare.5 Se i suoi giorni sono contati,
il numero dei suoi mesi dipende da te,
hai fissato un termine che non può oltrepassare.
6 Pàrtiti uno poco da lui, acciò ch' elli istia in riposo, insino che venghi il dì desiderato, e sì come del mercenaio siano li dì suoi.6 Distogli lo sguardo da lui perché trovi pace
e compia, come un salariato, la sua giornata!
7 Lo legno ha speranza; se tagliato e' sarà, da capo si fa verde, e li rami suoi mettono li rampolli.7 È vero, per l’albero c’è speranza:
se viene tagliato, ancora si rinnova,
e i suoi germogli non cessano di crescere;
8 Se invecchierà nella terra la sua radice, e nella polvere morto sarà lo suo broccone,8 se sotto terra invecchia la sua radice
e al suolo muore il suo tronco,
9 all' odore dell' acque germinerae, e farae la moltitudine de' rami, quasi come di prima piantato era.9 al sentire l’acqua rifiorisce
e mette rami come giovane pianta.
10 Ma l' uomo, quando è morto, e sarae spogliato e consumato, domandatene, vi priego: dove lui è?10 Invece l’uomo, se muore, giace inerte;
quando il mortale spira, dov’è mai?
11 E come se si partissono l'acque del mare, e lo fiume fatto vôto si secca,11 Potranno sparire le acque dal mare
e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi,
12 così l'uomo, quando morrà, non risusciterà; insino che il cielo sia attrito, non si sveglierae, nè non si leverae dal suo sonno.12 ma l’uomo che giace non si alzerà più,
finché durano i cieli non si sveglierà
né più si desterà dal suo sonno.
13 Chi mi darà questo, che in inferno tu mi difendi e nascondimi, infino che trapassi lo tuo furore, e òrdinimi il tempo nel quale tu ti ricordi di me?13 Oh, se tu volessi nascondermi nel regno dei morti,
occultarmi, finché sia passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14 E pensi tu, che morto l'uomo, un' altra volta viva? tutti i dì, ne' quali io ora cavalco, aspetto insino a tanto che venga la mia immutazione.14 L’uomo che muore può forse rivivere?
Aspetterei tutti i giorni del mio duro servizio,
finché arrivi per me l’ora del cambio!
15 Chiamerae me, e io risponderò a te; allo lavorio delle tue mani porgerai la tua mano diritta.15 Mi chiameresti e io risponderei,
l’opera delle tue mani tu brameresti.
16 In veritade li andamenti miei annumerasti, ma perdona alli peccati miei.16 Mentre ora tu conti i miei passi,
non spieresti più il mio peccato:
17 Segnasti quasi come nel sacculo li peccati miei, ma curasti la mia iniquitade.17 in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio delitto
e tu ricopriresti la mia colpa.
18 Lo monte cadente scorrerà, e lo sasso sarà trasportato del suo luogo.18 E invece, come un monte che cade si sfalda
e come una rupe si stacca dal suo posto,
19 Le acque cavano le pietre, e per la innondanza dell' acque a poco a poco la terra è consumata; e adunque li uomini similmente perderai.19 e le acque consumano le pietre,
le alluvioni portano via il terreno:
così tu annienti la speranza dell’uomo.
20 Fortificastilo uno poco, acciò che in perpetuo trapassasse; e immuterai la faccia sua, e manderai lui.20 Tu lo abbatti per sempre ed egli se ne va,
tu sfiguri il suo volto e lo scacci.
21 Ovvero se saranno nobili i suoi figliuoli, ovvero non nobili, non intenderà.21 Siano pure onorati i suoi figli, non lo sa;
siano disprezzati, lo ignora!
22 Ma pure la carne sua, insino che viverà, sì dorrà; e l'anima sua sopra sè medesimo piangerà (sempre).22 Solo la sua carne su di lui è dolorante,
e la sua anima su di lui fa lamento».