Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Vi richiamo poi, o fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che avete ricevuto, nel quale perseverate,1 Fratelli, facciovi manifesto l'evangelio, il quale io predicai a voi, il quale voi riceveste, e nel quale state,
2 e dal quale ricevete la salvezza, se lo ritenete nei termini con cui ve l'ho annunziato; altrimenti avreste creduto invano.2 per il qual voi vi salvate, se il tenete con quella ragione la quale io vi predicai; e se questo non fate, vanamente avete creduto.
3 Vi ho dunque trasmesso, anzitutto, quello che ho ricevuto, che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,3 Chè io dètti a voi quello che prima io ricevetti, cioè che Cristo fu morto per li peccati nostri, secondo le Scritture;
4 e che fu sepolto, e fu risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture;4 ch' egli è sepolto, e resuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture:
5 e che apparve a Cefa, e poi ai Dodici.5 e ch' egli fu veduto da Pietro, e poi da tutti gli undici apostoli;
6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, la maggior parte dei quali vive ancora, mentre alcuni sono morti.6 e poi fu veduto da più di cinquecento fratelli insieme; de' quali molti ne son vivi ancora, e alquanti ne dormirono;
7 Poi apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.7 e veduto è da Iacobo, e poi anche da tutti gli apostoli;
8 Infine apparve anche a me, ultimo di tutti, come a un aborto.8 ma dietro a tutti apparve a me, secondo che fanciullo morto nel corpo della madre.
9 Io infatti sono l'ultimo tra gli apostoli, neanche degno di venire chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.9 Chè io son minore di tutti li apostoli; e non son degno d'essere chiamato apostolo, perchè io feci persecuzione alla Chiesa di Dio.
10 Per grazia di Dio sono quello che sono, e la sua grazia in me non fu vana; anzi, ho faticato più di tutti loro, non io invero, ma la grazia di Dio con me.10 Ma per la grazia di Dio io son quello che io sono, e la grazia non fu in me vôta; chè io ho maggiormente operato, che tutti li altri; ma non io solo, ma la grazia di Dio meco.
11 Sia dunque io sia loro così predichiamo e così avete creduto.11 O sia io o siano egli, così predichiamo, e così credeste.
12 Ora, se si predica che Cristo fu risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non si dà risurrezione dai morti?12 (E così v'è predicato che Cristo è resuscitato da morte). Ma se Cristo è predicato, ch' elli resuscitò dagli morti, come adunque dicono alquanti intra voi, che non resusciteranno li morti?
13 Ché se non si dà risurrezione dai morti, neanche Cristo fu risuscitato!13 E se non è resurrezione di morti, Cristo non è resuscitato.
14 Ma se Cristo non fu risuscitato, è vana la nostra predicazione, vana la vostra fede.14 E se Cristo non è resuscitato, sì è vana la nostra predicazione, e vana la vostra fede.
15 E ci troveremmo ad essere falsi testimoni di Dio, perché abbiamo testimoniato di Dio che ha risuscitato il Messia, mentre non l'avrebbe risuscitato, se fosse vero che i morti non risorgono.15 E così siamo trovati falsi testimonii di Dio, che abbiamo detto falso testimonio contra Dio, quando noi dicemmo ch' egli avea resuscitato Cristo; il quale non resuscitò, se li morti non denno resuscitare.
16 Se infatti non si dà risurrezione di morti, neanche Cristo è risorto;16 Chè certo, se li morti non denno resuscitare, nè Cristo non resuscitò.
17 e se Cristo non è risorto, è inutile la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.17 E se Cristo non resuscitò, è vana la vostra fede, e ancora siete nelli peccati vostri.
18 E anche quelli che si sono addormentati in Cristo sono perduti.18 Che se così è come voi dite, tutti coloro che son morti in Cristo sì son periti, (e non hanno bene delle buone opere che feciono).
19 Se avessimo speranza in Cristo soltanto in questa vita, saremmo i più miserabili di tutti gli uomini.19 E se noi solamente in questa vita speriamo in Cristo, noi siamo li più miseri di tutti li (altri) uomini.
20 Ma invece Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.20 Ma ora (io vi dico così: che) Cristo resuscitò da morte, il primo di quelli che dormono.
21 Poiché, se per un uomo venne la morte, per un uomo c'è anche la risurrezione dei morti;21 Chè certo, secondo che per uno uomo venne la morte, così la resurrezione de' morti è per uno uomo.
22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo.22 E secondo che in Adamo tutti morremo, così in Cristo tutti averanno a vivificare.
23 Ma ciascuno al suo posto. Prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli di Cristo;23 E ciascuno nel suo ordine; prima Cristo, e poi quelli che son di Cristo, li quali credettero nel suo avvenimento.
24 quindi la fine, quando consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni principato, potestà e potenza.24 E poi sarà la fine, quando darà il regno a Dio padre, e quando tornerà a niente il principato tutto e la signoria e la virtù.
25 Deve infatti regnare finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.25 E conviene ch' egli regni, insino a tanto ch' egli metta sotto li suoi piedi l' inimici suoi.
26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha sottoposto ai suoi piedi.26 Dretanamente sarà destrutta la morte nemica; chè Dio sottopose tutte le cose sotto li piedi di costui (cioè di Cristo). E quando dice,
27 Ma quando dice: "ogni cosa è sottoposta", è chiaro che si eccettua Colui che ha sottomesso a lui ogni cosa.27 che tutte le sottopose a lui, senza dubbio è così, eccetto quello il qual ha soggetto a lui ogni cosa.
28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, farà atto di sottomissione a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.28 E quando tutte le cose saranno sottoposte al Figliuolo, allora quel Figliuolo sarà soggetto a colui che tutte le cose gli sottopose, acciò che Dio sia tutto in tutte le cose.
29 Se così non fosse, che cosa farebbero quelli che si battezzano per i morti? Se assolutamente i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?29 (In altra guisa e) se così non fosse, che faranno quelli che son battezzati per li morti, se al postutto li morti non risorgono? perchè si battezzano per coloro?
30 E perché ci esponiamo al pericolo continuamente?30 E noi perchè siamo tormentati ogni ora?
31 Ogni giorno io affronto la morte, com'è vero che voi siete il mio vanto, o fratelli, in Cristo Gesù Signore nostro!31 Fratelli, cotidianamente io moro per la vostra gloria, la qual abbio in Cristo Iesù nostro Signore.
32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le fiere, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani morremo.32 E se io, secondo che uomo, pugnai (e combattetti) colle bestie di Efeso, che giova a me, se li morti non denno resuscitare? Manduchiamo e beviamo, chè domani morremo.
33 Non lasciatevi ingannare: Corrompono i buoni costumi i discorsi cattivi.33 Or non siate ingannati; chè le malvagie parole corrompono li boni costumi.
34 Ritornate in voi, secondo giustizia, e non peccate. Taluni dimostrano di non conoscere Dio; lo dico a vostra vergogna!34 E vogliate essere giusti, e non vogliate peccare; chè alquanti non hanno il conoscimento di Dio; ma io parlo a voi con reverenza.
35 Ma qualcuno dirà: "Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?".35 Ma forse dirà alcuno come resusciteranno li morti? e con che corpi verranno?
36 Stolto, ciò che tu semini non prende vita se prima non muore;36 Or tu, matto, non vedi che il seme, il quale tu semini, non si fa vivo, s'egli non muore in prima?
37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere:37 E non semini quel corpo in quella sostanza che dee venire poscia, ma semini uno nudo granello, secondo ch' è di grano, ovver d'altra biada.
38 Dio gli darà un corpo come vuole, a ciascun seme il proprio corpo.38 E Dio dà a quello granello il corpo, secondo ch' egli vuole; a ciascuno seme il suo proprio corpo (secondo la sua qualità).
39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di un uomo e altra quella di un animale; altra quella di un uccello e altra quella di un pesce.39 Non è ogni carne quella medesima carne; ma altra è quella delli uomini e altra di bestie, altra d' uccelli e altra di pesci.
40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri; altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri.40 E son corpi celesti, e corpi terrestri; altra è la gloria de' celesti, e altra de' terrestri.
41 Altro è lo splendore del sole, altro quello della luna, altro quello delle stelle: ogni astro differisce dall'altro nello splendore.41 E altra è la chiarezza del sole, e altra è la chiarezza della luna, e altra la chiarezza delle stelle; e l' una stella si sguaglia dall' altra in chiarezza.
42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina nella corruzione, si risorge nell'incorruttibilità;42 E così la resurrezione delli morti. Sèminasi in corruzione; resusciterà in non corruzione.
43 si semina nello squallore, si risorge nello splendore; si semina nell'infermità, si risorge nella potenza;43 Ed è seminato in vergogna e sozzura; resusciterà in gloria (e in grandezza); ed è seminato in fragilezza, e resusciterà in fermezza.
44 si semina un corpo naturale, risorge un corpo spirituale. Se infatti c'è un corpo naturale, vi è pure un corpo spirituale.44 Ed è seminato corpo bestiale, e resusciterà corpo spirituale S' egli è corpo bestiale (cioè di carne), sì è spirituale, secondo che è scritto:
45 Sta scritto: il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito vivificante.45 il primo uomo Adam sì fu fatto in anima vivente; il dretano Adam in spirito vivente.
46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma il naturale, poi lo spirituale.46 Ma non è [prima] quello ch' è spirituale, ma quello ch' è bestiale; e poi quello ch' è spirituale.
47 Il primo uomo tratto dalla terra è di polvere, ma il secondo uomo viene dal cielo.47 Il primo uomo è di terra, terreno; il secondo è di cielo, celestiale.
48 Qual è l'uomo di polvere, così sono quelli di polvere, ma qual è il celeste, così saranno i celesti.48 Quale è l' uomo terreno, tali son li terreni; e quale è il celestiale, tali son li celesti.
49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di polvere, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.49 Adunque secondo che noi abbiamo portato la imagine dell' uomo terreno, così portiamo la imagine celestiale.
50 Vi dico, o fratelli, che la carne e il sangue, non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile eredita l'incorruttibilità.50 E questo dico, fratelli, imperò che la carne e il sangue non possederanno il regno di Dio; il corrompimento non possederà la cosa non corrotta.
51 Ecco, vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati:51 Ecco, questo misterio (e questa cosa nascosa) dico: certo noi risorgeremo, ma tutti non saremo remutati.
52 in un istante, in un batter d'occhio, all'ultima tromba; suonerà infatti la tromba, i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati.52 In uno momento, e in uno battere d' occhio (risusciteremo) nella tromba nuovissima; la tromba sonarà, e li morti resusciteranno (puri e) incorrotti; e noi saremo mutati.
53 Questo corpo corruttibile deve rivestire l'incorruttibilità e questo corpo mortale rivestire l'immortalità.53 Chè bisogno è, che questo corpo corruttibile si vesta di saldezza; e questo corpo mortale bisogna che si vesta di vita che non verrà meno.
54 Quando questo corpo corruttibile sarà rivestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si realizzerà la parola che sta scritta: La morte è stata ingoiata nella vittoria.54 E quando questo sarà, allora adempiuta è la parola ch' è scritta (la quale dice così): inghiottita è la morte nella vittoria.
55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?55 Ove è la tua vittoria, o morte? e dove è il stimolo tuo?
56 Il pungiglione della morte è il peccato e la potenza del peccato è la legge.56 Il stimolo della morte è il peccato; e la virtù del peccato è la legge.
57 Ma siano rese grazie a Dio che ci concede la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!57 Grazia sia a Dio, il quale diede a noi vittoria per Iesù Cristo nostro Signore.
58 Perciò, o fratelli miei carissimi, rimanete saldi, irremovibili, prodigandovi senza sosta nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.58 Adunque, fratelli miei dilettissimi, siate stabili e fermi, e abbondate nell' opera del Signore sempre, sapendo che la vostra fatica non è vana appo il Signore.