Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 3


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 E di nuovo entrò nella sinagoga: ed eravi un uomo, che aveva una mano inaridita.1 E un'altra fiata Iesù entrò nella sinagoga; e qui era uno uomo avente la mano secca.
2 E stavano a vedere, se egli lo sanasse in giorno di sabato, per accusarlo.2 E (li Farisei) tenevano cura, se egli il sanasse nel giorno del sabhato, acciò accusassero quello.
3 Ed egli disse all'uomo, che aveva la mano inaridita: Alzati, vieni in mezzo.3 Ed egli disse all' uomo avente la mano secca: lèvati in mezzo.
4 E a coloro disse: E egli lecito di fare del bene, o del male in giorno di sabato? di salvare, o di torre la vita? Ma quelli tacevano.4 E disse a quelli: è lecito nel giorno del sabbato a fare bene, ovvero male? è lecito a salvare l'anima, ovvero ucciderla? E loro tacevano.
5 E girati gli occhi sopra di essi con ira, deplorando la cecità de' cuori loro, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed ei la stese, e fu a lui restituita la mano.5 E con isdegno guardando quelli, contristato sopra la cecità de' loro cuori, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la estese, e fu restituita sana la mano di quello uomo.
6 Mai Farisei ritiratisi, subito tenner consiglio con gli Erodiani contro di lui intorno al modo di levarlo dal mondo.6 Onde usciti fuori li Farisei, incontanente facevano consiglio con gli Erodiani contro di lui, a qual modo uccidessero lui.
7 E Gesù si appartò co' suoi discepoli verso il mare: e una gran turba di popolo lo seguitò dalla Galilea, e dalla Giudea,7 Ma Iesù con li suoi discepoli vennero al mare; e da Galilea e Iudea seguillo molta turba,
8 E da Gerusalemme, e dall'Idumea, dalle terre di là dal Giordano: e quelli delle vicinanze di Tiro, e di Sidone, udito avendo le cose, che faceva, andaron da lui in gran folla.8 ed etiam da Ierusalem e da Idumea, oltre il Giordano; e quelli ch' erano dintorno a Tiro e Sidonia, una grande moltitudine, vedendo quello lui faceva, vennero a lui.
9 Ed egli disse a' suoi discepoli, che stesse pronta per lui una barchetta, affinché la gran turba non lo opprimesse.9 Onde Iesù disse alli suoi discepoli, che dovessero conducere la navicella per amore della turba, acciò non lo comprimessero.
10 Imperocché rendeva la sanità a limiti; onde tutti quelli, che erano afflitti da qualche malore, se gli scagliavano addosso per toccarlo.10 Imperò ch' egli sanava molti, per modo che si gittavano sopra lui, acciò che il toccassero, tutti quelli ch' erano impiagati.
11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, se gli inginocchiavano, e gridavano, dicendo:11 E vedendo [lui], li spiriti immondi gittavansi a terra, e gridavano dicendo:
12 Tu se' il Figliuolo di Dio. E faceva loro gravi minacce, perché nol manifestassero.12 Tu sei figliuolo di Dio. Ma egli grandemente gli minacciava, che non dovessero manifestare chi era.
13 E salito sopra un monte, chiamò a se quelli, che egli volle: e si accostarono a lui.13 Ed egli salendo nel monte, chiamò a sè quelli ch' esso volse; li quali vennero a lui.
14 E scelse dodici, perché si stesser con esso lui: e per mandargli a predicare.14 E fece che vi fussero li dodici con quello, e acciò che mandasse loro a predicare.
15 E dette ad essi podestà di curare le malattìe, e di cacciare i demonj.15 Alli quali dette la potestà di sanare le infermità, e di scacciare le demonia.
16 Simone, cui pose il soprannome di Pietro:16 E a Simone pose nome Pietro.
17 E Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo: e pose ad essi il soprannome di boanerges, cioè, figliuoli del tuono:17 E chiamò Iacobo di Zebedeo, e Ioanne suo fratello, alli quali impose li loro nomi BOANERGES che vuol dire Figliuoli del tuono.
18 E Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Tomaso, e Giacomo figliuolo d'Alfeo, e Taddeo, e Simon Cananeo,18 Ed etiam chiamò Andrea, Filippo e Bartolomeo e Matteo e Tomaso e Iacobo di Alfeo e Taddeo e Simone Cananeo,
19 E Giuda Iscariote, che fu quegli, lo tradì.19 e Iuda Iscariote, il quale il traditte.
20 E andarono in casa, e si radunarono di bel nuovo le turbe; dimodoché non potevano nemmeno prender cibo.20 E loro vengono a casa; e ancora raunossi la turba, per modo che non potevano nè etiam manducare il pane.
21 E avendo saputo tali cose i suoi, andarono per pigliarlo; imperocché dicevano: Ha dato in pazzìa.21 E quando i suoi ebbero udito, vennero a tenerlo; e loro dicevano, come egli è ritornato in furore.
22 E gli Scribi, che erano venuti da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzeebub, e discaccia i demonj in virtù del principe de' demonj.22 Eli Scribi, li quali erano discesi da Jerusalem, dicevano ch' egli ha Belzebù, e come nel principe de' demonii scaccia le demonia.
23 Ma egli chiamatigli a se, diceva loro in parabole: Come può Satana scacciare Satana?23 E Jesù, chiamati quelli, dicevali in parabole: in qual modo può satana scacciare satana?
24 E se un regno in contrarj partiti dividesi, non può un tal regno sussistere.24 E se in sè dividerassi il regno, non potrà stare fermo quel regno.
25 E se una casa si divide in contrarj partiti, non può tal casa sussistere.25 E se si dividerà la casa in sè stessa, non potrà quella casa stare ferma.
26 E se Satana si è rivoltato, e si è messo in discordia contro se stesso, non potrà sussistere; ma sta per finire.26 E se il diavolo si lieva contra sè medesimo, è diviso intra sè, e non potrà durare, anzi mancherà.
27 Nissuno può entrare in casa del forte, e rubar le sue spoglie, se prima non lega il forte, e allora darà il sacco alla casa di lui.27 Niuno può, ben ch' entrato nella casa, fracassare le masserizie del forte, se prima non lega il forte; e allora ruberà la casa sua.
28 In verità vi dico, che saranno rimessi a' figliuoli degli uomini tutti i peccati, e qualunque bestemmia, che abbiano profferita:28 In verità vi dico, che sarà perdonato li peccati alli figliuoli dell' uomo, e le blasfemie con quali hanno biastemato.
29 Ma per chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non vi sarà remissione in eterno; ma sarà reo di delitto eterno.29 Ed egli che arà biastemato nel Spirito santo, non avrà rimessione in eterno; ma sarà degno dell' eterno delitto.
30 A motivo che dicevano: Egli ha lo spirito immondo.30 Imperò che dicevano: egli ha il spirito immondo.
31 E venne la madre, e i fratelli di lui, e stando fuori, mandarono a chiamarlo:31 Ed ecco che vennero la sua madre e fratelli; li quali, stanti di fuori, madoronlo a chiamare.
32 E sedeva intorno a lui molta gente, e gli dissero: Ecco che la tua madre, e i tuoi fratelli là fuori cercan di te.32 Onde dintorno a lui sedeva la turba, e si li dicono: ecco che la madre tuta e li fratelli tuoi sono di fuori, e ti cercano
33 Ma egli rispose, e disse loro: Chi è mia madre, e chi (sono) i miei fratelli?33 Ed egli rispose dicendo: qual è la madre mia, e li fratelli miei?
34 E girali gli occhi sopra coloro, che sedevangli attorno: Ecco, disse, la madre mia, e i miei fratelli.34 E riguardando quelli che sedevano dintorno a lui, disse: ecco che questi sono la mia madre e li miei fratelli.
35 Imperocché chi farà la volontà di Dio, quegli è mio fratello, mia sorella, e madre.35 Imperò che chi farà la volontà di Dio, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.