Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Giobbe 31


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Strinsi un patto con i miei occhi, di non fissare lo sguardo sulle ragazze.1 Io avea fatto patto con gli occhi miei; Come dunque avrei io mirata la vergine?
2 Qual è la sorte che Dio ha assegnato dall'alto, e l'eredità che l'Onnipotente ha preparato dai luoghi eccelsi?2 E pur quale è la parte che Iddio mi ha mandata da alto? E quale è l’eredità che l’Onnipotente mi ha data da’ luoghi sovrani?
3 Non è forse la sciagura per il perverso e la sventura per chi compie il male?3 La ruina non è ella per lo perverso, E gli accidenti strani per gli operatori d’iniquità?
4 Non vede egli la mia condotta e non conta tutti i miei passi?4 Non vede egli le mie vie? E non conta egli tutti i miei passi?
5 Ho forse agito con falsità, e il mio piede si è affrettato verso la frode?5 Se io son proceduto con falsità, E se il mio piè si è affrettato alla fraude,
6 Mi pesi pure sulla bilancia della giustizia e riconosca Dio la mia integrità!6 Pesimi pure Iddio con bilance giuste, E conoscerà la mia integrità.
7 Se il mio passo ha errato fuori strada e il mio cuore ha seguito i miei occhi, o una sozzura si è attaccata alle mie mani,7 Se i miei passi si sono stornati dalla diritta via, E se il mio cuore è ito dietro agli occhi miei, E se alcuna macchia mi è rimasta attaccata alla mano;
8 un altro mangi ciò che io semino e siano sradicati i miei germogli!8 Semini pure io, e un altro se lo mangi; E sieno diradicati i miei rampolli
9 Se il mio cuore fu sedotto da una donna, e ho spiato alla porta del mio prossimo,9 Se il mio cuore è stato allettato dietro ad alcuna donna, E se io sono stato all’agguato all’uscio del mio prossimo;
10 mia moglie macini per un altro, e altri si accostino ad essa!10 Macini pur la mia moglie ad un altro, E chininsi altri addosso a lei.
11 In verità, questa è un'infamia, un delitto da deferire ai giudici.11 Perciocchè quello è una scelleratezza, Ed una iniquità da giudici.
12 Quello è un fuoco che divora fino alla distruzione, e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.12 Conciossiachè quello sarebbe stato un fuoco Che mi avrebbe consumato fino a perdizione, E avrebbe diradicata tutta la mia rendita.
13 Se ho negato il diritto del mio schiavo e della mia schiava, quando erano in lite con me,13 Se io ho disdegnato di comparire in giudicio col mio servitore, E con la mia servente, Quando hanno litigato meco;
14 che cosa farei, quando Dio si ergerà giudice, che cosa risponderei, quando mi interrogherà?14 E che farei io, quando Iddio si leverà? E quando egli ne farà inchiesta, che gli risponderei?
15 Chi ha fatto me nel seno materno, non ha fatto anche lui? Non fu lo stesso a formarci nel seno?15 Colui che mi ha fatto nel seno non ha egli fatto ancora lui? Non è egli un medesimo che ci ha formati nella matrice?
16 Ho forse negato ai poveri quanto desideravano, od ho lasciato languire gli occhi della vedova?16 Se io ho rifiutato a’ poveri ciò che desideravano, Ed ho fatti venir meno gli occhi della vedova;
17 Ho forse mangiato da solo il mio tozzo di pane, senza spartirlo con l'orfano?17 E se ho mangiato tutto solo il mio boccone, E se l’orfano non ne ha eziandio mangiato;
18 Infatti fin dalla mia giovinezza mi ha curato come padre e mi ha guidato fin dal grembo di mia madre.18 Conciossiachè dalla mia fanciullezza esso sia stato allevato meco, Come appresso un padre; Ed io abbia dal ventre di mia madre avuta cura della vedova;
19 Se mai ho visto un misero privo di vesti e un indigente senza abito,19 Se ho veduto che alcuno perisse per mancamento di vestimento, E che il bisognoso non avesse nulla da coprirsi;
20 non mi hanno forse benedetto i suoi fianchi, e non si è forse riscaldato con la lana dei miei agnelli?20 Se le sue reni non mi hanno benedetto, E se egli non si è riscaldato con la lana delle mie pecore;
21 Se ho alzato la mano contro l'orfano sapendomi appoggiato al tribunale,21 Se io ho levata la mano contro all’orfano, Perchè io vedeva chi mi avrebbe aiutato nella porta;
22 mi si stacchi la spalla dalla nuca e il mio braccio si spezzi dal gomito!22 Caggiami la paletta della spalla, E sia il mio braccio rotto, e divelto dalla sua canna.
23 Perché mi atterra la disgrazia che Dio invia, non reggerei davanti alla sua maestà.23 Perciocchè io avea spavento della ruina mandata da Dio, E che io non potrei durar per la sua altezza
24 Ho forse riposto la mia fiducia nell'oro, e detto all'oro fino: "Tu sei la mia sicurezza"?24 Se ho posto l’oro per mia speranza; E se ho detto all’oro fino: Tu sei la mia confidanza;
25 Mi sono forse compiaciuto dell'abbondanza dei miei beni, e perché la mia mano aveva accumulato la ricchezza?25 Se mi son rallegrato perchè le mie facoltà fosser grandi, E perchè la mia mano avesse acquistato assai;
26 Quando vedevo risplendere il sole e la luna che avanzava maestosa,26 Se ho riguardato il sole, quando risplendeva; E la luna facendo il suo corso, chiara e lucente;
27 si lasciò forse sedurre segretamente il mio cuore, mandando un bacio con la mano alla bocca?27 E se il mio cuore è stato di nascosto sedotto, E la mia bocca ha baciata la mia mano;
28 Anche questo è un delitto per i giudici, perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.28 Questa ancora è una iniquità da giudici; Conciossiachè io avrei rinnegato l’Iddio disopra.
29 Mi sono forse rallegrato della disgrazia del mio nemico, e ho esultato, perché lo colpì la sventura?29 Se mi son rallegrato della calamità del mio nemico, Se mi son commosso di allegrezza, quando male gli era sopraggiunto,
30 Non ho neppure permesso alla mia bocca di peccare, augurandogli la sua morte con un'imprecazione!30 Io che non pure ho recato il mio palato a peccare, Per chieder la sua morte con maledizione;
31 Non diceva forse la gente della mia tenda: "Chi non si è sfamato della sua mensa?".31 Se la gente del mio tabernacolo non ha detto: Chi ci darà della sua carne? Noi non ce ne potremmo giammai satollare….
32 Il forestiero non passava la notte all'aperto; io aprivo le porte al pellegrino.32 Il forestiere non è restato la notte in su la strada; Io ho aperto il mio uscio al viandante
33 Ho forse occultato come un uomo i miei peccati, tenendo celato il mio delitto dentro di me33 Se io ho coperto il mio misfatto, come fanno gli uomini, Per nasconder la mia iniquità nel mio seno…
34 per timore dell'opinione delle folle, come se il disprezzo della famiglia mi spaventasse, sì da starmene zitto senza uscir di casa?34 Quantunque io potessi spaventare una gran moltitudine, Pure i più vili della gente mi facevano paura, Ed io mi taceva, e non usciva fuor della porta.
35 Oh, avessi uno che mi ascoltasse! Ecco la mia firma! L'Onnipotente mi risponda! Il mio rivale scriva il suo rotolo:35 Oh! avessi io pure chi mi ascoltasse! Ecco, il mio desiderio è Che l’Onnipotente mi risponda, O che colui che litiga meco mi faccia una scritta;
36 lo porterei sulle mie spalle e me lo cingerei come un diadema.36 Se io non la porto in su la spalla, E non me la lego attorno a guisa di bende.
37 Gli darei resoconto di tutta la mia condotta; mi presenterei a lui come un principe.37 Io gli renderei conto di tutti i miei passi, Io mi accosterei a lui come un capitano.
38 Se la mia terra ha gridato contro di me e i suoi solchi hanno pianto con essa,38 Se la mia terra grida contro a me, E se parimente i suoi solchi piangono;
39 se ho mangiato i suoi frutti senza pagamento, facendo esalare l'ultimo respiro ai suoi coltivatori,39 Se ho mangiati i suoi frutti senza pagamento, E se ho fatto sospirar l’anima de’ suoi padroni;
40 le spine crescano invece del frumento e le ortiche al posto dell'orzo!". Fine delle parole di Giobbe.40 In luogo del grano nascami il tribolo, E il loglio in luogo dell’orzo. Qui finiscono i ragionamenti di Giobbe