Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Siracide 40


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Occupatio magna creata est omnibus hominibus,
et iugum grave super filios Adam
a die exitus de ventre matris eorum
usque in diem reditus in matrem omnium:
1 Una occupazione grande è (nata e) creata a tutti li uomini, e grave giogo sopra li figliuoli di Adamo, dal die che uscirono del ventre della madre loro, infino nel die della sepoltura nella madre di tutti;
2 cogitationes eorum et timores cordis,
adinventio exspectationis, dies finitionis.
2 cioè li loro pensieri e le pagure del cuore e li trovamenti dell' aspettare e il dì dello affinimento (di questa occupazione);
3 A residente super sedem gloriosam,
usque ad humiliatum in terra et cinere;
3 da colui che siede (Signore) nella gloriosa sede insino a colui che è abbassato in terra e in cenere;
4 ab eo, qui portat hyacinthum et coronam,
usque ad eum, qui operitur lino crudo:
furor, zelus, tumultus, fluctuatio
et timor mortis et iracundia perseverans et contentio.
4 e da colui che usa il color (rosato ovver) celeste, e porta corona, infino a colui che è coperto di lino crudo; furore, gelosia, rumore, tempesta, paura di morte, perseverante iracundia e contenzione,
5 Et in tempore requiei in cubili
somnus noctis immutat scientiam eius.
5 e nel tempo della refezione nella camera il sogno della notte (che) muta la scienza sua.
6 Modicum tamquam nihil in requie,
et ab eo in somnis quasi in die laborat
6 Poco come niente sta in riposo, e da lui si vede nel sonno, sì come nel dì si fa ragguardamento.
7 conturbatus in visu cordis sui
tamquam qui evaserit a facie belli;
in tempore somni necessarii exsurrexit
et admirans ad nullum timorem.
7 Conturbato è nel sogno del cuore suo, sì come è conturbato colui ch' è scampato il die della battaglia; levossi suso nel tempo della sua salute, e maravigliandosi (della sua grandezza), nulla temea delle cose che sono,
8 Cum omni carne ab homine usque ad pecus;
et super peccatores septuplum amplius:
8 dall' uomo infino alla bestia, e sopra li peccatori sette cotanti.
9 ad haec mors, sanguis, contentio et romphaea,
oppressiones, fames et contritio et flagella.
9 A queste cose (oltre le predette) si aggiugne morte, sangue, contenzione, mortalità, oppressione, fame e dicertamento e battiture.
10 Super iniquos creata sunt haec omnia,
et propter illos factus est cataclysmus.
10 Tutte queste cose sono create sopra li iniqui, e però fu fatto il diluvio.
11 Omnia, quae de terra sunt, in terram convertentur,
et omnia, quae de aquis sunt, in mare revertentur.
11 (Però) tutte le cose, che sono di terra, in terra rivertiranno; e tutte l'acque ritorneranno in mare.
12 Omne munus corruptionis et iniquitas delebitur,
et fides in saeculum stabit.
12 Ogni dono (temporale) e iniquitade si disfarae; e la fede durerà sempre.
13 Substantiae iniustorum sicut fluvius siccabuntur
et sicut tonitruum magnum in pluvia evanescent.
13 Le facultadi delle iniquitadi sì come fiume si seccheranno, e staranno sì come il grande tuono alla piova.
14 In aperiendo manus suas laetabitur,
sic praevaricatores in consummationem deficient.
14 In aprire le mani sue s'allegrerà; così li peccatori languiranno nella fine.
15 Nepotes impiorum non multiplicabunt ramos,
et radices immundae super cacumen petrae.
15 Li nipoti degl' impii non multiplicheranno rami; e le radici corrotte suonano in su la sommitade della pietra.
16 Viriditas super omnem aquam et ad oram fluminis
ante omne fenum evelletur.
16 La verdezza sopra ogni acqua, e alla bocca del fiume sarà divelta prima che nullo fieno.
17 Gratia sicut paradisus in benedictionibus,
et eleemosyna in saeculum permanet.
17 La grazia sì come il paradiso permane (sempre) nelle benedizioni; e la misericordia starà in eterno.
18 Vita sibi sufficientis et operarii condulcabitur,
et super utrumque, eius qui inveniet thesaurum.
18 La vita dell' operario, lo quale è sufficiente a sè, s'addolcerae; e in lei troverai tesoro.
19 Filii et aedificatio civitatis confirmant nomen,
et super haec mulier immaculata computabitur.
19 O figliuolo, lo edificamento della cittade confermerae la fama dello edificatore; e sopra questa fia computata la fen:ina sanza macula.
20 Vinum et musica laetificant cor,
et super utraque dilectio sapientiae.
20 Il vino e la musica allegrano il cuore; e sopra l'uno e l'altra la dilezione della sapienza.
21 Tibiae et psalterium suavem faciunt melodiam,
et super utraque lingua suavis.
21 Le pifare e li salteri fanno soave melodia; e sopra l'una e l'altro è la lingua suave.
22 Gratiam et speciem desiderabit oculus,
et super haec virides sationes.
22 L'occhio desidera di vedere le cose belle e ben formate; e sopra questo desideroe verdi campi.
23 Amicus et sodalis in tempore convenientes,
et super utrosque mulier cum viro.
23 L'amico e il compagno, che nel tempo sono convenevoli, si provano; e sopra amendue la moglie col marito.
24 Fratres et adiutorium in tempore tribulationis,
et super utraque eleemosyna liberabit.
24 Sono li fratelli in adiutorio nel tempo della tribulazione; e la misericordia, che sopra di loro è, li libererà.
25 Aurum et argentum firmant pedem,
et super utrumque consilium acceptum habetur.
25 Oro e argento è stabilmento de' piedi; e sopra amendue lo buono e unanime consiglio.
26 Facultates et virtutes exaltant cor,
et super haec timor Domini.
26 Le facoltadi e le potenze corporali esaltano il cuore; e sopra ciascuna d'esse il timore di Dio.
27 Non est in timore Domini minoratio,
et non est super eo inquirere adiutorium.
27 Non è nel timore di Dio diminuzione, e non è bisogno in quello cercare altro adiutorio.
28 Timor Domini sicut paradisus benedictionis,
et super omnem gloriam obumbratio eius.
28 Il timore di Dio è sì come paradiso di benedizione, e sopra ogni gloria coprirono quello.
29 Fili, in tempore vitae tuae ne indigeas;
melius est enim mori quam indigere.
29 Figliuolo, nel tempo della vita tua non sii mendico; però ch' egli è meglio morire, che mendicare.
30 Vir respiciens in mensam alienam,
non est vita eius in computatione vitae.
Contaminat enim animam suam cibis alienis;
30 L'uomo che guarda ad altrui mensa, non è la vita sua disposta in pensare dond' egli viva; però ch' egli nutrica l'anima sua con gli altrui cibi.
31 vir autem disciplinatus et eruditus custodiet se.
31 L'uomo addottrinato e ammaestrato si guarderae da questo.
32 In ore impudentis condulcabitur mendicatio,
et in ventre eius ignis ardebit.
32 La inopia fia abbattuta nella bocca dello isciocco; il fuoco arderà nel ventre suo.