Scrutatio

Domenica, 9 giugno 2024 - Beata Anna Maria Taigi ( Letture di oggi)

Giobbe 5


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Voca ergo, si est qui tibi re spondeat!
Ad quem sanctorum converteris?
1 Dunque chiama, s' egli è alcuno che ti risponda, e convèrtiti ad alcuno de' santi.
2 Vere stultum interficit iracundia,
et fatuum occidit invidia.
2 La iracondia uccide l'uomo sciocco, e la invidia uccide il piccolo.
3 Ego vidi stultum firma radice
et maledixi sedi eius statim.
3 Viddi lo sciocco con ferma radice, e maledissi incontanente la bellezza sua.
4 Longe fient filii eius a salute
et conterentur in porta, et non erit qui eruat.
4 Dalla lunga saranno fatti li figliuoli suoi dalla salute, e fieno attriti nella porta, e non sarà chi li liberi.
5 Cuius messem famelicus comedet,
et ipsum rapiet armatus, et bibent sitientes divitias eius.
5 La biada dello quale mangerae l' affamato, e lui piglierà l' armato, e beranno coloro che hanno sete le ricchezze sue.
6 Quia non egreditur ex pulvere nequitia,
et de humo non oritur dolor.
6 Niuna cosa nella terra senza cagione si fa, e della terra non uscirà dolore.
7 Sed homo generat laborem,
et aves elevant volatum.
7 L'uomo alla fatica nasce e l'uccello a volare.
8 Quam ob rem ego deprecabor Dominum
et ad Deum ponam eloquium meum,
8 Per la quale cagione io pregherò lo Signore, e a Dio porroe lo mio favellare,
9 qui facit magna et inscrutabilia
et mirabilia absque numero;
9 il quale fae le grandi cose, e da non poter cercare, e molto maravigliose e senza numero;
10 qui dat pluviam super faciem terrae
et irrigat aquis rura;
10 il quale dae la piova sopra la faccia della terra, e bagna coll' acque ogni cosa;
11 qui ponit humiles in sublime
et maerentes erigit sospitate;
11 il quale pone li umili ad alto, e li piagnenti dirizza con dolcezza;
12 qui dissipat cogitationes malignorum,
ne possint implere manus eorum, quod coeperant;
12 il quale guasta li pensieri delli rei, acciò che non possano compire le mani loro quello che aviano incominciato;
13 qui apprehendit sapientes in astutia eorum
et consilium pravorum dissipat.
13 il quale apprende li savii nella astuzia loro, e li consigli de' malvagi guasta.
14 Per diem incurrent tenebras
et, quasi in nocte, sic palpabunt in meridie.
14 Di giorno correranno nelle tenebre; e quasi come di notte, così palperanno nel mezzo dì.
15 Porro salvum faciet egenum a gladio oris eorum
et de manu violenti pauperem;
15 In verità salva lo poverello dal coltello della bocca loro, e dalla mano violenta lo bisognoso.
16 et erit egeno spes,
iniquitas autem contrahet os suum.
16 E sarà speranza all' abbisognante; ma la iniquità costrignerà la bocca sua.
17 Beatus homo, qui corripitur a Deo;
increpationem ergo Omnipotentis ne reprobes.
17 Beato l'uomo che è corretto da Dio; adunque [per] la reprensione della sua correzione non lo vituperarae.
18 Quia ipse vulnerat et medetur,
percutit, et manus eius sanabunt.
18 Perciò ch' egli ferisce, e medica; percuote, e le mani sue saneranno.
19 In sex tribulationibus liberabit te,
et in septem non tanget te malum.
19 In sei tribulazioni liberarà te, e nella settima non toccherà te lo male.
20 In fame eruet te de morte
et in bello de manu gladii.
20 Nella fame scamperà te da morte, e nella battaglia dalla mano del coltello.
21 A flagello linguae absconderis
et non timebis vastationem, cum venerit.
21 Dal tormento della lingua sarai nascoso, e non temerai la miseria quando sopraverrae.
22 In vastitate et fame ridebis
et bestias terrae non formidabis.
22 Nel guasto e nella fame riderai, e non temerai le bestie della terra.
23 Sed cum lapidibus campi pactum tuum,
et bestiae terrae pacificae erunt tibi.
23 Ma colle pietre della regione lo patto tuo, e le bestie della terra ti saranno pacifiche.
24 Et scies quod pacem habeattabernaculum tuum,
et visitans habitationem tuam non falleris.
24 E sappi che pace abbi la casa tua; e visitando la specie tua, non peccherai.
25 Scies quoque quoniam multiplex erit semen tuum,
et progenies tua quasi herba terrae.
25 Certo saprai che in molti sarae lo seme tuo, e la schiatta tua sarae come erba della terra.
26 Ingredieris in abundantia sepulcrum,
sicut infertur acervus tritici in tempore suo.
26 Con abbondanza entrerai nel sepolcro, sì come era aperto lo monticello del grano nel tempo suo.
27 Ecce hoc, ut investigavimus, ita est;
oboedi illi et tu sapias tibi ”.
27 Ecco; questo, sì come abbiamo investigato, così è; lo qual udito, con la mente pertratta.