Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Giobbe 28


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 L'argento ha un principio nelle sue vene, e l'oro ha un luogo dov'ei si fonde.1 Certo, l’argento ha le sue miniere
e l’oro un luogo dove si raffina.
2 Dalla terra cavasi il ferro: e la pietra sciolta col fuoco si cangia in rame.2 Il ferro lo si estrae dal suolo,
il rame si libera fondendo le rocce.
3 Egli fissa alle tenebre la lor durazione, e la fine investiga di tutte le cose, ed anche la pietra ascosa nella caligine, e nell'ombra di morte.3 L’uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all’estremo limite,
fino alle rocce nel buio più fondo.
4 Un torrente separa dai viaggiatori, e ad esse non si appressa il piede del povero, e sono in luoghi inaccessibili.4 In luoghi remoti scavano gallerie
dimenticate dai passanti;
penzolano sospesi lontano dagli uomini.
5 Una terra, dal cui seno nasceva del pane, è disertata dal fuoco.5 La terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6 Havvi un luogo, di cui i sassi sono saffiri, e le sue zolle sono oro.6 Sede di zaffìri sono le sue pietre
e vi si trova polvere d’oro.
7 Uccello non ne conobbe la strada, e l'occhio dell'avoltoio non giunse a discernerla.7 L’uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l’occhio del falco,
8 Ella non fu battuta da' figliuoli de' mercatanti, né vi passò la lionessa.8 non lo calpestano le bestie feroci,
non passa su di esso il leone.
9 Egli stese sua mano contro i vivi massi, e rovesciò le montagne dalle loro radici.9 Contro la selce l’uomo stende la mano,
sconvolge i monti fin dalle radici.
10 Egli scavò rivi di acque trai sassi, e l'occhio di lui indagò tutto quel, che v'è di prezioso.10 Nelle rocce scava canali
e su quanto è prezioso posa l’occhio.
11 Egli visitò le ime parti de' fiumi, e ne trasse fuori ciò che vi era nascosto.11 Scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
12 Ma dov' è, che trovisi la sapienza? e la sede dell'intelligenza dov'è?12 Ma la sapienza da dove si estrae?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
13 Il pregio di lei non è conosciuto dall'uomo, né ella si trova nella terra di quei, che vivono delle delizie.13 L’uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
14 L'abisso dice: Meco ella non è, e il mare confessa: Ella non è con me.14 L’oceano dice: “Non è in me!”
e il mare dice: “Neppure presso di me!”.
15 Ella non si compera coll'oro più fino; né cambiò fassene a peso d'argento.15 Non si scambia con l’oro migliore
né per comprarla si pesa l’argento.
16 Ella non sarà messa a paragone colle tinte preziose delle Indie, né colla pietra sardonica più pregiata, né col saffiro.16 Non si acquista con l’oro di Ofir
né con l’ònice prezioso o con lo zaffìro.
17 Non sarà stimato eguale a lei l'oro, od il cristallo, né sarà data in cambio per vasi di pretto oro:17 Non la eguagliano l’oro e il cristallo
né si permuta con vasi di oro fino.
18 Le più eccelse, e pregiate cose non son da rammentarsi in suo paraggio: ma occulto è il luogo onde estraggesi la sapienza.18 Coralli e perle non meritano menzione:
l’acquisto della sapienza non si fa con le gemme.
19 Non si agguaglerà a lei il topazio d'Etiopia, né le saran poste in confronto le tinture più splendide.19 Non la eguaglia il topazio d’Etiopia,
con l’oro puro non si può acquistare.
20 Donde adunque vien mai la sapienza, e quale è la sede della intelligenza?20 Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
21 Ella è ascosa agli sguardi di tutti i viventi, ella è ignota anche agli uccelli dell'aria.21 È nascosta agli occhi di ogni vivente,
è ignota agli uccelli del cielo.
22 La perdizione, e la morte hanno detto: Alle nostre orecchie è giunta la fama di lei.22 L’abisso e la morte dicono:
“Con i nostri orecchi ne udimmo la fama”.
23 La via per trovarla è nota a Dio, ed egli sa dov'ella dimori.23 Dio solo ne discerne la via,
lui solo sa dove si trovi,
24 Perocché lo sguardo di lui giunge sino ai confini del mondo, ed egli vede tutte le cose che sono sotto de' cieli.24 perché lui solo volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede tutto ciò che è sotto la volta del cielo.
25 Egli, che diede ai venti il momento, e librò, e misurò le acque.25 Quando diede al vento un peso
e delimitò le acque con la misura,
26 Allorché la legge prescrisse alle piove, e la strada alle sonanti procelle:26 quando stabilì una legge alla pioggia
e una via al lampo tonante,
27 Allora egli la vide, e la manifestò, e la stabilì, e ne scoperse i segreti.27 allora la vide e la misurò,
la fondò e la scrutò appieno,
28 E all'uomo disse: Ecco che il timor del Signore egli è la stessa sapienza, e la fuga del male ell'è la vera intelligenza.28 e disse all’uomo:
“Ecco, il timore del Signore, questo è sapienza,
evitare il male, questo è intelligenza”».