Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Deuteronomio 15


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Alla fine di ogni sette anni celebrerete la remissione.1 E il settimo anno sì perdonerai ogni cosa.
2 Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore che detenga un pegno per un prestito fatto al suo prossimo, lascerà cadere il suo diritto: non lo esigerà dal suo prossimo, dal suo fratello, poiché è stata proclamata la remissione per il Signore.2 E questo sarà il modo e) l'ordine che tu terrai: chiunque dee avere alcuna cosa o da suo amico, ovvero da suo prossimo, o da suo fratello, non lo potrà dimandare; imperciò che egli è l'anno nel quale si dee lasciare e perdonare ogni cosa a Dio.
3 Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo fratello, lo lascerai cadere.3 Dal peregrino e dal forestiere il richiederai, se ti dee dare alcuna cosa; ma dal tuo cittadino o dal tuo prossimo non avrai signoria di richiedere.
4 Del resto non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà in possesso ereditario,4 E guarda che al tutto nè mendico nè povero si trovi (nè non sarà) tra voi, acciò che Iddio, tuo Signore, ti benedica nella terra la quale egli ti dee dare in possessione.
5 purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do.5 E se tu udirai la voce di Dio tuo Signore, e farai tutte quelle cose ch' egli ti comando, e quello ch' io oggi ti comando, egli ti benedicerà, siccome egli t'ha promesso.
6 Quando il Signore, tuo Dio, ti benedirà come ti ha promesso, tu farai prestiti a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno.
6 Tu presterai danari ad usura a tutte l'altre genti (fuori di te); e tu non piglierai da alcuno pre stanza. Tu signoreggerai a molte (genti e) nazioni; e niuna persona avrà signoria sopra di te.
7 Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso,7 E se uno de' tuoi fratelli, i quali abitano (e stanno) dentro dalle porte della tua cittade nella terra la quale Iddio tuo Signore ti dee dare, verrà esso in povertà, guarda che il tuo cuore non stia duro contro a lui, e che tu ritraggi la tua mano da lui (e non gli sovvenghi nelle sue necessitadi).
8 ma gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova.8 Ma fa che apri la mano tua al povero, e dara’gli (in presenza di Dio) quello che tu vederai che egli hae bisogno.
9 Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: “È vicino il settimo anno, l’anno della remissione”; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla: egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te.9 E guarda che niuno malo pensiero (nè mal vagio) ti ritragga, e dica nel cuor tuo: ecco che s'approssima il settimo anno che si dee perdonare e lasciare ogni cosa, e per questo volgi gli occhii tuoi dal povero tuo fratello (non facendo quello che ho detto io di sopra), e non gli vuoi tu prestare quello che ti chiede in prestanza, acciò ch' egli non gridi contro a te, e così ti torni in peccato.
10 Dagli generosamente e, mentre gli doni, il tuo cuore non si rattristi. Proprio per questo, infatti, il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano.10 Ma fa che tu gliele dea, e non fare alcuna cosa maliziosa, quando gli sovvieni ed esso verrae nelle tue mani però ch' hae bisogno, acciò che Iddio tuo Signore ti benedica d'ogni tempo, e in tutte quelle cose che tu porrai la tua mano.
11 Poiché i bisognosi non mancheranno mai nella terra, allora io ti do questo comando e ti dico: “Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra”.
11 Non fia senza poveri la terra che tu abiterai; e però io ti comando che tu apri la mano al tuo fratello (povero, e al) bisognoso e al povero che abita teco nella terra tua (sovverrai a lui nelle sue necessitadi).
12 Se un tuo fratello ebreo o una ebrea si vende a te, ti servirà per sei anni, ma il settimo lo lascerai andare via da te libero.12 E quando a te sarae venduto il tuo fratello ebreo (il quale sia della tua ischiatta, ovvero da schiatta ebrea) o femina o maschio che sia, e avratti servito sei anni, fa che nel settimo anno il lasci andare liberamente.
13 Quando lo lascerai andare via da te libero, non lo rimanderai a mani vuote.13 E colui, il quale tu farai libero, fa che tu guardi ch' egli non si parta da te (senza alcuna cosa o) voto.
14 Gli farai doni dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo torchio. Gli darai ciò di cui il Signore, tuo Dio, ti avrà benedetto.14 Ma fa che tu gli dia del tuo bestiame quanto bisogna per via ch' hae ad andare; e dara'gli quello che batti nell'aia tua (cioè della biada), e del tuo vino il quale pigi nelle tue tine, alle quali Iddio tuo Signore avrà benedetto.
15 Ti ricorderai che sei stato schiavo nella terra d'Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha riscattato; perciò io ti do oggi questo comando.15 Ricorditi che tu servisti (e fosti servo) nella terra d'Egitto, e poi Iddio tuo Signore ti liberoe; e però io ti comando.
16 Ma se egli ti dice: “Non voglio andarmene da te”, perché ama te e la tua casa e sta bene presso di te,16 E se [uno di] questi servi (i quali hai comperati; dopo i sei anni, il settimo anno dica: io non mi voglio partire da te, però ch' egli (ti ama, e) vuole a te bene e alla casa tua (che è santa), però ch' egli sta bene teco;
17 allora prenderai la lesina, gli forerai l’orecchio contro la porta ed egli ti sarà schiavo per sempre. Anche per la tua schiava farai così.17 piglierai una lesina (è uno ferro sottile e acuto) e forera’gli gli orecchii suoi nella porta della casa tua; e poi ti serva sempre mai; e così farai alla tua serva.
18 Non ti sia grave lasciarlo andare libero, perché ti ha servito sei anni e un mercenario ti sarebbe costato il doppio; così il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni cosa che farai.
18 Non volgere gli occhii tuoi da loro, quando gli lascerai andare liberi (che si partiranno da te che ti mostri turbato); imperciò che secondo quello (che dee fare il servo e quello) che tu daresti ad un altro per (prezzo e per) mercede in sei anni t'ha servito; acciò che Iddio, tuo Signore, ti benedica in tutte le operazioni e fatti tuoi.
19 Consacrerai al Signore, tuo Dio, ogni primogenito maschio che ti nascerà nel tuo bestiame grosso e minuto. Non metterai al lavoro il primo parto del tuo bestiame grosso e non toserai il primo parto del tuo bestiame minuto.19 E tutti quanti gli animali primigeniti i quali nascono nelli tuoi armenti, e delle pecore tue tutti quelli che saranno maschii, santificherai (e offerirai) a Dio tuo Signore. E guarda che non faccia (arare, nè) operare alcuna cosa, il primogenito che nasce al bue; e non tonderai i primigeniti (ciò sono agnelli) che nascono delle pecore.
20 Li mangerai ogni anno con la tua famiglia, davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo che il Signore avrà scelto.20 (Dinanzi e) in presenza di Dio, tuo Signore, li mangerai ogni anno, tu e la tua famiglia, in quello luogo il quale eleggerà Iddio tuo Signore.
21 Se l’animale ha qualche difetto, se è zoppo o cieco o ha qualunque altro grave difetto, non lo sacrificherai al Signore, tuo Dio.21 E se egli averà macchia alcuna (cioè che sia di diversi colori) ovvero flancato o cieco, ovvero in alcuna parte sozzo e debole, non lo sacrificherai (e non lo offererai) a Dio tuo Signore.
22 Lo mangerai entro le tue porte: l’impuro e il puro possono mangiarne senza distinzione, come si mangia la gazzella e il cervo.22 Ma dentro dalle porte della tua cittade sì lo mangerai: così quello che è mondo, come quello che è immondo, così gli mangeranno, come lo ca priolo e il cervio.
23 Solo non ne mangerai il sangue. Lo spargerai per terra come l’acqua.23 Questo solamente osserverai (e farai, cioè) che tu non mangerai il loro sangue; ma gittalo in terra, siccome fosse acqua.