Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 46


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Valoroso in guerra fu Giosuè, figlio di Nun,
successore di Mosè nell’ufficio profetico;
secondo il suo nome,
egli fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare l’eredità a Israele.
1 (Iesù) forte in battaglia Iesù Nave, successore di Moisè nelli profeti, quale fu grande secondo il nome suo,
2 Com’era glorioso quando alzava le sue braccia
e brandiva la spada contro le città!
2 grandissimo nella salute delli eletti di Dio, a combattere contro alli nimici che si levavano acciò ch' elli conseguisse la ereditade d'Israel.
3 Chi prima di lui era stato così saldo?
Egli guidava le guerre del Signore.
3 Come grande gloria acquistoe, levando le sue mani in alto, e menando le spade incontro alle cittadi!
4 Al suo comando non si arrestò forse il sole
e un giorno divenne lungo come due?
4 Chi fu dinanzi da lui, che facesse tanta resistenza alli nimici? Però che Iddio percosse li nimici.
5 Egli invocò l’Altissimo, il Sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore grande
con una grandinata di pietre poderose.
5 Or non fue impedito il sole nella iracundia di colui, e uno die fu fatto grande quasi due dì?
6 Egli piombò sulla nazione nemica
e nella discesa distrusse gli avversari,
perché le nazioni conoscessero tutte le sue armi
e che la loro guerra era contro il Signore.
Egli infatti marciò dietro al Sovrano
6 Elli invocoe l' Altissimo potente, combattendo nimici da ogni parte; e il grande e santo Dio esaudì lui nelli sassi della gragnuola di molto forte virtù.
7 e nei giorni di Mosè compì un’opera di misericordia:
egli e Caleb, figlio di Iefunnè,
opponendosi all’assemblea,
impedendo che il popolo peccasse
e calmando le maligne mormorazioni.
7 Elli assali la gente nemica, e nella scesa uccise li avversarii,
8 Solo loro due furono salvati
fra i seicentomila fanti,
per far entrare il popolo nell’eredità,
nella terra in cui scorrono latte e miele.
8 acciò che le genti conoscano la potenza sua, e che non è lieve cosa combattere contro a Dio. E seguitò dietro alle spalle delli potenti.
9 Il Signore concesse a Caleb una forza
che l’assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese;
così la sua discendenza possedette l’eredità,
9 Nelli di di Moisè misericordia fece elli (Iesu Nave) e Caleb, figliuolo di Iefone, di stare contro alli nimici, e di divietare la gente dalli peccati, e restrignere il mormorare della malizia.
10 affinché tutti i figli d’Israele sapessero
che è bene seguire il Signore.
10 E questi due sono liberati dal pericolo e dal numero di secento migliaia di pedoni (che uscirono di Egitto); solo indusse coloro due Iddio nella ereditade e nella terra che mena latte e miele.
11 Ci sono poi i giudici, ciascuno con il suo nome:
di coloro il cui cuore non commise infedeltà
e di quanti non si allontanarono dal Signore,
sia il loro ricordo in benedizione!
11 E diede Iddio a Caleb forza; e la forza sua duroe infino nella vecchiezza, sì ch' elli salie nel luogo molto alto della terra, e il seme suo mantenne la ereditade.
12 Le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba
e il loro nome si rinnovi nei figli,
perché essi sono già glorificati.
12 E videro tutti i figliuoli d' Israel, che buono è a servire il santo Dio.
13 Samuele, amato dal suo Signore,
profeta del Signore, istituì la monarchia
e unse dei prìncipi sul suo popolo.
13 E li giudici ciascuno per suo nome, il cuore de' quali non fu corrotto; li quali non si partirono da Dio,
14 Secondo la legge del Signore governò l’assemblea
e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe.
14 acciò che sia memoria di loro in benedizione, e l'ossa loro gèrminino del luogo suo;
15 Per la sua fedeltà si dimostrò profeta
e per le sue parole fu riconosciuto veggente degno di fede.
15 e la fama loro duri sempre, dimorante (sempre) infino a' figliuoli de' figliuoli, la gloria degli uomini santi.
16 Egli invocò il Signore, il Sovrano,
quando i nemici lo premevano all’intorno,
con l’offerta di un agnello da latte.
16 Samuel, profeta di Dio, amato dallo suo Iddio, rinnovoe lo imperio, e unse li principi nella gente sua.
17 Il Signore tuonò dal cielo
e con grande fragore fece udire la sua voce;
17 Nella legge del Signore giudicò (il popolo e) la radunanza, e vide Iddio di Iacob; e nella fede sua fu approvato profeta.
18 sterminò i capi degli abitanti di Tiro
e tutti i prìncipi dei Filistei.
18 E fu conosciuto nelle parole sue fedele (a Dio), il quale vide Iddio della luce.
19 Prima dell’ora del suo sonno eterno
attestò davanti al Signore e al suo unto:
«Né denari né sandali
ho preso da alcuno»,
e nessuno poté contraddirlo.
19 E invocoe Iddio onnipotente, combattendo li nimici stando dintorno ad ogni parte, nella oblazione dell' agno non corrotto.
20 Ancora dopo che si fu addormentato profetizzò,
predicendo al re la sua fine;
anche dal sepolcro levò la sua voce
per cancellare con una profezia l’iniquità del popolo.
20 E tonoe dal cielo il Signore, con grande suono fece udire la voce sua.
21 E attritoe i principi di Tiro, e tutti li duci de' Filistei.
22 E rendeo (Samuel) testimonianza nel conspetto di Dio e di cristo inanzi il tempo della fine della sua vita e del secolo; non tolse ad alcuno pecunia nè cosa alcuna, e uomo non accusoe lui.
23 E dopo queste dormie, e fece manifesto (dopo la sua morte) al re, e mostrolli il fine della vita sua, ed esaltoe la voce sua di terra nella profezia a guastare la crudeltà della gente.