Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 11


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 La sapienza dell’umile gli farà tenere alta la testa
e lo farà sedere tra i grandi.
1 La sapienza dello umiliato esalterà il capo suo, e farallo sedere nel mezzo de' grandi.
2 Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
2 Non lodare l' uomo secondo la forma sua, e non dispregiar l' uomo secondo l'aspetto suo.
3 L’ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto è il migliore fra le cose dolci.
3 L'ape è picciola nelli volanti, e il frutto suo hae il principato delle dolcezze.
4 Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
perché stupende sono le opere del Signore,
eppure esse sono nascoste agli uomini.
4 Mai non ti gloriare nelle vestimenta, e non te ne esaltare nel dì dello onore tuo; però che maravigliose sono l'opere dello Altissimo, e gloriose e occulte sono tutte le sue opere.
5 Molti sovrani sedettero sulla polvere,
mentre uno sconosciuto cinse il loro diadema.
5 Molti tiranni sederono in sedia regale, e tale di cui non si pensò portò corona.
6 Molti potenti furono grandemente disonorati
e uomini illustri furono consegnati al potere altrui.
6 Molti potenti furono fortemente oppremuti; e li famosi furono dati in mano ad altrui.
7 Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e poi condanna.
7 Prima che tu domandi, non vituperare alcuno; e quando averai addomandato, riprendi giustamente.
8 Non rispondere prima di aver ascoltato,
e non interrompere il discorso di un altro.
8 Non rispondere parola, prima che tu oda; in mezzo delli antichi non parlare.
9 Per una cosa di cui non hai bisogno, non litigare,
e non immischiarti nella lite dei peccatori.
9 Non contendere di quella cosa che non ti grava; e non istare nel piato delli peccanti.
10 Figlio, le tue attività non riguardino troppe cose:
se le moltiplichi, non sarai esente da colpa;
se insegui una cosa, non l’afferrerai,
e anche se fuggi, non ti metterai in salvo.
10 Figliuol mio, le opere [tue] non sieno in molti atti; per che tu sia ricco, non sarai sanza peccato. Se tu seguiterai molti, non piglierai; e se tu fuggirai, non scamperai.
11 C’è chi fatica, si affanna e si stanca,
eppure resta sempre più indietro.
11 Egli è uomo che lavora e studiasi, ed è rammaricoso e crudele, e tanto maggiormente non abbonderae.
12 C’è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di forza e ricco di miseria,
ma gli occhi del Signore lo guardano con benevolenza,
lo sollevano dalla sua povertà
12 E sì è un altro uomo languido, e che ha bisogno d' essere ricomperato, molto mancante in forza, e abbondante in povertade.
13 e gli fanno alzare la testa,
sì che molti ne restano stupiti.
13 E l'occhio di Dio guatoe colui in bene, e dirizzoe lui della umilitade sua, e levoe il capo suo (della tribulazione); in colui molti si sono maravigliati, e onorarono Iddio.
14 Bene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza provengono dal Signore.
14 Li beni, li mali, la vita, la morte, la povertade la onestade sono da Dio.
15 Sapienza, scienza e conoscenza della legge vengono dal Signore;
l’amore e la pratica delle opere buone provengono da lui.
15 Sapienza e disciplina e scienza della legge sono appo Iddio; la dilezione e le vie de' buoni sono appo lui.
16 Errore e tenebre sono creati per i peccatori;
quanti si vantano del male, il male li accompagna nella vecchiaia.
16 L'errore e le tenebre sono concreate a'peccatori; coloro che si esaltano nelli mali, invecchiano in quelli.
17 Il dono del Signore è assicurato ai suoi fedeli
e la sua benevolenza li guida sempre sulla retta via.
17 Il dono di Dio sta fermo alli giusti, e le utilitadi di colui averanno prosperitade in eterno.
18 C’è chi diventa ricco perché sempre attento a risparmiare,
ed ecco la parte della sua ricompensa:
18 Egli è chi arricchisce, temperatamente operando; e questa è la parte del merito suo,
19 mentre dice: «Ho trovato riposo,
ora mi ciberò dei miei beni»,
non sa quanto tempo ancora trascorrerà:
lascerà tutto ad altri e morirà.
19 ch' elli dice: apparecchia'mi, e io mangeroe ora de' beni miei solo.
20 Persevera nel tuo impegno e dèdicati a esso,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
20 E non sa che il tempo passa, e la morte s' approssima, e ch' egli lascerae tutte le cose agli altri, e morrae.
21 Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e sii costante nella tua fatica,
perché è facile agli occhi del Signore
arricchire un povero all’improvviso.
21 Sta nel testamento tuo, e in quello favella (con noi), e nell' opera de' tuoi comandamenti invecchia.
22 La benedizione del Signore è la ricompensa del giusto;
all’improvviso fiorirà la sua speranza.
22 Non dimorare nell' opera de' peccatori; ma confidati in Dio, e sta nel luogo tuo.
23 Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d’ora innanzi?».
23 Lieve è nel conspetto di Dio sùbito arricchire il povero.
24 Non dire: «Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?».
24 La benedizione di Dio (sùbito) s' affretta a venire nel merito del giusto, e il provvedimento d'essa fruttifica in veloce onore.
25 Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura
e nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
25 Non dire: di che ho io bisogno? e che arò io dopo questa vita?
26 È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all’uomo secondo la sua condotta.
26 Non dire: io son sufficiente a me stesso; e (avendo tanti beni) che mal mi puote avvenire?
27 L’infelicità di un’ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
27 Nel dì de' beni non ti dimenticare de' mali, e nel dì de' mali non ti dimenticar de' beni.
28 Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo sarà conosciuto nei suoi figli.
28 Però che lieve cosa è dinanzi da Dio, nel die della morte, meritare ciascuno secondo le sue vie.
29 Non portare in casa tua qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie dell’imbroglione.
29 La afflizione sùbita fa dimenticare (l'onore e) li desideri carnali; e nella fine dell' uomo fia il palesamento delle sue opere.
30 Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
30 Anzi la morte non lodare alcuno uomo; però che l'uomo si conosce ne' suoi figliuoli.
31 Cambiando il bene in male egli tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori.
31 Non menare ogni uomo in casa tua; per che molte sono le insidie del fraudolente.
32 Da una scintilla il fuoco si espande nei carboni,
così il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
32 Sì come li luoghi vicini del cuore delle pregne spirano e gettano fuori, e sì come la pernice s' induce nella gabbia, e sì come la cervia s' induce nel lacciuolo; così il cuore de' superbi, e così il ragguardatore vedendo il cadimento del prossimo suo.
33 Guàrdati dal malvagio, perché egli prepara il male:
che non disonori per sempre anche te!
33 Però che convertendo le cose buone in cattive, insidia e pone macula nelli eletti.
34 Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.
34 Da una favilla s' accresce il fuoco, e da uno malizioso s'accresce il sangue; l'uomo peccatore agguata il sangue.
35 Guàrdati dal pestilenzioso, però ch' elli fabbrica il male; guàrdati da lui, acciò ch' elli non induca sopra te ischernimento in perpetuo.
36 Caccia lo straniero; e se tu non lo cacci, elli ti sovvertirae nelli ravvolgimenti suoi, e faratti smarrire nelle proprie vie.