Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Giobbe 9


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BIBBIA CEI 2008DIODATI
1 Giobbe prese a dire:
1 E GIOBBE rispose e disse:
2 «In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?
2 Veramente io so ch’egli è così; E come si giustificherebbe l’uomo appo Iddio?
3 Se uno volesse disputare con lui,
non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille.
3 Se Iddio vuol litigar con lui, Egli non gli potrà rispondere d’infra mille articoli ad un solo.
4 Egli è saggio di mente, potente di forza:
chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?
4 Egli è savio di cuore, e potente di forza; Chi si è mai indurato contro a lui, ed è prosperato?
5 Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno,
nella sua ira egli le sconvolge.
5 Contro a lui, che spianta i monti, Senza che si possa sapere come egli li abbia rivolti sottosopra nella sua ira;
6 Scuote la terra dal suo posto
e le sue colonne tremano.
6 Che crolla la terra, e la smuove dal luogo suo; E da cui le colonne di essa sono scosse;
7 Comanda al sole ed esso non sorge
e mette sotto sigillo le stelle.
7 Che parla al sole, ed esso non si leva; Che tiene suggellate le stelle;
8 Lui solo dispiega i cieli
e cammina sulle onde del mare.
8 Che distende tutto solo i cieli, E calca le sommità del mare;
9 Crea l’Orsa e l’Orione,
le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe.
9 Che ha fatto i segni del Carro, dell’Orione, delle Gallinelle, E quelli che sono in fondo all’Austro;
10 Fa cose tanto grandi che non si possono indagare,
meraviglie che non si possono contare.
10 Che fa cose tanto grandi, che non si possono investigare; E tante cose maravigliose che non si possono annoverare.
11 Se mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non mi accorgo.
11 Ecco, egli passerà davanti a me, ed io nol vedrò; Ripasserà, ed io non lo scorgerò.
12 Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: “Cosa fai?”.
12 Ecco, egli rapirà, e chi gli farà far restituzione? Chi gli dirà: Che fai?
13 Dio non ritira la sua collera:
sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab.
13 Iddio non raffrena l’ira sua; Sotto lui sono atterrati i bravi campioni
14 Tanto meno potrei rispondergli io,
scegliendo le parole da dirgli;
14 Quanto meno gli risponderei io, Ed userei parole scelte contro a lui?
15 io, anche se avessi ragione, non potrei rispondergli,
al mio giudice dovrei domandare pietà.
15 Io, che quantunque fossi giusto, non risponderei, Anzi chiederei grazia al mio Giudice.
16 Se lo chiamassi e mi rispondesse,
non credo che darebbe ascolto alla mia voce.
16 Se io grido, ed egli mi risponde, Pur non potrò credere ch’egli abbia ascoltata la mia voce;
17 Egli con una tempesta mi schiaccia,
moltiplica le mie piaghe senza ragione,
17 Conciossiachè egli mi abbia conquiso con un turbo, E mi abbia date di molte battiture senza cagione.
18 non mi lascia riprendere il fiato,
anzi mi sazia di amarezze.
18 Egli non mi permette pur di respirare; Perciocchè egli mi sazia di amaritudini.
19 Se si tratta di forza, è lui il potente;
se di giustizia, chi potrà citarlo in giudizio?
19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; Se di giudicio, chi mi citerà?
20 Se avessi ragione, la mia bocca mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli mi dichiarerebbe colpevole.
20 Benchè io sia giusto, la mia bocca mi condannerà; Quantunque io sia intiero, ella mi dichiarerà perverso.
21 Benché innocente, non mi curo di me stesso,
detesto la mia vita!
21 Benchè io sia intiero, io non riconoscerò me stesso; Io avrò a sdegno la vita mia
22 Per questo io dico che è la stessa cosa:
egli fa perire l’innocente e il reo!
22 Egli è tutt’uno; perciò ho detto: Egli distrugge ugualmente l’uomo intiero e l’empio.
23 Se un flagello uccide all’improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
23 Se è un flagello, egli uccide in un momento; Ma egli si beffa della prova degl’innocenti.
24 La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei giudici;
chi, se non lui, può fare questo?
24 La terra è data in mano all’empio, Il qual copre la faccia de’ giudici di essa. Ora, se Iddio non fa questo, chi è egli dunque?
25 I miei giorni passano più veloci d’un corriere,
fuggono senza godere alcun bene,
25 Ma i miei giorni sono stati più leggieri che un corriero; Son fuggiti via, non hanno goduto il bene;
26 volano come barche di papiro,
come aquila che piomba sulla preda.
26 Son trascorsi come saette, Come un’aquila che vola frettolosa al pasto.
27 Se dico: “Voglio dimenticare il mio gemito,
cambiare il mio volto e rasserenarmi”,
27 Se io dico: Io dimenticherò il mio lamento, Io lascerò il mio cruccio, e mi rinforzerò;
28 mi spavento per tutti i miei dolori;
so bene che non mi dichiarerai innocente.
28 Io sono spaventato di tutti i miei tormenti, Io so che tu non mi reputerai innocente.
29 Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
29 Io sarò reo; Perchè adunque mi affaticherei in vano?
30 Anche se mi lavassi con la neve
e pulissi con la soda le mie mani,
30 Quando io mi fossi lavato con acque di neve, E nettatomi le mani col sapone;
31 allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
31 Allora pure tu mi tufferesti in una fossa, E i miei vestimenti mi avrebbero in abbominio.
32 Poiché non è uomo come me, al quale io possa replicare:
“Presentiamoci alla pari in giudizio”.
32 Perciocchè egli non è un uomo, come son io, perchè io gli risponda, E perchè noi veniamo insieme a giudicio.
33 Non c’è fra noi due un arbitro
che ponga la mano su di noi.
33 Ei non v’è niuno che possa dar sentenza fra noi, Che possa metter la mano sopra amendue noi.
34 Allontani da me la sua verga,
che non mi spaventi il suo terrore:
34 Ma rimuova egli pur la sua verga d’addosso a me, E non mi conturbi il suo spavento.
35 allora parlerei senza aver paura di lui;
poiché così non è, mi ritrovo con me solo.
35 Allora io parlerò, e non avrò paura di lui; Perciocchè in questo stato io non sono in me stesso