Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Neemia 8


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele.1 E venne il mese settimo (della festività della Scenofegia, cioè la festa de' tabernacoli sotto Esdra e Neemia); e i figliuoli d' Israel erano nelle sue cittadi. E congregossi tutto il popolo, quasi come fosse uno uomo, alla piazza (cioè di una volontà) la qual è dinanzi alla porta dell' acque; e dissero ad Esdra scrivano, che portasse il libro della legge di Moisè, la quale comandò il Signore a Israel.
2 Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
2 Portò dunque Esdra sacerdote la legge dinanzi la moltitudine degli uomini e delle donne, e di tutti che poteano intendere, nel primo dì del mese settimo.
3 Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge.3 E lesse in quello apertamente nella piazza la qual era dinanzi alla porta dell' acque, dalla mattina persino al mezzodì, nel cospetto degli uomini e delle donne e de' savii; e le orecchie di tutto il popolo erano dirizzate al libro.
4 Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza, e accanto a lui stavano a destra Mattitia, Sema, Anaià, Uria, Chelkia e Maasia, e a sinistra Pedaià, Misaele, Malchia, Casum, Casbaddana, Zaccaria e Mesullàm.
4 E istette Esdra scrivano sopra una sedia di legno, la qual egli avea fatta fare per parlare; stettero appo lui Matatia e Semeia e Ania e Uria [ed Elcia] e Maasia alla sua mano destra; e alla sinistra Fadaia, Misael e Melchia e Asum e Asbadana e Zacaria e Mosollam.
5 Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi.5 E aprì Esdra il libro dinanzi a tutto il popolo; e soprastava a tutto il popolo; e dopo ch' egli ebbe aperto il libro, stette cheto tutto il popolo.
6 Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.6 E benedisse Esdra al Signore Iddio (con) grande (voce); e rispose il popolo: Amen, Amen, levando le mani sue; e piegoronsi tutti, e adororono Iddio chinati in terra.
7 Giosuè, Banì, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maasia, Kelità, Azaria, Iozabàd, Canan, Pelaià e i leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi.
7 E dopo questo Iosue e Bani e Serebia, Iamin, Accub, Septai, Odia, Maasia, Celita, Azaria, Iozabed, Anan, Falaia, Leviti, facevano segno al popolo che stesse cheto a udire la legge; e il popolo stava nel luogo suo.
8 Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.8 E leggerono nel libro della legge di Dio distinta e apertamente, sì che si potesse intendere; e tutti intesero quanto si leggea.
9 Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.9 E disse Neemia; esso è Atersata; ed Esdra sacerdote e scrivano, e i Leviti, i quali esponevano la legge a tutto il popolo: oggi è lo [dì] santificato al nostro Signore Iddio; non istate mesti e non piagnete. Però che tutto il popolo piagnea, udendo le parole della legge.
10 Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».10 E disse a loro: andate, e manucate di quelle cose grasse (che avete preparate), bevete del vino dolce, e mandatene parte a quegli che [non] si han preparato; però che oggi è di santo del Signore, e non vi contristate; lo gaudio del Signore è la fortezza nostra.
11 I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!».11 E i Leviti faceano segno al popolo, dicendo: state cheti, però che oggi è di santo, e non vi dolete.
12 Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.
12 Andossene allora tutto il popolo a manucare e bere, e mandorono a chi non s' avea preparato, e a far grande festa; però che aveano inteso le parole le quali (Esdra li) avea manifestato.
13 Il secondo giorno i capi di casato di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso lo scriba Esdra per esaminare le parole della legge.13 E nel secondo di congregoronsi li principi delle famiglie di tutto il popolo, sacerdoti e leviti; e vennero ad Esdra cancelliere, acciò che declarasse loro le parole della legge.
14 Trovarono scritto nella legge data dal Signore per mezzo di Mosè che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese14 E trovorono scritto nella legge, lo Signore aver comandato a Moisè, che i figliuoli d' Israel nel di solenne del mese settimo abitassero ne' tabernacoli;
15 e dovevano proclamare e far passare questa voce in tutte le loro città e a Gerusalemme: «Uscite verso la montagna e portate rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palme e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto».15 e che si dovesse predicare e manifestare per tutte le sue cittadi, e Ierusalem, dicendo: uscite fuori ne' monti, e portate li rami di olivo, e li rami de' legni bellissimi, li rami del mirto e li rami delle palme e li rami de' legni de' boschi, acciò che faccino i loro tabernacoli, come è scritto.
16 Allora il popolo uscì, portò l’occorrente e si fecero capanne, ciascuno sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Èfraim.16 E uscì fuori tutto il popolo, e portoro. E fecero tabernacoli, ciascuno nel coperto suo, e nelli portici suoi, e nelli portici del tempio di Dio, e nella piazza della porta dell' acque, e nella piazza della porta di Efraim.
17 Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè, figlio di Nun, gli Israeliti non avevano fatto così fino a quel giorno. Vi fu gioia molto grande.17 Fece dunque tutta la congregazione di coloro, che erano tornati di prigione, li tabernacoli, e abitarono nelli tabernacoli; non aveano fatto i figliuoli d' Israel, dalli dì di Iosuè figliuolo di Nun, tal solennità insino a quello dì; e fu una letizia molto grande.
18 Si lesse il libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo giorno fino all’ultimo giorno. Fecero festa per sette giorni e all’ottavo giorno si tenne una solenne assemblea, com’è prescritto.18 E lesse nel libro della legge di Dio ogni dì, dal primo dì persino all' ultimo; e fecero questa solennità per VII dì, e nell' ottavo di fa tolta l'offerta secondo la consuetudine.