Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Deuteronomio 9


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Ascolta, Israele! Oggi tu attraverserai il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo,1 Odi, Israel: tu passerai oggi il (fiume) Giordano, acciò che tu possegghi tutte quelle nazioni (e genti) grandi e più forti di te, cittadi grandissime e mu rate insino al cielo,
2 di un popolo grande e alto di statura, dei figli degli Anakiti che tu conosci e dei quali hai sentito dire: Chi mai può resistere ai figli di Anak?2 il popolo grande e alto, figliuoli di giganti, i quali tu hai veduto e udisti (nominare), ai quali persona niuna puote contrastare (nè innanzi apparere).
3 Sappi dunque oggi che il Signore tuo Dio passerà davanti a te come fuoco divoratore, li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in fretta, come il Signore ti ha detto.3 Adunque saprai oggi, che Iddio, tuo Signore, egli andarà innanzi a te, come fuoco che divora e consuma, il quale loro atterri e ispenga e uccida dinanzi alla faccia tua tostamente, com ' egli ti parloe (e promise).
4 Quando il Signore tuo Dio li avrà scacciati dinanzi a te, non pensare: A causa della mia giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questo paese; mentre per la malvagità di queste nazioni il Signore le scaccia dinanzi a te.4 Nè non dire poi nel cuore tuo, quando Iddio, tuo Signore, avrà (morti e) ispenti costoro dinnanzi a te: per la mia giustizia (cioè per ch' io sono giusto) Iddio m'ha menato e messo in questa terra, acciò ch' io la possedessi; conciosiacosa che queste (genti e) nacioni siano ispente (e morte) per le loro iniquitadi.
5 No, tu non entri in possesso del loro paese a causa della tua giustizia, né a causa della rettitudine del tuo cuore; ma il Signore tuo Dio scaccia quelle nazioni dinanzi a te per la loro malvagità e per mantenere la parola che il Signore ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe.5 Imperciò [che] io ti dico che nè per le tue giu stizie, nè per la (tua bontade ed) equitade del tuo cuore entrerai acciò che possegghi le loro terre: ma per chè quelle feceno cose empie (e malvagie), entrando tu, elle furono (morte e) spente; e ancora acciò che Iddio compisse la sua parola, e quello ch' avea (detto e ch' avea) promesso per giuramento a' tuoi padri Abraam, Isaac e lacob.
6 Sappi dunque che non a causa della tua giustizia il Signore tuo Dio ti dà il possesso di questo fertile paese; anzi tu sei un popolo di dura cervice.
6 Sappi adunque (e conosci), che non per le tue giustizie Iddio, tuo Signore, dato t'abbia (perciò) questa ottima terra in possessione, conciosiacosa che tu sie popolo di duro capo.
7 Ricordati, non dimenticare, come hai provocato all'ira il Signore tuo Dio nel deserto. Da quando usciste dal paese d'Egitto fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore.7 Ricordati, e fae che non t'esca di mente, come tu concitasti Iddio tuo Signore ad ira nel de serto. Da quel dì che uscisti d'Egitto, insino a questo luogo, sempremai contro a Dio tuo Signore tu con tendesti.
8 Anche sull'Oreb provocaste all'ira il Signore; il Signore si adirò contro di voi fino a volere la vostra distruzione.8 Onde in Oreb tu il (concitasti e) provocasti; onde adirato egli ti volse spegnere (e uccidere),
9 Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole dell'alleanza che il Signore aveva stabilita con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua;9 quando io salii in sul monte per pigliare due tavole di pietra, cioè le tavole del patto che avea fatto Iddio con voi; (e stetti) e perseverai nel monte suso, quaranta dì e quaranta notti, non manicando pane e non bevendo acqua.
10 il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea.10 E Iddio sì mi diede due tavole di pietra, le quali erano iscritte (colla mano e) col dito di Dio, nelle quali si contenevano tutte le parole, le quali vi (disse e) parlò nel monte di mezzo del fuoco, quando tutto il popolo si raunò.
11 Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza.11 E passati i quaranta dì, e altrettante notti, Iddio mi diede due tavole del patto tra voi e lui.
12 Poi il Signore mi disse: Scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dall'Egitto, si è traviato; presto si sono allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso.12 E sì mi disse: lièvati suso (e partiti quinci) e tosto va giuso; imperciò che il popolo tuo, il quale trasti d'Egitto, hanno tostamente abbandonata la via la quale tu mostrasti (e insegnasti) loro, e han nosi fatto e gonfiato uno vitello per Iddio.
13 Il Signore mi aggiunse: Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di dura cervice;13 E ancora mi disse Iddio: io cheveggo questo popolo si è di duro capo;
14 lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e farò di te una nazione più potente e più grande di loro.14 lasciami fare, acciò ch' io l'atterri (e uccida) e spenga il suo nome di sotto dal cielo; e sì te porroe sopra gente la quale è maggiore e più forte di questa.
15 Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mani le due tavole dell'alleanza.15 E allora, vegnendo io e discendendo del monte ardente, e tenendo due tavole del patto (tra voi e Iddio) in mano,
16 Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore vostro Dio; vi eravate fatto un vitello di metallo fuso; avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva imposta.16 e vedessi che voi avevate (offeso e) peccato dinanzi a Dio vostro Signore, e avevatevi fatto uno vitello gonfiato al fuoco per vostro Iddio, ed eratevi partiti, e avevate abbandonata tostamente la via sua, la quale io aveva mostrata,
17 Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi.17 gettai le tavole delle mie mani a terra, e sì le ruppi (e ispezzai dinanzi a voi e) in vostra presenza.
18 Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo.18 E si mi gittai in terra dinanzi a Dio, sicco me io aveva fatto in prima, quadraginta di e quadraginta notti, non mangiando pane nè bevendo acqua. (E questo feci) per tutti i vostri peccati, i quali faceste contro a Dio vostro Signore, e provocastelo ad ira.
19 Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta.19 E io ebbi paura dell' ira e indignazione sua, per la quale concitato contro di voi sì vi volse (uccidere e) ispegnere (di terra); e Iddio si esaudì il prego mio (e la mia orazione, la quale io feci per voi) ancora quest'altra volta.
20 Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aronne.20 Ancora, contro ad Aaron fortemente turbato, volselo gittare a terra e uccidere; e per lui simi gliantemente pregai (e orai).
21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.
21 E il vostro peccato, il quale voi avevate fatto, io il presi, cioè il vitello; e sì lo arsi, e rom pendolo (inanzi) in pezzi, e al tutto facendolo tornare in polvere, sì lo gittai nel torrente (dell' acqua) il quale iscendeva giù del monte.
22 Anche a Tabera, a Massa e a Kibrot-Taava, voi provocaste il Signore.22 Nello incendio e nella tentazione e ne' se polcri della concupiscenza (vostra) voi provocaste (e concitaste) Iddio contro a voi (cioè tre volte).
23 Quando il Signore volle farvi partire da Kades-Barnea dicendo: Entrate e prendete in possesso il paese che vi dò, voi vi ribellaste all'ordine del Signore vostro Dio, non aveste fede in lui e non obbediste alla sua voce.23 E quando egli vi mandò di Cadesbarne, e disse: salite (e andate) e possedete la terra la quale io vi diedi, allora dispregiaste il comandamento di Dio, vostro Signore, e non gli credeste, nè non vo leste udire la voce sua.
24 Siete stati ribelli al Signore da quando vi ho conosciuto.
24 Ma sempre foste ribelli insino al die ch' io vi cominciai a conoscere.
25 Io stetti prostrato davanti al Signore, quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché il Signore aveva minacciato di distruggervi.25 E io giacqui in terra dinanzi a Dio, quaranta dì e quaranta notti; ne' quali (dì quaranta e quaranta notti) io pregai Iddio piatosamente, che egli non vi spegnesse (nè uccidesse) siccome egli avea minacciato.
26 Pregai il Signore e dissi: Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai riscattato nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con mano potente.
26 E orando dissi: Signore Iddio, io ti priego che tu non uccida il tuo popolo, nè ispegni la tua ereditade, la quale (comperasti e) iscampasti colla tua (virtù e) grandezza, i quali tu traesti d'Egitto colla tua mano forte.
27 Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo e alla sua malvagità e al suo peccato,27 Ricordati de' tuoi servi Abraam, Isaac e Iacob; e non guardare alla durizia di questo popolo e alla loro empietade e allo loro peccato,
28 perché il paese da dove ci hai fatti uscire non dica: Poiché il Signore non era in grado di introdurli nella terra che aveva loro promessa e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel deserto.28 acciò che non dicano gli abitatori della terra donde gli traesti: Iddio non gli potea mettere nella terra la quale avea loro promessa, e avevali in odio; e imperciò gli menò, acciò che gli uccidesse, nel deserto della solitudine.
29 Al contrario essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall'Egitto con grande potenza e con braccio teso.29 Chi è, che sia come il popolo tuo, e come la tua eredità, la quale traesti (e menasti d'Egitto) colla [tua] gran fortezza e col tuo braccio potente?