Daniele 9
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA MARTINI |
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1 Nell'anno primo di Dario figlio di Serse, della progenie dei Medi, il quale era stato costituito re sopra il regno dei Caldei, | 1 L'anno primo di Dario figliuolo di Assuero della stirpe de' Medi, il quale governò il regno de' Caldei. |
2 nel primo anno del suo regno, io Daniele tentavo di comprendere nei libri il numero degli anni di cui il Signore aveva parlato al profeta Geremia e nei quali si dovevano compiere le desolazioni di Gerusalemme, cioè settant'anni. | 2 Il primo anno del regno di lui, io Daniele considerai ne' libri il numero degli anni, di cui parlò il Signore a Geremia profeta, che dovean essere settanta anni completi della desolazione di Gerusalemme, |
3 Mi rivolsi al Signore Dio per pregarlo e supplicarlo con il digiuno, veste di sacco e cenere | 3 E rivolsi la mia faccia al Signore Dio mio per pregarlo, e supplicarlo ne' digiuni, nel cilizio, e nella cenere; |
4 e feci la mia preghiera e la mia confessione al Signore mio Dio: "Signore Dio, grande e tremendo, che osservi l'alleanza e la benevolenza verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, | 4 E feci orazione al Signore Dio mio, e a lui diedi laude, e dissi: Invoco te, Signore, Dio grande, e terribile, che mantieni il patto, e la misericordia con que', che ti amano, e osservano i tuoi comandamenti: |
5 abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! | 5 Noi abbiam peccato, abbiam commessa l'iniquità, abbiamo operato empiamente, e ci siamo tirati indietro, e siamo usciti della strada de' tuoi comandamenti, e de tuoi giudizj: |
6 Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. | 6 Non abbiamo ubbidito a' tuoi servi, i profeti, i quali in nome tuo parlarono a nostri regi, e a' nostri principi, e a' padri nostri, e a tutto il popolo della terra. |
7 A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancor oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i misfatti che hanno commesso contro di te. | 7 A te, o Signore, la giustizia, ma a noi il rossore del volto, come avvien ora agli uomini di Giuda, e agli abitatori di Gerusalemme, ed a tutto Israele, a que' che sono dappresso, e a que' che sono lontani in tutti i luoghi, dove tu gli hai dispersi pelle loro colpe, colle quali han peccato contro di te: |
8 Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; | 8 A noi, Signore, il rossore del volto a nostri regi, a' nostri principi, e a padri nostri, i quali peccarono; |
9 al Signore Dio nostro la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, | 9 Ma a te, Signore Dio nostro, misericordia, e propiziazione; perchè noi ci ritirammo da te, |
10 non abbiamo ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito quelle leggi che egli ci aveva date per mezzo dei suoi servi, i profeti. | 10 E non abbiamo ascoltata la voce del Signore Dio nostro, per camminare nella sua legge data a noi da' servi di lui, i Profeti. |
11 Tutto Israele ha trasgredito la tua legge, s'è allontanato per non ascoltare la tua voce; così si è riversata su di noi l'esecrazione scritta nella legge di Mosè, servo di Dio, perché abbiamo peccato contro di lui. | 11 E tutto quanto Israele è stato prevaricatore della tua legge, e si è sviato per non udir la tua voce, ed è piovuta sopra di noi la maledizione, e l'anatema, che sta scritto nel libro di Mosè servo di Dio, perchè noi abbiam peccato contro di lui. |
12 Egli ha messo in atto quelle parole che aveva pronunziate contro di noi e i nostri governanti, mandando su di noi un male così grande quale mai, sotto il cielo, era venuto a Gerusalemme. | 12 Ed egli ha adempiuta la parola pronunziata da lui sopra di noi, e sopra i principi nostri, che ci reggevano, mandando sopra di noi un male grande, qual mai non fu sotto il cielo, e quale è avvenuto a Gerusalemme; |
13 Tutto questo male è venuto su di noi, proprio come sta scritto nella legge di Mosè. Tuttavia noi non abbiamo supplicato il Signore Dio nostro, convertendoci dalle nostre iniquità e seguendo la tua verità. | 13 Secondo che era scritto nella legge di Mosè, tutto questo male è venuto sopra di noi: e noi non siamo ricorsi a te, o Signore Dio nostro, per ritrarci dalle nostre iniquità, e meditare la tua verità. |
14 Il Signore ha vegliato sopra questo male, l'ha mandato su di noi, poiché il Signore Dio nostro è giusto in tutte le cose che fa, mentre noi non abbiamo ascoltato la sua voce. | 14 E il Signore fu vigilante al gastigo, e lo fé cadere sopra di noi: giusto il Signore Dio nostro in tutte le opere, ch'egli ha fatte: perocché noi non ascoltammo la sua voce. |
15 Signore Dio nostro, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte e ti sei fatto un nome, come è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito da empi. | 15 E ora, Signore Dio nostro, che traesti il tuo popolo dall'Egitto con mano forte, e facesti a te un nome, qual tu l'hai adesso, noi abbiam peccato, abbiam commessa l'iniquità. |
16 Signore, secondo la tua misericordia, si plachi la tua ira e il tuo sdegno verso Gerusalemme, tua città, verso il tuo monte santo, poiché per i nostri peccati e per l'iniquità dei nostri padri Gerusalemme e il tuo popolo sono oggetto di vituperio presso quanti ci stanno intorno. | 16 Signore, per tutta la tua giustizia io ti prego, rimuovi l'ira, e il furor tuo dalla tua città, Gerusalemme, e dal tuo monte santo; imperocché per ragion de' nostri peccati, e pelle iniquità de' padri nostri, Gerusalemme, e il popol tuo sono lo scherno di tutti quegli, che ci stanno all'intorno. |
17 Ora ascolta, Dio nostro, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor tuo, o Signore, fa' risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che è desolato. | 17 Adesso adunque esaudisci, o Dio nostro, l'orazione del tuo servo, e le sue suppliche; e per te medesimo mostra ilare la tua faccia sopra il tuo santuario, che è deserto. |
18 Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te, basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia. | 18 Porgi, Dio mio, il tuo orecchio, ed ascolta, apri gli occhi tuoi, e mira la nostra desolazione, e la citta, che ha avuto nome da te: imperocché sulla fidanza non della nostra giustizia, ma delle molte tue misericordie queste preci umiliamo davanti alla tua faccia, |
19 Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, guarda e agisci senza indugio, per amore di te stesso, mio Dio, poiché il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sul tuo popolo". | 19 Esaudisci, o Signore, placati, o Signore: mira, ed opera; per amor di te stesso, non esser lento, Dio mio, perchè la città, e il popol tuo hanno nome da te. |
20 Mentre io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio popolo Israele e presentavo la supplica al Signore Dio mio per il monte santo del mio Dio, | 20 E mentr' io tuttor parlava, e ora va, e confessava i peccati miei, e i peccati del mio popolo d'Israele, e umiliava le mie preghiere al cospetto del mio Dio a favore del monte santo del mio Dio, |
21 mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera. | 21 Mentr'io tuttora orando parlava, ecco che l'uomo, ch'io a principio avea veduto nella visione, Gabriele, subitamente volando mi toccò nel tempo del sacrifizio della sera, |
22 Egli mi rivolse questo discorso: "Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere. | 22 E m' istruì, e parlommi, e disse Daniele, io son venuto adesso per istruirti, e perchè tu abbi intelligenza. |
23 Fin dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunziartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora sta' attento alla parola e comprendi la visione: | 23 L'ordine fu dato (a me) fin dal cominciamento di tua orazione, ed io sono venuto a dare a te cognizione; perocché tu se' uomo di desideri. Tu adunque bada alle (mie) parole, e com prendi la visione: |
24 Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città per mettere fine all'empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità, portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi. | 24 Sono state fissate settanta settimane pel popol tuo, e per la tua città santa, affinchè la prevaricazione sia tolta, ed abbia fine il peccato, e sia cancellata l'iniquità, e venga la giustizia sempiterna, ed abbia adempimento la visione, e la profezia, e riceva l'unzione il Santo de' santi. |
25 Sappi e intendi bene, da quando uscì la parola sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme fino a un principe consacrato, vi saranno sette settimane. Durante sessantadue settimane saranno restaurati, riedificati piazze e fossati, e ciò in tempi angosciosi. | 25 Sappi adunque, e nota attentamente: Da quando uscirà l'editto per la riedificazione di Gerusalemme fino al Cristo principe vi saranno sette settimane, e sessantadue settimane: e saran di nuovo edificate le piazze, e le muraglie in tempo di angustia. |
26 Dopo sessantadue settimane, un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui; il popolo di un principe che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine sarà un'inondazione e, fino alla fine, guerra e desolazioni decretate. | 26 E dopo sessantadue settimane il Cristo sarà ucciso, e non sarà più suo il popolo, che lo rinnegherà. E la città, e il santuario sarà distrutto da un popolo con un condottiere, che verrà, e la sua fine sarà la devastazione, e dopo che la guerra avrà fine, sarà la desolazione stabilita. |
27 Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore". | 27 Ei confermerà il testamento con molti in una settimana, e alla metà della settimana verran meno le ostie, e sagrifizj, e sarà nel tempio l'abbominazione della desolazione, e la desolazione durerà sino alla consumazione,e sino al fine. |