Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Salmi 5


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1'Al maestro del coro. Per flauti. Salmo. Di Davide.'
2Porgi l'orecchio, Signore, alle mie parole:
intendi il mio lamento.
3Ascolta la voce del mio grido,
o mio re e mio Dio,
perché ti prego, Signore.

4Al mattino ascolta la mia voce;
fin dal mattino t'invoco e sto in attesa.
5Tu non sei un Dio che si compiace del male;
presso di te il malvagio non trova dimora;
6gli stolti non sostengono il tuo sguardo.

Tu detesti chi fa il male,
7fai perire i bugiardi.
Il Signore detesta sanguinari e ingannatori.
8Ma io per la tua grande misericordia
entrerò nella tua casa;
mi prostrerò con timore
nel tuo santo tempio.

9Signore, guidami con giustizia
di fronte ai miei nemici;
spianami davanti il tuo cammino.
10Non c'è sincerità sulla loro bocca,
è pieno di perfidia il loro cuore;
la loro gola è un sepolcro aperto,
la loro lingua è tutta adulazione.
11Condannali, o Dio, soccombano alle loro trame,
per tanti loro delitti disperdili,
perché a te si sono ribellati.
12Gioiscano quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine.
Tu li proteggi e in te si allieteranno
quanti amano il tuo nome.
13Signore, tu benedici il giusto:
come scudo lo copre la tua benevolenza.

Note:

Sal 5,4:Al mattino: momento dei favori divini (Sal 17,15+). - t'invoco: le traduzioni divergono: «io espongo la mia richiesta»; «offro i miei voti»; «preparo la mia offerta».

Sal 5,11:Tali appelli alla vendetta divina contro i nemici di Dio e del fedele ritornano molto spesso nei salmi (cf. per esempio Sal 9,36; Sal 31,18; Sal 54,7; Sal 58,7s; Sal 59,12s; Sal 69,23-29; Sal 79,12; Sal 83,10-19; Sal 104,35; Sal 109,6-20; Sal 125,5; Sal 137,7-9; Sal 139,19-22; Sal 140,10-12). Sotto il regime della retribuzione temporale, quale era ancora quello dell'antica alleanza, essi traducono un bisogno di giustizia, che le smentite dell'esperienza immediata e il progresso della rivelazione affineranno confrontandolo con il mistero della giustizia trascendente di Dio (cf. Gb), attendendo che il NT lo inviti a superarsi nella carità (Mt 5,43-48). Così purificati dal risentimento personale, salmi di vendetta restano l'espressione di questo stesso bisogno di giustizia, di fronte alle potenze del male sempre attive nel mondo.