Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giobbe 9


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Giobbe rispose dicendo:

1 Rispose Iob, e disse:
2 In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?
2 Veramente io so che così fia, e che non è giustificato l'uomo assomigliato a Dio.
3 Se uno volesse disputare con lui,
non gli risponderebbe una volta su mille.
3 S'elli vorrae contendere con lui, non potrae rispondere a lui una cosa delle mille.
4 Saggio di mente, potente per la forza,
chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo?
4 Di savio cuore è, e forte di fortezza; chi resiste a lui, e hae pace?
5 Sposta le montagne e non lo sanno,
egli nella sua ira le sconvolge.
5 Chè trapassa li monti; coloro, chi li ha sovvertiti nel furore suo, non seppono.
6 Scuote la terra dal suo posto
e le sue colonne tremano.
6 Chè commuove la terra del luogo suo, e le colonne sue sono percosse.
7 Comanda al sole ed esso non sorge
e alle stelle pone il suo sigillo.
7 Chè comanda al sole, e non nasce; e le stelle chiude quasi come sotto segnale.
8 Egli da solo stende i cieli
e cammina sulle onde del mare.
8 Chè solo istende i cieli, e va sopra l' onde del mare.
9 Crea l'Orsa e l'Orione,
le Pleiadi e i penetrali del cielo australe.
9 Chè fa (le sette stelle nel polo artico, e) Orion (lo qual è una stella dinanzi a uno segno chiamato) Arturo e Iadas (cioè alcune stelle pluviali) e le cose ascoste dello austro.
10 Fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare.
10 Chè fa le grandi cose e da non comprendere e maravigliose, delle quali non è numero.
11 Ecco, mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non m'accorgo.
11 Se verrà a me, nol vedrò; se se n'andrà, non lo intenderd.
12 Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: "Che fai?".
12 Se repentinamente addomanderà, chi li risponderà? Ovvero chi gli puote dire: perchè hai tu fatto così?
13 Dio non ritira la sua collera:
sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab.
13 Iddio, l'ira del quale non si puote resistere, e sotto lo quale si chinano coloro che portano lo mondo.
14 Tanto meno io potrei rispondergli,
trovare parole da dirgli!
14 Adunque quanto sono io, che risponda a lui, e favelli con lui colle parole mie?
15 Se avessi anche ragione, non risponderei,
al mio giudice dovrei domandare pietà.
15 Che ancora, se io avrò qualche cosa giusta, non risponderò; ma lo mio giudice pregheroe.
16 Se io lo invocassi e mi rispondesse,
non crederei che voglia ascoltare la mia voce.
16 E quando averae esaudito me chiamante, non credo ch' egli abbia esaudita la voce mia.
17 Egli con una tempesta mi schiaccia,
moltiplica le mie piaghe senza ragione,
17 Certo nella tempesta triterà me, e moltiplicherà ancora le ferite mie senza cagione.
18 non mi lascia riprendere il fiato,
anzi mi sazia di amarezze.
18 Non permette che lo spirito mio si riposi, e riempie me d'amaritudine.
19 Se si tratta di forza, è lui che dà il vigore;
se di giustizia, chi potrà citarlo?
19 Se la fortezza è addomandata, robustissimo è; se equità di giudicio, niuno ardisce di dire testimonianza per me.
20 Se avessi ragione, il mio parlare mi
condannerebbe;
se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo.
20 Se io giustificare mi vorrò, la bocca mia condannerà me; se io innocente mi mostrerò, reo mi comproverà.
21 Sono innocente? Non lo so neppure io,
detesto la mia vita!
21 Ancora se semplice io sarò, di questo medesimo non saprà l'anima mia; e rincrescerà a me della vita mia.
22 Per questo io dico: "È la stessa cosa":
egli fa perire l'innocente e il reo!
22 Una cosa è ch' io hoe favellata, e lo innocente e lo malvagio lui consuma.
23 Se un flagello uccide all'improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
23 Se egli tormenta, uccida una volta; e non rida della pena delli innocenti.
24 La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei suoi giudici;
se non lui, chi dunque sarà?
24 La terra è data nelle mani del malvagio, e lo volto de' giudici suoi copre; la quale cosa se quello non è, chi è adunque?
25 I miei giorni passano più veloci d'un corriere,
fuggono senza godere alcun bene,
25 E li di miei più veloci furono che lo corriere; fuggirono, e non viddero lo bene.
26 volano come barche di giunchi,
come aquila che piomba sulla preda.
26 Trapassoro quasi navi le quali portano poma, e sì come l'aquila volante all' esca.
27 Se dico: "Voglio dimenticare il mio gemito,
cambiare il mio volto ed essere lieto",
27 Quando dirò: non così favelleroe, commuto la faccia mia, e di dolore sono tormentato.
28 mi spavento per tutti i miei dolori;
so bene che non mi dichiarerai innocente.
28 Temea tutte le opere mie, sapendo che non perdoneresti a' delinquenti.
29 Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
29 Ora se così malvagio sono, perchè indarno m' affaticai?
30 Anche se mi lavassi con la neve
e pulissi con la soda le mie mani,
30 Se lavato saroe sì come con la neve, e mondissime risplenderanno le mie mani;
31 allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
31 pure nelle brutture intignerai me, e abbomineranno me le vestimenta mie.
32 Poiché non è uomo come me, che io possa
rispondergli:
"Presentiamoci alla pari in giudizio".
32 Nè certo all' uomo, ch' è simile di me, risponderò; nè a colui che meco possa essere udito nello eguale giudicio.
33 Non c'è fra noi due un arbitro
che ponga la mano su noi due.
33 Non è chi l' uno e l'altro possa riprendere, e porre la mano sua in amendue.
34 Allontani da me la sua verga
sì che non mi spaventi il suo terrore:
34 Tolga da me la virga sua, e la paura sua non spaventi me.
35 allora io potrò parlare senza temerlo,
perché così non sono in me stesso.
35 Favelleroe, e non temerò lui; nè non posso temendo rispondere.