Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Giobbe 41


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Ecco, la tua speranza è fallita,
al solo vederlo uno stramazza.
1 Non quasi crudele io lo susciterò: perocché chi può resistere alla mia faccia?
2 Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
2 Chi prima a me diede ond'io debba rendergli? Tutto è mio quanto si trova sotto del cielo.
3 Chi mai lo ha assalito e si è salvato?
Nessuno sotto tutto il cielo.
3 Non avrò riguardo a lui, né all'efficacia delle parole fatte apposta per muovere a compassione.
4 Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
4 Chi scoprirà la superficie della sua veste, e chi entrerà nel mezzo della sua gola?
5 Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle
e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
5 Chi aprirà le porte della sua faccia? Intorno a' suoi denti sta il terrore.
6 Le porte della sua bocca chi mai ha aperto?
Intorno ai suoi denti è il terrore!
6 Il suo corpo è come scudi di bronzo fatti al getto, e costrutto di squamme conteste insieme.
7 Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
7 L'una si unisce all'altra, e non resta tra d'esse veruno spiraglio:
8 l'una con l'altra si toccano,
sì che aria fra di esse non passa:
8 E attaccata l'una all'altra, e si tengono in guisa, che mai saran separate.
9 ognuna aderisce alla vicina,
sono compatte e non possono separarsi.
9 S'egli starnuta getta scintille al fuoco, e gli occhi di lui qual è la luce del mattino.
10 Il suo starnuto irradia luce
e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
10 Dalla bocca di lui escone facelle come tizzoni di fuoco acceso.
11 Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
11 Dalle narici di lui esce fumo, come da bollente caldaia.
12 Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia, che bolle sul fuoco.
12 Il suo fiato accende i carboni, ed escon fiamme dalla sua bocca.
13 Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
13 Nel suo collo sta la fortezza, e innanzi a lui va la fame.
14 Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
14 Le membra del suo corpo sono ben compatte tra di loro; lancerà (Dio) sopra di lui i fulmini, ed egli non passerà ad altro luogo.
15 Le giogaie della sua carne son ben compatte,
sono ben salde su di lui, non si muovono.
15 Il cuore di lui è duro come la pietra, e saldo come l'incudine battuta da martello.
16 Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
16 Quand'egli si alza su ritto, gli Angeli ne prendon paura, e sbigottiti ricorrono alle espiazioni.
17 Quando si alza, si spaventano i forti
e per il terrore restano smarriti.
17 Se uno lo assalisce, né spada, né lancia, né usbergo non son buoni contro di lui:
18 La spada che lo raggiunge non vi si infigge,
né lancia, né freccia né giavellotto;
18 Perocché egli il ferro disprezzerà come paglia, e il bronzo come fracido legno.
19 stima il ferro come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
19 L'uomo valente in arco noi metterà in fuga; paglia secca divengon per lui i sassi de' frombolatori.
20 Non lo mette in fuga la freccia,
in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
20 Stimerà come secca paglia il martello, e della lancia imbrandita si burlerà.
21 Come stoppia stima una mazza
e si fa beffe del vibrare dell'asta.
21 Egli avrà sotto di se i raggi del sole, e si metterà a giacere sopra l'oro come sul fango.
22 Al disotto ha cocci acuti
e striscia come erpice sul molle terreno.
22 Farà bollire come una caldaia il mar profondo, e renderallo come un pentolo di unguenti, che gorgoglian sul fuoco.
23 Fa ribollire come pentola il gorgo,
fa del mare come un vaso da unguenti.
23 Lascia dietro di se lucente il sentiero, e da all'abisso il colore della vecchiezza.
24 Dietro a sé produce una bianca scia
e l'abisso appare canuto.
24 Non v'ha possanza sulla terra, che a lui si paragoni, il quale fu fatto per non aver paura d'alcuno.
25 Nessuno sulla terra è pari a lui,
fatto per non aver paura.
25 Tutte le alte cose egli sprezza; egli è il re di tutti i figliuoli della superbia.
26 Lo teme ogni essere più altero;
egli è il re su tutte le fiere più superbe.