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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Tobia 14


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Qui finirono le parole del canto di Tobi.
1 Così finirono le parole di Tobia. Dopo aver ricuperata la vista, Tobia visse quarantadue anni, e vide i figli dei suoi nipoti.
2 Tobi morì in pace all'età di centododici anni e fu sepolto con onore a Ninive. Egli aveva sessantadue anni quando divenne cieco; dopo la sua guarigione visse nella felicità, praticò l'elemosina e continuò sempre a benedire Dio e a celebrare la sua grandezza.2 Visse fino a centodue anni compiti, e fu sepolto con onore in Ninive.
3 Quando stava per morire, fece venire il figlio Tobia e gli diede queste istruzioni:3 A cinquantasei anni perse la vista, a sessanta la ricuperò;
4 "Figlio, porta via i tuoi figli e rifugiati in Media, perché io credo alla parola di Dio, che Nahum ha pronunziato su Ninive. Tutto dovrà accadere, tutto si realizzerà sull'Assiria e su Ninive, come hanno predetto i profeti d'Israele, che Dio ha inviati; non una delle loro parole cadrà. Ogni cosa capiterà a suo tempo. Vi sarà maggior sicurezza in Media che in Assiria o in Babilonia. Perché io so e credo che quanto Dio ha detto si compirà e avverrà e non cadrà una sola parola delle profezie. I nostri fratelli che abitano il paese d'Israele saranno tutti dispersi e deportati lontano dal loro bel paese e tutto il paese d'Israele sarà ridotto a un deserto. Anche Samaria e Gerusalemme diventeranno un deserto e il tempio di Dio sarà nell'afflizione e resterà bruciato fino ad un certo tempo.4 il resto della vita lo passò nella gioia, e sempre più avanzando nel timor di Dio, se ne andò in pace.
5 Poi di nuovo Dio avrà pietà di loro e li ricondurrà nel paese d'Israele. Essi ricostruiranno il tempio, ma non uguale al primo, finché sarà completo il computo dei tempi. Dopo, torneranno tutti dall'esilio e ricostruiranno Gerusalemme nella sua magnificenza e il tempio di Dio sarà ricostruito, come hanno preannunziato i profeti di Israele.5 Giunta l'ora della sua morte, chiamò a sè il figlio Tobia e sette giovinetti, figli di lui e suoi nipoti, e disse loro:
6 Tutte le genti che si trovano su tutta la terra si convertiranno e temeranno Dio nella verità. Tutti abbandoneranno i loro idoli, che li hanno fatti errare nella menzogna, e benediranno il Dio dei secoli nella giustizia.6 « E' vicina la rovina di Ninive, perchè la parola del Signore non cade per terra; i nostri fratelli, dispersi fuor della terra d'Israele, vi faranno ritorno;
7 Tutti gli Israeliti che saranno scampati in quei giorni e si ricorderanno di Dio con sincerità, si raduneranno e verranno a Gerusalemme e per sempre abiteranno tranquilli il paese di Abramo, che sarà dato in loro possesso. Coloro che amano Dio nella verità gioiranno; coloro invece che commettono il peccato e l'ingiustizia spariranno da tutta la terra.7 tutto il paese deserto sarà ripopolato, la casa di Dio, che vi fu data alle fiamme, sarà di nuovo riedificata, e tutti quelli che temono Dio vi ritorneranno;
8 Ora, figli, vi comando: servite Dio nella verità e fate ciò che a lui piace. Anche ai vostri figli insegnate l'obbligo di fare la giustizia e l'elemosina, di ricordarsi di Dio, di benedire il suo nome sempre, nella verità e con tutte le forze.8 e le genti abbandoneranno i loro idoli e verranno a Gerusalemme ad abitarvi,
9 Tu dunque, figlio, parti da Ninive, non restare più qui. Dopo aver sepolto tua madre presso di me, quel giorno stesso non devi più restare entro i confini di Ninive. Vedo infatti trionfare in essa molta ingiustizia e grande perfidia e neppure se ne vergognano.9 e tutti i re della terra vi staran pieni di gioia ad adorare il re d'Israele.
10 Vedi, figlio, quanto ha fatto Nadab al padre adottivo Achikar. Non è stato egli costretto a scendere vivente sotto terra? Ma Dio ha rigettato l'infamia in faccia al colpevole: Achikar ritornò alla luce mentre invece Nadab entrò nelle tenebre eterne, perché aveva cercato di far morire Achikar. Per aver praticato l'elemosina, Achikar sfuggì al laccio mortale che gli aveva teso Nadab, Nadab invece cadde in quel laccio, che lo fece perire.10 Or dunque ascoltate, o figli miei, il vostro padre: servite il Signore nella verità, studiatevi di fare ciò che gli è gradito;
11 Così, figli miei, vedete dove conduce l'elemosina e dove conduce l'iniquità: essa conduce alla morte. Ma ecco, mi sfugge il respiro!". Essi lo distesero sul letto; morì e fu sepolto con onore.
11 raccomandate ai vostri figli di praticar la giustizia, di fare elemosine, di ricordarsi di Dio, di benedirlo in ogni tempo nella verità, e con tutta la loro forza.
12 Quando morì la madre, Tobia la seppellì vicino al padre, poi partì per la Media con la moglie e i figli. Abitò in Ecbàtana, presso Raguele suo suocero.12 Ed ora, date retta a me, figli miei, non restate qui, ma appena avrete seppellita accanto a me, nello stesso sepolcro, la vostra madre, in quello stesso giorno, mettetevi in viaggio per uscire da questa città,
13 Curò con onore i suoceri nella loro vecchiaia e li seppellì a Ecbàtana in Media.13 perchè vedo bene che la sua iniquità la porterà alla rovina ».
14 Tobia ereditò il patrimonio di Raguele come ereditò quello del padre Tobi. Morì da tutti stimato all'età di centodiciassette anni.14 Dopo la morte di sua madre, Tobia partì da Ninive colla sua moglie, i figli e i figli dei figli, e tornò dai suoceri,
15 Prima di morire sentì parlare della rovina di Ninive e vide i prigionieri che venivano deportati in Media per opera di Achiacar re della Media. Benedisse allora Dio per quanto aveva fatto nei confronti degli abitanti di Ninive e dell'Assiria. Prima di morire poté dunque gioire della sorte di Ninive e benedisse il Signore Dio nei secoli dei secoli.
15 che trovò sani e salvi, in prospera vecchiaia. Egli n'ebbe cura, chiuse i loro occhi, raccolse tutta l'eredità della casa di Raguele, e vide i figli dei suoi figli sin alla quinta generazione.
16 Morì compiuti novantanove anni, nel timore del Signore, pieni di gioia, e lo seppellirono.
17 Tutta la sua parentela e tutti i suoi discendenti perseverarono nella santa vita e nella buona condotta, in modo da essere accetti tanto a Dio quanto agli uomini e a tutti gli abitanti del paese.