Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Giobbe 16


font
DIODATIBIBBIA TINTORI
1 E GIOBBE rispose e disse:1 Giobbe rispose, dicendo:
2 Io ho più volte udite le stesse cose; Voi tutti siete consolatori molesti.2 « Di tali cose ne ho sentite spesso; voi siete tutti dei consolatori molesti.
3 Finiranno mai le parole di vento? Ovvero, di che ti fai forte, che tu replichi ancora?3 Quando finiranno le vane ciance, chi t'importuna per farti parlare?
4 Se l’anima vostra fosse nello stato dell’anima mia, Anch’io potrei parlar come voi, Mettere insieme parole contro a voi, E scuotervi il capo contra.4 Anch'io potrei parlare come voi, se voi foste al mio posto;
5 Ma anzi io vi conforterei con la mia bocca, E la consolazione delle mie labbra rallenterebbe il vostro dolore5 anch'io vi consolerei a parole, e scoterei la mia testa sopra di voi.
6 Se io parlo, il mio dolore non però si rallenta; E se io resto di parlare, quanto se ne partirà egli da me?6 Vi farei coraggio colla mia bocca, e moverei le mie labbra come per compatirvi.
7 Certo, egli ora mi ha straccato; E tu mi hai, o Dio, diserta tutta la mia brigata.7 Ma or che devo fare? Anche a parlare non si calmerà il mio dolore, e se sto in silenzio non andrà lungi da me.
8 E mi hai fatto diventar tutto grinzo, Il che è un testimonio del mio male; La mia magrezza si leva contro a me, e mi testifica contra in faccia.8 Ma ormai il dolore mi ha fiaccato e sono annientate tutte le mie membra.
9 L’ira sua mi ha lacerato, ed egli procede contro a me da avversario; Egli digrigna i denti contro a me; Il mio nemico appunta i suoi occhi in me.9 Le mie rughe m'accusano, e un falsario s'è levato a contradirmi in faccia.
10 Hanno aperta la bocca contro a me, Mi hanno battuto in su le guance per vituperio, Si sono adunati insieme contro a me.10 Ha concentrato contro di me il suo furore, ha digrignato minaccioso contro di me i denti, il mio nemico mi ha guardato con occhi terribili.
11 Iddio mi ha messo in poter del perverso, E mi ha fatto cader nelle mani degli empi.11 Hanno spalancato contro di me le loro bocche, han percosso ignominiosamente la mia guancia, si son saziati delle mie pene.
12 Io era in istato tranquillo, ed egli mi ha rotto; E presomi per lo collo, mi ha tritato, E mi ha rizzato per suo bersaglio.12 Dio m'ha consegnato legato all'iniquo, mi ha abbandonato nelle mani degli empi,
13 I suoi arcieri mi hanno intorniato; Egli mi trafigge le reni, e non mi risparmia punto; Egli mi ha sparso in terra il mio fiele.13 io che una volta ero così ricco, fui in un momento ridotto in polvere: afferratomi pel collo, mi stritolò. Mi ha posto come suo bersaglio,
14 Egli mi rompe di rottura sopra rottura, Egli mi corre addosso come un possente uomo.14 mi ha circondato colle sue lance; ha trafitti i miei fianchi, senza risparmiarmi, ed ha sparso per terra le mie viscere.
15 Io ho cucito un sacco sopra la mia pelle, Ed ho lordato il mio splendore nella polvere.15 Mi ha lacerato con ferite sopra ferite, mi si è gettato addosso come un gigante.
16 La mia faccia è sucida di piangere, E l’ombra della morte è in su le mie palpebre;16 Ho cucito un sacco sopra la mia pelle, ho coperto di cenere la mia carne.
17 Quantunque non vi sia violenza nelle mie mani, E la mia orazione sia pura.17 La mia faccia è gonfia dal pianto, le mie palpebre si sono oscurate.
18 O terra, non nascondere il sangue sparso da me; E se così è, il mio grido non abbia luogo.18 Questo ho sofferto senza aver fatto nulla di male, mentre offrivo a Dio pura la mia preghiera.
19 Eziandio ora, ecco, il mio testimonio è ne’ cieli; Il mio testimonio è ne’ luoghi sovrani.19 O terra, non coprire il mio sangue, in te non trovi nascondigli il mio grido;
20 O miei oratori, o amici miei, L’occhio mio si volge lagrimando a Dio.20 perchè, ecco è nel cielo il mio testimonio, è lassù chi mi conosce intimamente.
21 Oh! potesse pur l’uomo piatire con Dio, Come un uomo col suo compagno!21 I miei amici sono dei parolai, il mio occhio si volge lacrimando a Dio.
22 Perciocchè i miei brevi anni se ne vanno forniti; Ed io me ne vo per un sentiero, onde non tornerò più22 Oh, potesse l'uomo entrare in giudizio con Dio, come il figlio dell'uomo entra in giudizio col suo simile!
23 Ma intanto i miei brevi anni passano, ed io cammino per una via senza ritorno ».