Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Giobbe 16


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 E GIOBBE rispose e disse:1 Giobbe prese a dire:
2 Io ho più volte udite le stesse cose; Voi tutti siete consolatori molesti.2 «Ne ho udite già molte di cose simili!
Siete tutti consolatori molesti.
3 Finiranno mai le parole di vento? Ovvero, di che ti fai forte, che tu replichi ancora?3 Non avranno termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere?
4 Se l’anima vostra fosse nello stato dell’anima mia, Anch’io potrei parlar come voi, Mettere insieme parole contro a voi, E scuotervi il capo contra.4 Anch’io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
comporrei con eleganza parole contro di voi
e scuoterei il mio capo su di voi.
5 Ma anzi io vi conforterei con la mia bocca, E la consolazione delle mie labbra rallenterebbe il vostro dolore5 Vi potrei incoraggiare con la bocca
e il movimento delle mie labbra potrebbe darvi sollievo.
6 Se io parlo, il mio dolore non però si rallenta; E se io resto di parlare, quanto se ne partirà egli da me?6 Ma se parlo, non si placa il mio dolore;
se taccio, che cosa lo allontana da me?
7 Certo, egli ora mi ha straccato; E tu mi hai, o Dio, diserta tutta la mia brigata.7 Ora però egli mi toglie le forze,
ha distrutto tutti i miei congiunti
8 E mi hai fatto diventar tutto grinzo, Il che è un testimonio del mio male; La mia magrezza si leva contro a me, e mi testifica contra in faccia.8 e mi opprime.
Si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
9 L’ira sua mi ha lacerato, ed egli procede contro a me da avversario; Egli digrigna i denti contro a me; Il mio nemico appunta i suoi occhi in me.9 La sua collera mi dilania e mi perseguita;
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico su di me aguzza gli occhi.
10 Hanno aperta la bocca contro a me, Mi hanno battuto in su le guance per vituperio, Si sono adunati insieme contro a me.10 Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
11 Iddio mi ha messo in poter del perverso, E mi ha fatto cader nelle mani degli empi.11 Dio mi consegna come preda all’empio,
e mi getta nelle mani dei malvagi.
12 Io era in istato tranquillo, ed egli mi ha rotto; E presomi per lo collo, mi ha tritato, E mi ha rizzato per suo bersaglio.12 Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha scosso,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
13 I suoi arcieri mi hanno intorniato; Egli mi trafigge le reni, e non mi risparmia punto; Egli mi ha sparso in terra il mio fiele.13 I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge le reni senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
14 Egli mi rompe di rottura sopra rottura, Egli mi corre addosso come un possente uomo.14 mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.
15 Io ho cucito un sacco sopra la mia pelle, Ed ho lordato il mio splendore nella polvere.15 Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.
16 La mia faccia è sucida di piangere, E l’ombra della morte è in su le mie palpebre;16 La mia faccia è rossa per il pianto
e un’ombra mortale mi vela le palpebre,
17 Quantunque non vi sia violenza nelle mie mani, E la mia orazione sia pura.17 benché non ci sia violenza nelle mie mani
e sia pura la mia preghiera.
18 O terra, non nascondere il sangue sparso da me; E se così è, il mio grido non abbia luogo.18 O terra, non coprire il mio sangue
né un luogo segreto trattenga il mio grido!
19 Eziandio ora, ecco, il mio testimonio è ne’ cieli; Il mio testimonio è ne’ luoghi sovrani.19 Ecco, fin d’ora il mio testimone è nei cieli,
il mio difensore è lassù.
20 O miei oratori, o amici miei, L’occhio mio si volge lagrimando a Dio.20 I miei amici mi scherniscono,
rivolto a Dio, versa lacrime il mio occhio,
21 Oh! potesse pur l’uomo piatire con Dio, Come un uomo col suo compagno!21 perché egli stesso sia arbitro fra l’uomo e Dio,
come tra un figlio dell’uomo e il suo prossimo;
22 Perciocchè i miei brevi anni se ne vanno forniti; Ed io me ne vo per un sentiero, onde non tornerò più22 poiché passano i miei anni che sono contati
e me ne vado per una via senza ritorno.