SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Salmi 9


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BIBBIA VOLGAREGREEK BIBLE
1 Nella fine, per le cose occulte del figliuolo, salmo di David.1 Εις τον πρωτον μουσικον, επι Μουθ-λαββεν. Ψαλμος του Δαβιδ.>> Θελω σε δοξολογησει, Κυριε, εν ολη καρδια μου? θελω διηγηθη παντα τα θαυμασια σου.
2 Signore, io mi confesserò a te in tutto il cuore mio; io racconterò tutte le tue maraviglie.2 Θελω ευφρανθη και χαρη εν σοι? θελω ψαλμωδησει εις το ονομα σου, Υψιστε.
3 Io mi farò lieto, e rallegrerommi in te; e salmeggerò, o Altissimo, al tuo nome,3 Οταν στραφωσιν οι εχθροι μου εις τα οπισω, πεσωσι και αφανισθωσιν απ' εμπροσθεν σου.
4 In convertendo addietro lo inimico mio; infirmerannosi, e periranno dalla faccia della terra.4 Διοτι συ εκαμες την κρισιν μου και την δικην μου? εκαθησας επι θρονου κρινων εν δικαιοσυνη?
5 Però che tu hai fatto il giudicio mio e la causa mia; sedesti sopra il trono (tuo), tu che giudichi con giustizia.5 Επετιμησας τα εθνη? εξωλοθρευσας τον ασεβη? το ονομα αυτων εξηλειψας εις τον αιωνα του αιωνος?
6 Tu hai ripreso le genti, ed è perito lo empio; tu hai disfatto il nome loro in eterno, e nel secolo del secolo.6 Εχθρε, αι ερημωσεις εξελιπον διαπαντος? και κατηδαφισας πολεις? το μνημοσυνον αυτων εχαθη μετ' αυτων.
7 L'arme delli nemici mancarono nella fine; e le loro città tu hai distrutte.7 Αλλ' ο Κυριος διαμενει εις τον αιωνα? ητοιμασε τον θρονον αυτου δια κρισιν.
8 La memoria loro è perita collo (loro) strepito; ma il Signore rimane sempre.8 Και αυτος θελει κρινει την οικουμενην εν δικαιοσυνη? θελει κρινει τους λαους εν ευθυτητι.
9 Egli ha apparecchiato nel giudicio la sedia sua; egli giudicherà il mondo nella equità, e giudicherà il popolo in giustizia.9 Και ο Κυριος θελει εισθαι καταφυγιον εις τον πενητα, καταφυγιον εν καιρω θλιψεως.
10 E fatto è il Signore rifugio al povero; il qual presta favore in quelle cose che bisognano nelle tribulazioni.10 Και θελουσιν ελπισει επι σε οι γνωριζοντες το ονομα σου? διοτι δεν εγκατελιπες τους εκζητουντας σε, Κυριε.
11 E spereranno in te quelli i quali conobbero il tuo nome; però che non abbandonasti tutti coloro che addimandarono te, Signore.11 Ψαλμωδειτε εις τον Κυριον, τον κατοικουντα εν Σιων? αναγγειλατε μεταξυ των λαων τα κατορθωματα αυτου?
12 Cantate al Signore, il quale abita in Sion; annunciate tra le genti li suoi studii.12 διοτι οταν καμνη εκζητησιν αιματων, ενθυμειται αυτους? δεν λησμονει την κραυγην των ταλαιπωρουμενων.
13 Però che cercando il sangue [di] loro si arricordò; e non s'è dimenticato il clamore delli poveri.13 Ελεησον με, Κυριε? ιδε την θλιψιν μου την εκ των εχθρων μου, συ ο υψονων με εκ των πυλων του θανατου,
14 Abbi misericordia di me, Signore mio; vedi la umiltà mia delli miei nemici;14 δια να διηγηθω πασας τας αινεσεις σου εν ταις πυλαις της θυγατρος Σιων? εγω θελω αγαλλιασθαι δια την σωτηριαν σου.
15 tu, che me esalti delle porte della morte; acciò annuncii le tue laude nelle porte della figliuola di Sion.15 Τα εθνη κατεβυθισθησαν εις τον λακκον, τον οποιον εκαμον? εν τη παγιδι, την οποιαν εκρυψαν, επιασθη ο πους αυτων.
16 Rallegrerommi nel salutare tuo. Inficcate sono le genti nella morte, che s'hanno fatta. In questo lacciuolo, il quale hanno ascoso, è stato pigliato il piè loro.16 Ο Κυριος γνωριζεται δια την κρισιν, την οποιαν καμνει? ο ασεβης παγιδευεται εν τω εργω των χειρων αυτου? Ιγαιων? Διαψαλμα.
17 Sarà conosciuto Iddio, facendo giudicio; nelle opere delle sue mani è compreso il peccatore.17 Οι ασεβεις θελουσιν επιστραφη εις τον αδην? παντα τα εθνη τα λησμονουντα τον Θεον.
18 Siano rivoltati i peccatori nello inferno, tutte le genti che si dimènticano di Dio.18 Διοτι δεν θελει λησμονηθη διαπαντος ο πτωχος? η προσδοκια των πενητων δεν θελει απολεσθη διαπαντος.
19 Però che il povero non sarà dimenticato nella fine; la pazienza del povero non perirà nella fine.19 Αναστηθι, Κυριε? ας μη υπερισχυη ανθρωπος? ας κριθωσι τα εθνη ενωπιον σου.
20 Lèvati, Signore; non sia confortato l'uomo; sieno giudicate le genti nel tuo conspetto.20 Καταστησον, Κυριε, νομοθετην επ' αυτους? ας γνωρισωσι τα εθνη, οτι ειναι ανθρωποι. Διαψαλμα.
21 Signore, ordina sopra di loro uno formator della legge, acciò che sappino le genti, che sono uomini.
22 Per che Signore sei tu (partito e) andato dalla lunga, e hai in dispregio il suo bisogno nelle tribulazioni?
23 Quando l'uomo empio insuperbisce, il povero s'accende; saranno presi ne' consigli nelli quali
24 Però che lo peccatore è laudato nelli desiderii dell' anima sua; e lo iniquo è benedetto.
25 Il peccatore ha irritato il Signore; e secondo la moltitudine dell' ira sua non lo cercherae.
26 Iddio non è dinanzi a lui; le vie sue ha bruttate in ogni tempo. Sono tolti i tuoi giudicii dinanzi dalla faccia sua; egli avrà la signoria di tutti i suoi nemici.
27 E disse nel suo cuore: non sarò mosso da generazione in generazione, sanza male.
28 La bocca del quale è piena di maledizione, d' amaritudine e d'inganno; sotto alla lingua sua è fatica e dolore.
29 Siede nelle insidie con li ricchi nelli luoghi celati, acciò che uccida li innocenti.
30 Gli occhi suoi ragguardano nel povero; pone le insidie ascostamente, sì come leone nella sua spelonca. Pone le insidie per pigliare il povero; e (massimamente) cerca di pigliarlo, mentre li persuade.
31 Nel lacciuolo suo umiliarà lui; chinerassi, e cadrà, quando avrà signoreggiato sopra i poveri.
32 E disse nel cuore suo: Iddio s'è dimenticato, rivolse la faccia sua acciò che non vegga nella fine.
33 Signore Iddio, lèvati, sia esaltata la mano tua; non ti dimenticare del povero.
34 Per che cagioné il malvagio vae irritando il Signore? E' disse nel cuore suo: elli non lo richiederà.
35 Vedi però, che tu consideri la fatica e il dolore, acciò che tu te li poni nelle mani tue. A te è stato lasciato il povero; all' orfano tu darai aiuto.
36 Spezza il braccio del peccatore e del malvagio; sarà cercato il peccato suo, e non sarà trovato.
37 Iddio regnerà in eterno, e nel secolo del secolo; perirete, genti, della terra di colui.
38 Il desiderio delli poveri, Iddio lo esaudisce; la preparazione del cuore loro hae udito l'orecchio tuo.
39 Giudica (Signore) in favore del pupillo e dell' umile, acciò che non ardisca più l'uomo di magnificarsi sopra della terra.