Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Apocalypsis 10


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VULGATADIODATI
1 Et vidi alium angelum fortem descendentem de cælo amictum nube, et iris in capite ejus, et facies ejus erat ut sol, et pedes ejus tamquam columnæ ignis :1 POI vidi un altro possente angelo, che scendeva dal cielo, intorniato d’una nuvola, sopra il capo del quale era l’arco celeste; e la sua faccia era come il sole, e i suoi piedi come colonne di fuoco;
2 et habebat in manu sua libellum apertum : et posuit pedem suum dextrum super mare, sinistrum autem super terram :2 ed avea in mano un libretto aperto; ed egli posò il suo piè destro in sul mare, e il sinistro in su la terra;
3 et clamavit voce magna, quemadmodum cum leo rugit. Et cum clamasset, locuta sunt septem tonitrua voces suas.3 e gridò con gran voce, nella maniera che rugge il leone; e quando ebbe gridato, i sette tuoni proferirono le lor voci.
4 Et cum locuta fuissent septem tonitrua voces suas, ego scripturus eram : et audivi vocem de cælo dicentem mihi : Signa quæ locuta sunt septem tonitrua : et noli ea scribere.4 E quando i sette tuoni ebbero proferite le lor voci, io era pronto per iscriverle, ma io udii una voce dal cielo, che mi disse: Suggella le cose che i sette tuoni hanno proferite, e non iscriverle.
5 Et angelus, quem vidi stantem super mare et super terram, levavit manum suam ad cælum :5 E l’angelo, il quale io avea veduto stare in piè in sul mare, e in su la terra, levò la man destra al cielo;
6 et juravit per viventem in sæcula sæculorum, qui creavit cælum, et ea quæ in eo sunt : et terram, et ea quæ in ea sunt : et mare, et ea quæ in eo sunt : Quia tempus non erit amplius :6 e giurò per colui che vive ne’ secoli de’ secoli, il quale ha creato il cielo, e le cose che sono in esso; e la terra, e le cose che sono in essa; e il mare, e le cose che sono in esso, che non vi sarebbe più tempo.
7 sed in diebus vocis septimi angeli, cum c?perit tuba canere, consummabitur mysterium Dei sicut evangelizavit per servos suos prophetas.7 Ma, che al tempo del suono del settimo angelo, quando egli sonerebbe, si compierebbe il segreto di Dio, il quale egli ha annunziato a’ suoi servitori profeti
8 Et audivi vocem de cælo iterum loquentem mecum, et dicentem : Vade, et accipe librum apertum de manu angeli stantis super mare, et super terram.8 E la voce che io avea udita dal cielo parlò di nuovo meco, e disse: Va’, prendi il libretto aperto, che è in mano dell’angelo, che sta in sul mare, e in su la terra.
9 Et abii ad angelum, dicens ei, ut daret mihi librum. Et dixit mihi : Accipe librum, et devora illum : et faciet amaricari ventrem tuum, sed in ore tuo erit dulce tamquam mel.9 Ed io andai a quell’angelo, dicendogli: Dammi il libretto. Ed egli mi disse: Prendilo, e divoralo; ed esso ti recherà amaritudine al ventre; ma nella tua bocca sarà dolce come miele.
10 Et accepi librum de manu angeli, et devoravi illum : et erat in ore meo tamquam mel dulce, et cum devorassem eum, amaricatus est venter meus :10 Ed io presi il libretto di mano dell’angelo, e lo divorai; e mi fu dolce in bocca, come miele; ma, quando l’ebbi divorato, il mio ventre sentì amaritudine.
11 et dixit mihi : Oportet te iterum prophetare gentibus, et populis, et linguis, et regibus multis.11 Ed egli mi disse: Ei ti bisogna di nuovo profetizzare contro a molti popoli, e nazioni, e lingue, e re