Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Hebraeos 7


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Hic enim Melchisedech, rex Salem, sacerdos Dei summi, qui obviavit Abrahæ regresso a cæde regum, et benedixit ei :1 - Questo Melchisedec, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, colui che mosse incontro ad Abramo quando tornava dalla sconfitta dei re, e lo benedisse,
2 cui et decimas omnium divisit Abraham : primum quidem qui interpretatur rex justitiæ : deinde autem et rex Salem, quod est, rex pacis,2 a cui Abramo fece anche parte della decima d'ogni cosa, colui il cui nome fu interpretato «re di giustizia» e poi anche «re di Salem» ossia re della pace,
3 sine patre, sine matre, sine genealogia, neque initium dierum, neque finem vitæ habens, assimilatus autem Filio Dei, manet sacerdos in perpetuum.
3 colui che è senza padre e senza madre, senza genealogia, e che non ha nè principio di giorni nè termine di vita - così è fatto simile al figlio di Dio, - colui rimane sacerdote in eterno.
4 Intuemini autem quantus sit hic, cui et decimas dedit de præcipuis Abraham patriarcha.4 Considerate quanto è grande colui, a cui il patriarca Abramo diede le decime del miglior bottino.
5 Et quidem de filiis Levi sacerdotium accipientes, mandatum habent decimas sumere a populo secundum legem, id est, a fratribus suis : quamquam et ipsi exierint de lumbis Abrahæ.5 I discendenti dai figli di Levi, che ricevono il sacerdozio, hanno, secondo la Legge, l'ordine di prender le decime dal popolo, ciò è a dire, dai fratelli propri, sebbene usciti dai lombi di Abramo;
6 Cujus autem generatio non annumeratur in eis, decimas sumpsit ab Abraham, et hunc, qui habebat repromissiones, benedixit.6 ed egli, che non è della loro discendenza, prese le decime su Abramo, e benedì colui che aveva le promesse.
7 Sine ulla autem contradictione, quod minus est, a meliore benedicitur.7 Or senza alcuna possibilità di contraddire, è l'inferiore che riceve la benedizione del superiore.
8 Et hic quidem, decimas morientes homines accipiunt : ibi autem contestatur, quia vivit.8 E qui uomini mortali ricevon le decime, là invece le prende uno di cui si attesta che vive.
9 Et (ut ita dictum sit) per Abraham, et Levi, qui decimas accepit, decimatus est :9 E (per così dire), Levi stesso che prende le decime, nella persona di Abramo ha ceduto le decime
10 adhuc enim in lumbis patris erat, quando obviavit ei Melchisedech.
10 poichè era ancora nei lombi del padre quando lo incontrò Melchisedec.
11 Si ergo consummatio per sacerdotium Leviticum erat (populus enim sub ipso legem accepit) quid adhuc necessarium fuit secundum ordinem Melchisedech, alium surgere sacerdotem, et non secundum ordinem Aaron dici ?11 Se dunque la perfezione avesse potuto aver luogo per via del sacerdozio levitico (poichè sotto di esso ricevette il popolo la sua legislazione), che bisogno c'era ancora sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec, e non si dicesse secondo l'ordine di Aronne?
12 Translato enim sacerdotio, necesse est ut et legis translatio fiat.12 poichè mutato il sacerdozio, di necessità avviene anche il mutamento della legge.
13 In quo enim hæc dicuntur, de alia tribu est, de qua nullus altari præsto fuit.13 Poichè colui rispetto al qual si dice questo, appartenne a un'altra tribù, dei cui discendenti nessuno fece servizio all'altare;
14 Manifestum est enim quod ex Juda ortus sit Dominus noster : in qua tribu nihil de sacerdotibus Moyses locutus est.14 giacchè è certo che il Signor nostro è sorto dalla tribù di Giuda, rispetto alla quale Mosè non disse nulla di relativo a sacerdoti.
15 Et amplius adhuc manifestum est : si secundum similitudinem Melchisedech exsurgat alius sacerdos,15 E molto più evidente ancora si fa la cosa quando si vede sorgere un altro sacerdote secondo la somiglianza di Melchisedec,
16 qui non secundum legem mandati carnalis factus est, sed secundum virtutem vitæ insolubilis.16 il quale sacerdote venne a essere non secondo la legge d'un ordine carnale ma in virtù d'una vita imperitura.
17 Contestatur enim : Quoniam tu es sacerdos in æternum, secundum ordinem Melchisedech.17 Difatti l'attestazione è: «Tu sarai in eterno sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec».
18 Reprobatio quidem fit præcedentis mandati, propter infirmitatem ejus, et inutilitatem :18 Così ha luogo l'abrogazione di una legge per quel che v'è di debole e d'inutile,
19 nihil enim ad perfectum adduxit lex : introductio vero melioris spei, per quam proximamus ad Deum.19 - poichè la Legge non ha portato nulla a perfezione - e v'è l'introduzione di una miglior speranza per cui ci accostiamo a Dio. Altre prerogative del sacerdozio di Gesù
20 Et quantum est non sine jurejurando (alii quidem sine jurejurando sacerdotes facti sunt,20 E come ciò avvenne non senza un giuramento (quegli altri senza giuramento sono stati fatti sacerdoti,
21 hic autem cum jurejurando per eum, qui dixit ad illum : Juravit Dominus, et non pœnitebit eum : tu es sacerdos in æternum) :21 ma Egli con giuramento per via di chi gli disse: «Giurò il Signore, e non se ne pentirà: - Tu sarai sacerdote in eterno -»),
22 in tantum melioris testamenti sponsor factus est Jesus.22 così d'un patto anche migliore del precedente s'è fatto garante Gesù.
23 Et alii quidem plures facti sunt sacerdotes, idcirco quod morte prohiberentur permanere :23 Inoltre, quelli erano sacerdoti in molti perchè dalla morte erano impediti di perdurar tali;
24 hic autem eo quod maneat in æternum, sempiternum habet sacerdotium.24 ma Egli rimanendo in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette;
25 Unde et salvare in perpetuum potest accedentes per semetipsum ad Deum : semper vivens ad interpellandum pro nobis.25 ond'è ch'Egli può anche salvar perfettamente coloro che per via di lui si accostano a Dio, sempre essendo vivo sì da poter intercedere in loro favore.
26 Talis enim decebat ut nobis esset pontifex, sanctus, innocens, impollutus, segregatus a peccatoribus, et excelsior cælis factus :26 Tale era infatti il Sommo Sacerdote che a noi conveniva, santo, innocente, senza macchia, staccato dai peccatori, ed elevato al di sopra dei cieli;
27 qui non habet necessitatem quotidie, quemadmodum sacerdotes, prius pro suis delictis hostias offerre, deinde pro populi : hoc enim fecit semel, seipsum offerendo.27 il quale non ha bisogno, giorno per giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di far sacrifizi prima per i propri peccati, poi per quelli del popolo, poichè questo lo fece per una volta tanto offrendo se stesso.
28 Lex enim homines constituit sacerdotes infirmitatem habentes : sermo autem jurisjurandi, qui post legem est, Filium in æternum perfectum.28 Poichè la Legge costituisce sacerdoti uomini soggetti a ogni debolezza, e la parola del giuramento posteriore alla Legge pone un Figliuolo che è perfetto in eterno.