Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ad Romanos 1


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Paulus, servus Jesu Christi, vocatus Apostolus, segregatus in Evangelium Dei,1 - Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato apostolo, e messo a parte per [annunziare] il Vangelo di Dio,
2 quod ante promiserat per prophetas suos in Scripturis sanctis2 ch'egli aveva innanzi promesso a mezzo dei suoi profeti nelle sante Scritture,
3 de Filio suo, qui factus est ei ex semine David secundum carnem,3 relativamente a suo Figlio, - nato dal seme di David secondo la carne,
4 qui prædestinatus est Filius Dei in virtute secundum spiritum sanctificationis ex resurrectione mortuorum Jesu Christi Domini nostri :4 ma dichiarato in modo potente Figlio di Dio, secondo lo spirito di santità, mediante la risurrezione dei morti, - Gesù Cristo il nostro Signore,
5 per quem accepimus gratiam, et apostolatum ad obediendum fidei in omnibus gentibus pro nomine ejus,5 per opera del quale noi abbiamo ricevuto la grazia e la missione di indurre, nel nome di Lui, all'obbedienza della fede tutti i Gentili,
6 in quibus estis et vos vocati Jesu Christi :6 fra i quali ci siete anche voi, chiamati ad essere di Gesù Cristo,
7 omnibus qui sunt Romæ, dilectis Dei, vocatis sanctis. Gratia vobis, et pax a Deo Patre nostro, et Domino Jesu Christo.
7 a tutti quanti siete in Roma, amati da Dio, chiamati santi, grazia a voi e pace, da Dio nostro padre e dal Signore Gesù Cristo.
8 Primum quidem gratias ago Deo meo per Jesum Christum pro omnibus vobis : quia fides vestra annuntiatur in universo mundo.8 Prima di tutto ringrazio il mio Dio a mezzo di Gesù Cristo a motivo di voi tutti, poichè la vostra fede si annunzia in tutto il mondo.
9 Testis enim mihi est Deus, cui servio in spiritu meo in Evangelio Filii ejus, quod sine intermissione memoriam vestri facio9 Mi è testimone Iddio, a cui io rendo culto nel mio spirito propagando la buona novella relativa al Figlio di Lui, che non tralascio mai di far memoria di voi,
10 semper in orationibus meis : obsecrans, si quomodo tandem aliquando prosperum iter habeam in voluntate Dei veniendi ad vos.10 chiedendo nelle mie preghiere se mai una buona volta, io possa, nella volontà di Dio, trovare l'occasione di venir da voi.
11 Desidero enim videre vos, ut aliquid impertiar vobis gratiæ spiritualis ad confirmandos vos :11 Giacchè vivamente bramo di vedervi, per comunicarvi un po' di grazia spirituale, sì da esserne fortificati,
12 id est, simul consolari in vobis per eam quæ invicem est, fidem vestram atque meam.12 o meglio, per essere, in mezzo a voi, insieme confortati per la reciproca fede vostra e mia.
13 Nolo autem vos ignorare fratres : quia sæpe proposui venire ad vos (et prohibitus sum usque adhuc) ut aliquem fructum habeam et in vobis, sicut et in ceteris gentibus.13 E non voglio ignoriate, o fratelli, che molte volte mi ero proposto di venir da voi, (e ne sono stato finora impedito), per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come ho fatto tra gli altri Gentili.
14 Græcis ac barbaris, sapientibus, et insipientibus debitor sum :14 A Greci come a Barbari, a sapienti come ad ignoranti, io sono debitore;
15 ita (quod in me) promptum est et vobis, qui Romæ estis, evangelizare.
15 tanto è vivo il desiderio, (quanto a me) di annunziare il Vangelo anche a voi in Roma.
16 Non enim erubesco Evangelium. Virtus enim Dei est in salutem omni credenti, Judæo primum, et Græco.16 Giacchè io non mi vergogno del Vangelo; chè esso è il potere di Dio per dar la salute a chi crede, al Giudeo prima poi al Greco;
17 Justitia enim Dei in eo revelatur ex fide in fidem : sicut scriptum est : Justus autem ex fide vivit.
17 giacchè vi si rivela la giustizia di Dio proveniente dalla fede e che conduce alla fede, conforme sta scritto: «Il giusto vive di fede».
18 Revelatur enim ira Dei de cælo super omnem impietatem, et injustitiam hominum eorum, qui veritatem Dei in injustitia detinent :18 Poichè l'ira di Dio si manifesta dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell'ingiustizia;
19 quia quod notum est Dei, manifestum est in illis. Deus enim illis manifestavit.19 infatti quel che si può conoscere di Dio è in essi manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato;
20 Invisibilia enim ipsius, a creatura mundi, per ea quæ facta sunt, intellecta, conspiciuntur : sempiterna quoque ejus virtus, et divinitas : ita ut sint inexcusabiles.20 poichè le perfezioni invisibili di Lui fin dalla creazione del mondo, comprendendosi dalle cose fatte, si rendono visibili, quali la sua eterna potenza e la sua divinità; laonde essi sono inescusabili,
21 Quia cum cognovissent Deum, non sicut Deum glorificaverunt, aut gratias egerunt : sed evanuerunt in cogitationibus suis, et obscuratum est insipiens cor eorum :21 perchè avendo conosciuto Iddio non l'hanno glorificato come Dio, nè l'hanno ringraziato; ma s'invanirono nei loro ragionamenti, e fu avvolto di tenebre il loro stolto cuore.
22 dicentes enim se esse sapientes, stulti facti sunt.22 Dicendo di esser sapienti divennero stolti,
23 Et mutaverunt gloriam incorruptibilis Dei in similitudinem imaginis corruptibilis hominis, et volucrum, et quadrupedum, et serpentium.
23 e scambiarono la gloria dell'incorruttibile Iddio nella riproduzione di un'immagine di corruttibile uomo, e di volatili e di quadrupedi e di rettili.
24 Propter quod tradidit illos Deus in desideria cordis eorum, in immunditiam, ut contumeliis afficiant corpora sua in semetipsis :24 Perciò li abbandonò Dio, nelle concupiscenze dei loro cuori, alla sconcezza del disonorare tra loro i loro corpi,
25 qui commutaverunt veritatem Dei in mendacium : et coluerunt, et servierunt creaturæ potius quam Creatori, qui est benedictus in sæcula. Amen.25 essi che scambiarono la verità di Dio con la menzogna, e venerarono e resero culto alla creatura invece che al Creatore, il quale è benedetto ne' secoli, così sia!
26 Propterea tradidit illos Deus in passiones ignominiæ : nam feminæ eorum immutaverunt naturalem usum in eum usum qui est contra naturam.26 Per questo li abbandonò Iddio a passioni d'infamia, poichè le loro femmine scambiarono l'uso naturale in quello contro natura:
27 Similiter autem et masculi, relicto naturali usu feminæ, exarserunt in desideriis suis in invicem, masculi in masculos turpitudinem operantes, et mercedem, quam oportuit, erroris sui in semetipsis recipientes.27 e similmente i maschi, lasciato l'uso naturale della donna, si accesero nel desiderio gli uni degli altri, atti turpi operando maschi con maschi, e ricevendo in se stessi la mercede che si conveniva della loro aberrazione.
28 Et sicut non probaverunt Deum habere in notitia, tradidit illos Deus in reprobum sensum, ut faciant ea quæ non conveniunt,28 E poichè non si diedero cura di conoscere Dio, li abbandonò Iddio ai reprobi sentimenti: far ciò che non si deve,
29 repletos omni iniquitate, malitia, fornicatione, avaritia, nequitia, plenos invidia, homicidio, contentione, dolo, malignitate : susurrones,29 ripieni d'ogni ingiustizia, malvagità, fornicazione, avidità, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, d'inganno, di malignità; sussurroni,
30 detractores, Deo odibiles, contumeliosos, superbos, elatos, inventores malorum, parentibus non obedientes,30 maldicenti, in odio a Dio, violenti, superbi, millantatori, inventori di male azioni, disobbedienti ai genitori,
31 insipientes, incompositos, sine affectione, absque fœdere, sine misericordia.31 insensati, disamorati, sleali, incapaci di sentir compassione;
32 Qui cum justitiam Dei cognovissent, non intellexerunt quoniam qui talia agunt, digni sunt morte : et non solum qui ea faciunt, sed etiam qui consentiunt facientibus.32 i quali, pur avendo conosciuto la giusta sentenza di Dio, che chi fa tali cose è degno di morte, non solo le fanno, ma approvano chi le fa.