Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Actus Apostolorum 24


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VULGATADIODATI
1 Post quinque autem dies descendit princeps sacerdotum Ananias, cum senioribus quibusdam, et Tertullo quodam oratore, qui adierunt præsidem adversus Paulum.1 ORA, cinque giorni appresso, il sommo sacerdote Anania discese, insieme con gli anziani, e con un certo Tertullo, oratore; e comparvero davanti al governatore contro a Paolo.
2 Et citato Paulo cœpit accusare Tertullus, dicens : Cum in multa pace agamus per te, et multa corrigantur per tuam providentiam,2 Ed esso essendo stato chiamato, Tertullo cominciò ad accusarlo, dicendo:
3 semper et ubique suscipimus, optime Felix, cum omni gratiarum actione.3 Godendo per te di molta pace, ed essendo molti buoni ordini stati fatti da te a questa nazione, per lo tuo provvedimento, noi in tutto e per tutto lo riconosciamo con ogni ringraziamento, eccellentissimo Felice.
4 Ne diutius autem te protraham, oro, breviter audias nos pro tua clementia.4 Or acciocchè io non ti dia più lungamente impaccio, io ti prego che secondo la tua equità, tu ascolti quello che abbiamo a dirti in breve.
5 Invenimus hunc hominem pestiferum, et concitantem seditiones omnibus Judæis in universo orbe, et auctorem seditionis sectæ Nazarenorum :5 Che è, che noi abbiam trovato quest’uomo essere una peste, e commuover sedizione fra tutti i Giudei che son per lo mondo, ed essere il capo della setta de’ Nazarei.
6 qui etiam templum violare conatus est, quem et apprehensum voluimus secundum legem nostram judicare.6 Il quale ha eziandio tentato di profanare il tempio; onde noi, presolo, lo volevam giudicare secondo la nostra legge.
7 Superveniens autem tribunus Lysias, cum vi magna eripuit eum de manibus nostris,7 Ma il capitano Lisia sopraggiunto, con grande sforzo, ce l’ha tratto delle mani, e l’ha mandato a te;
8 jubens accusatores ejus ad te venire : a quo poteris ipse judicans, de omnibus istis cognoscere, de quibus nos accusamus eum.8 comandando eziandio che gli accusatori d’esso venissero a te; da lui potrai tu stesso, per l’esaminazione che tu ne farai, saper la verità di tutte le cose delle quali non l’accusiamo.
9 Adjecerunt autem et Judæi, dicentes hæc ita se habere.9 E i Giudei acconsentirono anch’essi a queste cose, dicendo che stavan così
10 Respondit autem Paulus (annuente sibi præside dicere) : Ex multis annis te esse judicem genti huic sciens, bono animo pro me satisfaciam.10 E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto cenno che parlasse, rispose: Sapendo che tu già da molti anni sei stato giudice di questa nazione, più animosamente parlo a mia difesa.
11 Potes enim cognoscere quia non plus sunt mihi dies quam duodecim, ex quo ascendi adorare in Jerusalem :11 Poichè tu puoi venire in notizia che non vi son più di dodici giorni, che io salii in Gerusalemme per adorare.
12 et neque in templo invenerunt me cum aliquo disputantem, aut concursum facientem turbæ, neque in synagogis, neque in civitate :12 Ed essi non mi hanno trovato nel tempio disputando con alcuno, nè facendo raunata di popolo nelle sinagoghe, nè per la città.
13 neque probare possunt tibi de quibus nunc me accusant.13 Nè anche possono provare le cose, delle quali ora mi accusano.
14 Confiteor autem hoc tibi, quod secundum sectam quam dicunt hæresim, sic deservio Patri et Deo meo, credens omnibus quæ in lege et prophetis scripta sunt :14 Ora, ben ti confesso io questo, che, secondo la professione, la quale essi chiamano setta, così servo all’Iddio de’ padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge, e ne’ profeti;
15 spem habens in Deum, quam et hi ipsi exspectant, resurrectionem futuram justorum et iniquorum.15 avendo speranza in Dio, che la risurrezione de’ morti, così giusti come ingiusti, la quale essi ancora aspettano, avverrà.
16 In hoc et ipse studeo sine offendiculo conscientiam habere ad Deum et ad homines semper.16 E intanto, io esercito me stesso in aver del continuo la coscienza senza offesa inverso Iddio, e inverso gli uomini.
17 Post annos autem plures eleemosynas facturus in gentem meam, veni, et oblationes, et vota,17 Ora, in capo di molti anni, io son venuto per far limosine, ed offerte alla mia nazione.
18 in quibus invenerunt me purificatum in templo : non cum turba, neque cum tumultu.18 Le quali facendo, alcuni Giudei dell’Asia mi hanno trovato purificato nel tempio, senza turba, e senza tumulto.
19 Quidam autem ex Asia Judæi, quos oportebat apud te præsto esse, et accusare si quid haberent adversum me :19 A loro conveniva di comparire davanti a te, e d’accusarmi, se aveano cosa alcuna contro a me.
20 aut hi ipsi dicant si quid invenerunt in me iniquitatis cum stem in concilio,20 Ovvero, dicano questi stessi, se hanno trovato alcun misfatto in me, quando io mi son presentato davanti al concistoro.
21 nisi de una hac solummodo voce qua clamavi inter eos stans : Quoniam de resurrectione mortuorum ego judicor hodie a vobis.
21 Se non è di questa sola parola, che io gridai, essendo in piè fra loro: Io sono oggi giudicato da voi intorno alla risurrezione de’ morti
22 Distulit autem illos Felix, certissime sciens de via hac, dicens : Cum tribunus Lysias descenderit, audiam vos.22 Or Felice, udite queste cose, li rimise ad un altro tempo, dicendo: Dopo che io sarò più appieno informato di questa professione, quando il capitano Lisia sarà venuto, io prenderò conoscenza dei fatti vostri.
23 Jussitque centurioni custodire eum, et habere requiem, nec quemquam de suis prohibere ministrare ei.23 E ordinò al centurione che Paolo fosse guardato, ma che fosse largheggiato, e ch’egli non divietasse ad alcun de’ suoi di servirlo, o di venire a lui.
24 Post aliquot autem dies veniens Felix cum Drusilla uxore sua, quæ erat Judæa, vocavit Paulum, et audivit ab eo fidem quæ est in Christum Jesum.24 Or alcuni giorni appresso, Felice, venuto con Drusilla, sua moglie, la quale era Giudea, mandò a chiamar Paolo, e l’ascoltò intorno alla fede in Cristo Gesù.
25 Disputante autem illo de justitia, et castitate, et de judicio futuro, tremefactus Felix, respondit : Quod nunc attinet, vade : tempore autem opportuno accersam te :25 E, ragionando egli della giustizia, e della temperanza, e del giudizio a venire, Felice, tutto spaventato, rispose: Al presente vattene; ma un’altra volta, quando io avrò opportunità, io ti manderò a chiamare.
26 simul et sperans quod pecunia ei daretur a Paulo, propter quod et frequenter accersens eum, loquebatur cum eo.26 Sperando insieme ancora che gli sarebber dati danari da Paolo, acciocchè lo liberasse; per la qual cosa ancora, mandandolo spesso a chiamare, ragionava con lui.
27 Biennio autem expleto, accepit successorem Felix Portium Festum. Volens autem gratiam præstare Judæis Felix, reliquit Paulum vinctum.27 ORA, in capo di due anni, Felice ebbe per successore Porcio Festo; e Felice volendo far cosa grata ai Giudei, lasciò Paolo prigione