Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Matthæum 10


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VULGATADIODATI
1 Et convocatis duodecim discipulis suis, dedit illis potestatem spirituum immundorum, ut ejicerent eos, et curarent omnem languorem, et omnem infirmitatem.1 POI, chiamati a sè i suoi dodici discepoli, diede lor podestà sopra gli spiriti immondi, da cacciarli fuori, e da sanare qualunque malattia, e qualunque infermità.
2 Duodecim autem Apostolorum nomina sunt hæc. Primus, Simon, qui dicitur Petrus : et Andreas frater ejus,2 Ora i nomi de’ dodici apostoli son questi: Il primo è Simone, detto Pietro, ed Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello;
3 Jacobus Zebedæi, et Joannes frater ejus, Philippus, et Bartholomæus, Thomas, et Matthæus publicanus, Jacobus Alphæi, et Thaddæus,3 Filippo, e Bartolomeo; Toma, e Matteo, il pubblicano; Giacomo di Alfeo, e Lebbeo, chiamato per soprannome Taddeo;
4 Simon Chananæus, et Judas Iscariotes, qui et tradidit eum.
4 Simone Cananita, e Giuda Iscariot, quel che poi ancora lo tradì
5 Hos duodecim misit Jesus, præcipiens eis, dicens : In viam gentium ne abieritis, et in civitates Samaritanorum ne intraveritis :5 Questi dodici mandò Gesù, dando loro questi ordini: Non andate a’ Gentili, e non entrate in alcuna città de’ Samaritani;
6 sed potius ite ad oves quæ perierunt domus Israël.6 ma andate più tosto alle pecore perdute della casa d’Israele.
7 Euntes autem prædicate, dicentes : Quia appropinquavit regnum cælorum.7 E andate, e predicate, dicendo: Il regno de’ cieli è vicino.
8 Infirmos curate, mortuos suscitate, leprosos mundate, dæmones ejicite : gratis accepistis, gratis date.8 Sanate gl’infermi, nettate i lebbrosi, risuscitate i morti, cacciate i demoni; in dono l’avete ricevuto, in dono datelo.
9 Nolite possidere aurum, neque argentum, neque pecuniam in zonis vestris :9 Non fate provvisione nè di oro, nè di argento, nè di moneta nelle vostre cinture;
10 non peram in via, neque duas tunicas, neque calceamenta, neque virgam : dignus enim est operarius cibo suo.10 nè di tasca per lo viaggio, nè di due toniche, nè di scarpe, nè di bastone; perciocchè l’operaio è degno del suo nutrimento.
11 In quamcumque autem civitatem aut castellum intraveritis, interrogate, quis in ea dignus sit : et ibi manete donec exeatis.11 Or in qualunque città, o castello voi sarete entrati, ricercate chi in quello è degno, e quivi dimorate finchè partiate.
12 Intrantes autem in domum, salutate eam, dicentes : Pax huic domui.12 E quando entrerete nella casa, salutatela, dicendo: Pace sia a questa casa.
13 Et siquidem fuerit domus illa digna, veniet pax vestra super eam : si autem non fuerit digna, pax vestra revertetur ad vos.13 E se quella è degna, venga la pace vostra sopra di essa; ma, se non è degna, la vostra pace ritorni a voi.
14 Et quicumque non receperit vos, neque audierit sermones vestros : exeuntes foras de domo, vel civitate, excutite pulverem de pedibus vestris.14 E se alcuno non vi riceve, e non ascolta le vostre parole, uscendo di quella casa, o di quella città, scotete la polvere de’ vostri piedi.
15 Amen dico vobis : Tolerabilius erit terræ Sodomorum et Gomorrhæorum in die judicii, quam illi civitati.
15 Io vi dico in verità che quei del paese di Sodoma e di Gomorra saranno più tollerabilmente trattati nel giorno del giudizio, che quella città
16 Ecce ego mitto vos sicut oves in medio luporum. Estote ergo prudentes sicut serpentes, et simplices sicut columbæ.16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo de’ lupi; siate dunque prudenti come serpenti, e semplici come colombe.
17 Cavete autem ab hominibus. Tradent enim vos in conciliis, et in synagogis suis flagellabunt vos :17 Or guardatevi dagli uomini; perciocchè essi vi metteranno in man de’ concistori, ed essi vi sferzeranno nelle lor sinagoghe.
18 et ad præsides, et ad reges ducemini propter me in testimonium illis, et gentibus.18 Ed anche sarete menati davanti a’ rettori, e davanti ai re, per cagion mia, in testimonianza a loro, ed ai Gentili.
19 Cum autem tradent vos, nolite cogitare quomodo, aut quid loquamini : dabitur enim vobis in illa hora, quid loquamini :19 Ma, quando essi vi metteranno nelle lor mani, non siate in sollecitudine come o che parlerete; perciocchè, in quella stessa ora, vi sarà dato ciò che avrete a parlare.
20 non enim vos estis qui loquimini, sed Spiritus Patris vestri, qui loquitur in vobis.20 Poichè non siete voi quelli che parlate, ma lo Spirito del Padre vostro è quel che parla in voi.
21 Tradet autem frater fratrem in mortem, et pater filium : et insurgent filii in parentes, et morte eos afficient :21 Ora il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro a’ lor padri e madri, e li faran morire.
22 et eritis odio omnibus propter nomen meum : qui autem perseveraverit usque in finem, hic salvus erit.
22 E sarete odiati da tutti per lo mio nome; ma chi avrà sostenuto fino alla fine, sarà salvato.
23 Cum autem persequentur vos in civitate ista, fugite in aliam. Amen dico vobis, non consummabitis civitates Israël, donec veniat Filius hominis.23 Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; perciocchè io vi dico in verità, che non avrete finito di circuire le città d’Israele, che il Figliuol dell’uomo non sia venuto.
24 Non est discipulus super magistrum, nec servus super dominum suum :24 Il discepolo non è da più del maestro, nè il servitore da più del suo signore.
25 sufficit discipulo ut sit sicut magister ejus, et servo, sicut dominus ejus. Si patremfamilias Beelzebub vocaverunt, quanto magis domesticos ejus ?25 Basta al discepolo di essere come il suo maestro, e al servitore di essere come il suo signore; se hanno chiamato il padron della casa Beelzebub, quanto più chiameranno così i suoi famigliari?
26 Ne ergo timueritis eos. Nihil enim est opertum, quod non revelabitur : et occultum, quod non scietur.26 Non li temiate adunque; poichè niente è nascosto, che non abbia ad essere scoperto; nè occulto, che non abbia a venire a notizia.
27 Quod dico vobis in tenebris, dicite in lumine : et quod in aure auditis, prædicate super tecta.27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e ciò che udite detto all’orecchio predicatelo sopra i tetti.
28 Et nolite timere eos qui occidunt corpus, animam autem non possunt occidere : sed potius timete eum, qui potest et animam et corpus perdere in gehennam.28 E non temiate di coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l’anima; ma temete più tosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna.
29 Nonne duo passeres asse veneunt ? et unus ex illis non cadet super terram sine Patre vestro.29 Due passeri non si vendon eglino solo un quattrino? pur nondimeno l’un d’essi non può cadere in terra, senza il volere del Padre vostro.
30 Vestri autem capilli capitis omnes numerati sunt.30 Ma, quant’è a voi, eziandio i capelli del vostro capo son tutti annoverati.
31 Nolite ergo timere : multis passeribus meliores estis vos.31 Non temiate adunque; voi siete da più di molti passeri.
32 Omnis ergo qui confitebitur me coram hominibus, confitebor et ego eum coram Patre meo, qui in cælis est.32 Ogni uomo adunque che mi avrà riconosciuto davanti agli uomini, io altresì lo riconoscerò davanti al Padre mio, che è ne’ cieli.
33 Qui autem negaverit me coram hominibus, negabo et ego eum coram Patre meo, qui in cælis est.33 Ma chiunque mi avrà rinnegato davanti agli uomini, io altresì lo rinnegherò davanti al Padre mio che è ne’ cieli.
34 Nolite arbitrari quia pacem venerim mittere in terram : non veni pacem mittere, sed gladium :34 Non pensate ch’io sia venuto a metter pace in terra; io non son venuto a mettervi la pace, anzi la spada.
35 veni enim separare hominem adversus patrem suum, et filiam adversus matrem suam, et nurum adversus socrum suam :35 Perciocchè io son venuto a mettere in discordia il figliuolo contro al padre, e la figliuola contro alla madre, e la nuora contro alla suocera.
36 et inimici hominis, domestici ejus.36 E i nemici dell’uomo saranno i suoi famigliari stessi.
37 Qui amat patrem aut matrem plus quam me, non est me dignus : et qui amat filium aut filiam super me, non est me dignus.37 Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; e chi ama figliuolo o figliuola più di me non è degno di me.
38 Et qui non accipit crucem suam, et sequitur me, non est me dignus.38 E chi non prende la sua croce, e non viene dietro a me, non è degno di me.
39 Qui invenit animam suam, perdet illam : et qui perdiderit animam suam propter me, inveniet eam.39 Chi avrà trovata la vita sua la perderà; e chi avrà perduta la vita sua per cagion mia, la troverà.
40 Qui recipit vos, me recipit : et qui me recipit, recipit eum qui me misit.40 Chi vi riceve, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.
41 Qui recipit prophetam in nomine prophetæ, mercedem prophetæ accipiet : et qui recipit justum in nomine justi, mercedem justi accipiet.41 Chi riceve un profeta, in nome di profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto, in nome di giusto, riceverà premio di giusto.
42 Et quicumque potum dederit uni ex minimis istis calicem aquæ frigidæ tantum in nomine discipuli : amen dico vobis, non perdet mercedem suam.42 E chiunque avrà dato da bere solo un bicchier d’acqua fredda, ad uno di questi piccoli, in nome di discepolo, io vi dico in verità, ch’egli non perderà punto il suo premio