Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ezechielis 14


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Et venerunt ad me viri seniorum Israël, et sederunt coram me.1 E vennero da me alcuni degli anziani d'Israele e si posero a sedere dinanzi a me.
2 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :2 Allora il Signore mi parlò e mi disse:
3 Fili hominis, viri isti posuerunt immunditias suas in cordibus suis, et scandalum iniquitatis suæ statuerunt contra faciem suam : numquid interrogatus respondebo eis ?3 « Figlio dell'uomo, questi uomini portano nel loro cuore le loro immondezze, e tengono dinanzi alla loro faccia lo scandalo della loro iniquità. E potrò io rispondere se m'interrogano?
4 Propter hoc loquere eis, et dices ad eos : Hæc dicit Dominus Deus : Homo, homo de domo Israël, qui posuerit immunditias suas in corde suo, et scandalum iniquitatis suæ statuerit contra faciem suam, et venerit ad prophetam interrogans per eum me : ego Dominus respondebo ei in multitudine immunditiarum suarum,4 Per questo parla loro e di' loro: Queste cose dice il Signore Dio: All'uomo, chiunque sia, della casa d'Israele, che, portando le sue immondezze nel suo cuore e tenendo lo scandalo delle sue iniquità dinanzi alla sua faccia, verrà dal profeta, per interrogare me per mezzo di lui, io, il Signore, risponderò a lui secondo la moltitudidine delle sue immondezze,
5 ut capiatur domus Israël in corde suo, quo recesserunt a me in cunctis idolis suis.5 in modo che la casa d'Israele sia tpresa dal suo cuore, col quale si allontanarono da me per tutti li loro idoli.
6 Propterea dic ad domum Israël : Hæc dicit Dominus Deus : Convertimini, et recedite ab idolis vestris, et ab universis contaminationibus vestris avertite facies vestras.6 Per questo, di' alla casa d'Israele: Queste cose dice il Signore Dio: Convertitevi, allontanatevi dai vostri idoli, rivolgete la faccia da tutte le vomstre immondezze.
7 Quia homo, homo de domo Israël, et de proselytis quicumque advena fuerit in Israël, si alienatus fuerit a me, et posuerit idola sua in corde suo, et scandalum iniquitatis suæ statuerit contra faciem suam, et venerit ad prophetam ut interroget per eum me : ego Dominus respondebo ei per me :7 Perchè all'uomo, chiunque sia, della casa d'Israele, o dei proseliti stranieri che sono in Israele, che si sarà allontanato da me e porterà idoli nel suo cuore, e terrà dinanzi alla propria faccia lo scandalo delle sue iniquità, se verrà dal profeta a interrogar me per mezzo di lui, io, il Signore, gli risponderò da me stesso.
8 et ponam faciem meam super hominem illum, et faciam eum in exemplum et in proverbium, et disperdam eum de medio populi mei : et scietis quia ego Dominus.8 E volgerò contro di lui la mia faccia, ne farò un esempio, un proverbio, e lo sterminerò di mezzo al mio popolo; e voi saprete che io sono il Signore.
9 Et propheta cum erraverit, et locutus fuerit verbum, ego Dominus decepi prophetam illum, et extendam manum meam super illum, et delebo eum de medio populi mei Israël.9 E se il profeta darà nell'errore dicendo delle parole, io, il Signore, ho ingannato quel profeta, stenderò sopra di lui la mia mano, e lo sterminerò di mezzo al mio popolo d'Israele.
10 Et portabunt iniquitatem suam : juxta iniquitatem interrogantis, sic iniquitas prophetæ erit :10 Ed essi porteranno la loro iniquità, come l'iniquità di colui che interroga, tale sarà l'iniquità del profeta.
11 ut non erret ultra domus Israël a me, neque polluatur in universis prævaricationibus suis : sed sint mihi in populum, et ego sim eis in Deum, ait Dominus exercituum.
11 E così non andrà più errando lungi da me la casa d'Israele, non si contaminerà in tutte le sue prevaricazioni, e saranno il mio popolo, ed io il loro Dio — dice il Signore degli eserciti ».
12 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :12 E il Signore mi parlò e mi disse:
13 Fili hominis, terra cum peccaverit mihi,
ut prævaricetur prævaricans,
extendam manum meam super eam,
et conteram virgam panis ejus,
et immittam in eam famem,
et interficiam de ea hominem et jumentum.
13 « Figlio dell'uomo, quando una terra avrà peccato contro di me, moltiplicando le prevaricazioni, io stenderò sopra di lei la mia mano, e toglierò il sostentamento del pane, e le invierò la fame, e farò morire in essa gli uomini e i giumenti,
14 Et si fuerint tres viri isti in medio ejus,
Noë, Daniel, et Job,
ipsi justitia sua liberabunt animas suas,
ait Dominus exercituum.
14 e se ci fossero in essa questi tre uomini, Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero le loro anime — dice il Signore degli eserciti. —
15 Quod si et bestias pessimas induxero super terram
ut vastem eam, et fuerit invia,
eo quod non sit pertransiens propter bestias :
15 Se io manderò sulla terra delle bestie crudeli, perchè la devastino e la rendano impraticabile, in modo che nessuno ci passi a causa delle bestie,
16 tres viri isti si fuerint in ea,
vivo ego, dicit Dominus Deus,
quia nec filios nec filias liberabunt,
sed ipsi soli liberabuntur,
terra autem desolabitur.
16 se ci fossero in essa questi tre uomini, io vivo — dice il Signore Dio — non salveranno nè figli nè figlie; essi soli saran liberati, e la terra sarà desolata.
17 Vel si gladium induxero super terram illam,
et dixero gladio : Transi per terram :
et interfecero de ea hominem et jumentum,
17 E se contro quella terra manderò la spada, o dirò alla spada: « Passa per quella terra » e sterminerò da essa uomini e giumenti,
18 et tres viri isti fuerint in medio ejus :
vivo ego, dicit Dominus Deus,
non liberabunt filios neque filias,
sed ipsi soli liberabuntur.
18 e in essa si trovassero questi tre uomini, io vivo — dice il Signore Dio — non salveranno nè figli nè figlie, ma essi soli saranno liberati.
19 Si autem et pestilentiam immisero super terram illam,
et effudero indignationem meam super eam in sanguine,
ut auferam ex ea hominem et jumentum,
19 E se io manderò in quella terra la peste, e spanderò sopra di lei il mio sdegno col sangue, da sterminare da lei uomini e bestie,
20 et Noë, et Daniel, et Job fuerint in medio ejus :
vivo ego, dicit Dominus Deus,
quia filium et filiam non liberabunt,
sed ipsi justitia sua liberabunt animas suas.
20 Noè, Daniele e Giobbe fossero in essa, io vivo — dice il Signore Dio — essi non salveranno nè figli nè figlie, ma salveranno le loro anime colla loro giustizia.
21 Quoniam hæc dicit Dominus Deus :
Quod etsi quatuor judicia mea pessima,
gladium, et famem, ac bestias malas, et pestilentiam,
immisero in Jerusalem,
ut interficiam de ea hominem et pecus,
21 Or ecco quanto dice il Signore Dio: Anche quando avrò mandato contro Gerusalemme i miei quattro peggiori castighi: la spada, la fame, le bestie feroci, la peste, da sterminare in essa uomini e bestiame,
22 tamen relinquetur in ea salvatio educentium filios et filias :
ecce ipsi ingredientur ad vos,
et videbitis viam eorum et adinventiones eorum,
et consolabimini super malo quod induxi in Jerusalem,
in omnibus quæ importavi super eam.
22 pure vi resteranno dei salvati che faranno uscire figli e figlie. Ecco che essi verranno da voi, e ne vedrete la condotta e le tendenze, e vi consolerete delle sventure che ho mandate sopra Gerusalemme, e di tutto quello che ho fatto venire sopra di lei.
23 Et consolabuntur vos,
cum videritis viam eorum
et adinventiones eorum :
et cognoscetis quod non frustra fecerim omnia quæ feci in ea,
ait Dominus Deus.
23 E vi consolerete nel vedere la loro condotta, le loro tendenze, e riconoscerete che non senza ragione ho fatto tutto quello che ho fatto contro di lei — dice il Signore ».