Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Jeremiæ 6


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Confortamini, filii Benjamin, in medio Jerusalem :
et in Thecua clangite buccina,
et super Bethacarem levate vexillum,
quia malum visum est ab aquilone,
et contritio magna.
1 Trinceratevi, o figli di Beniamino, dentro Gerusalemme, sonate la tromba in Tecua, sopra Betacarem alzate la bandiera, perchè la sventura è apparsa dal settentrione e la grande rovina.
2 Speciosæ et delicatæ assimilavi filiam Sion.
2 A una donna bella e delicata io paragono la figlia di Sion.
3 Ad eam venient pastores et greges eorum ;
fixerunt in ea tentoria in circuitu :
pascet unusquisque eos qui sub manu sua sunt.
3 Ad essa verranno i pastori con i loro greggi, intorno a lei pianteranno le tende, ciascuno farà pascolare quelli che ha sotto di sè.
4 Sanctificate super eam bellum :
consurgite, et ascendamus in meridie :
væ nobis, quia declinavit dies ;
quia longiores factæ sunt umbræ vesperi !
4 Cominciate contro di essa la guerra, sorgete, diamo l'assalto sul mezzo del giorno. Guai a noi, chè il giorno declina, e diventan sempre più lunghe le ombre della sera.
5 Surgite, et ascendamus in nocte,
et dissipemus domus ejus.
5 Sorgete, diamo la scalata durante la notte, distruggiamo i suoi palazzi.
6 Quia hæc dicit Dominus exercituum :
Cædite lignum ejus,
et fundite circa Jerusalem aggerem.
Hæc est civitas visitationis :
omnis calumnia in medio ejus.
6 Infatti così dice il Signore degli eserciti: « Tagliatene le piante, alzate le trincee intorno a Gerusalemme; questa è la città destinata al castigo, regnando in essa ogni sorta d'oppressione.
7 Sicut frigidam fecit cisterna aquam suam,
sic frigidam fecit malitiam suam.
Iniquitas et vastitas audietur in ea,
coram me semper infirmitas et plaga.
7 Come la cisterna rende fresche le sue acque, così essa rende sempre fresca la sua malizia: dentro di lei non si sente che violenze e oppressioni, e dinanzi a me c'è sempre gente afflitta e straziata.
8 Erudire, Jerusalem,
ne forte recedat anima mea a te ;
ne forte ponam te desertam,
terram inhabitabilem.
8 Imparalo Gerusalemme, se non vuoi che io mi ritiri da te e ti renda un deserto, una terra inabitabile ».
9 Hæc dicit Dominus exercituum :
Usque ad racemum colligent quasi in vinea reliquias Israël.
Converte manum tuam quasi vindemiator ad cartallum.
9 Così parla il Signore degli eserciti: « Come in una vigna sino ad un gracimolo saran presi gli avanzi d'Israele: rimetti le tue mani, come il vendemmiatore, nel canestro.
10 Cui loquar, et quem contestabor ut audiat ?
ecce incircumcisæ aures eorum,
et audire non possunt :
ecce verbum Domini factum est eis in opprobrium,
et non suscipient illud.
10 A chi parlerò? Chi scongiurerò ad ascoltarmi? Ecco sono incirconcise le loro orecchie, e sono incapaci di stare a sentire, ecco che la parola del Signore è da loro schernita, e non la riceveranno.
11 Idcirco furore Domini plenus sum ;
laboravi sustinens.
Effunde super parvulum foris,
et super consilium juvenum simul :
vir enim cum muliere capietur ;
senex cum pleno dierum.
11 Per questo io son pieno del furore del Signore, duro fatica a contenerlo: effondilo sopra i bambini per le strade, sopra le adunate della gioventù: sarà preso l'uomo e la donna, il vecchio e l'uomo sazio di vivere.
12 Et transibunt domus eorum ad alteros,
agri et uxores pariter,
quia extendam manum meam super habitantes terram, dicit Dominus :
12 Le loro case passeranno ad altri, così i campi e anche le mogli, perchè io stenderò la mia mano sopra gli abitanti della terra — dice il Signore, —
13 a minore quippe usque ad majorem
omnes avaritiæ student,
et a propheta usque ad sacerdotem
cuncti faciunt dolum.
13 perchè dal più piccolo al più grande tutti si son dati all'avarizia, e, dal profeta al sacerdote, tutti agiscono con inganno;
14 Et curabant contritionem filiæ populi mei cum ignominia,
dicentes : Pax, pax !
et non erat pax.
14 e han curata con scherni la piaga della figlia del mio popolo, dicendo: Pace, pace, e di pace non ce n'era punto.
15 Confusi sunt, quia abominationem fecerunt :
quin potius confusione non sunt confusi,
et erubescere nescierunt.
Quam ob rem cadent inter ruentes :
in tempore visitationis suæ corruent, dicit Dominus.
15 Essi dovrebbero arrossire d'aver fatto cose abominevoli; ma invece la stessa confusione non li ha confusi, non han conosciuta vergogna. Per questo cadranno fra quelli che rovinano, saranno atterrati nel giorno del loro castigo — dice il Signore ».
16 Hæc dicit Dominus :
State super vias, et videte,
et interrogate de semitis antiquis quæ sit via bona,
et ambulate in ea :
et invenietis refrigerium animabus vestris.
Et dixerunt : Non ambulabimus.
16 Ecco quanto dice il Signore: « State sulle strade ed esaminate, informatevi sulle vie antiche quale sia la buona strada, e seguitela, e troverete del refrigerio per le anime vostre ». Ed essi a rispondere: « Non ci cammineremo ».
17 Et constitui super vos speculatores :
Audite vocem tubæ.
Et dixerunt : Non audiemus.
17 Ed io ho stabilite sopra di voi delle sentinelle, « state attenti al suono della tromba » ed essi a dire: « Non ci staremo attenti ».
18 Ideo audite, gentes,
et cognosce, congregatio,
quanta ego faciam eis.
18 Allora, ascoltate, o nazioni, sappiate, o adunanze (di popoli), quanto io farò loro.
19 Audi, terra :
ecce ego adducam mala super populum istum,
fructum cogitationum ejus :
quia verba mea non audierunt,
et legem meam projecerunt.
19 Ascolta, o terra: ecco che io faccio venire la sventura sopra a questo popolo, il frutto dei suoi pensieri, perchè non han dato retta alle mie parole, han rigettata la mia legge.
20 Ut quid mihi thus de Saba affertis,
et calamum suave olentem de terra longinqua ?
Holocautomata vestra non sunt accepta,
et victimæ vestræ non placuerunt mihi.
20 Perchè mi portate l'incenso da Saba, la canna odorosa da lontano paese? I vostri olocausti non mi sono accetti, non mi piacciono le vostre vittime.
21 Propterea hæc dicit Dominus :
Ecce ego dabo in populum istum ruinas :
et ruent in eis patres et filii simul ;
vicinus et proximus peribunt.
21 Per questo così parla il Signore: « Ecco io metterò davanti a questo popolo delle rovine, e vi cadranno insieme i padri e figli, i vicini e i prossimi vi periranno ».
22 Hæc dicit Dominus :
Ecce populus venit de terra aquilonis,
et gens magna consurget a finibus terræ.
22 Queste cose dice il Signore: « Ecco che un popolo viene dalla, terra del settentrione, una grande nazione si innoverà dall'estremità della terra.
23 Sagittam et scutum arripiet :
crudelis est et non miserebitur.
Vox ejus quasi mare sonabit :
et super equos ascendent,
præparati quasi vir ad prælium
adversum te, filia Sion.
23 Maneggerà le frecce e lo scudo: è crudele e non si lascerà impietosire. La sua voce rimbomberà come il mare; saliranno sopra i cavalli, preparati a combattere come uomini contro di te, o figlia di Sion.
24 Audivimus famam ejus ;
dissolutæ sunt manus nostræ :
tribulatio apprehendit nos,
dolores ut parturientem.
24 A sentire parlare della sua fama ci son cascate le braccia, ci hanno oppressi le angosce, i dolori come di partoriente.
25 Nolite exire ad agros,
et in via ne ambuletis,
quoniam gladius inimici,
pavor in circuitu.
25 Non uscite alla campagna, non andate per le strade, perchè la spada del nemico e lo spavento è nei dintorni.
26 Filia populi mei, accingere cilicio,
et conspergere cinere :
luctum unigeniti fac tibi,
planctum amarum,
quia repente veniet vastator super nos.
26 O figlia del mio popolo, vestiti di cilizio, copriti di cenere, prendi il lutto (come pei' la morte) d'un figlio unico, piangi amaramente, perchè all'improvviso lo sterminatore verrà sopra di noi.
27 Probatorem dedi te in populo meo robustum :
et scies, et probabis viam eorum.
27 Io ti ho costituito forte saggiatore in mezzo al mio popolo, esaminerai e proverai la loro condotta.
28 Omnes isti principes declinantes,
ambulantes fraudulenter,
æs et ferrum :
universi corrupti sunt.
28 Tutti questi principi van fuori di strada, agiscono con frode: rame e ferro, son tutti corrotti.
29 Defecit sufflatorium ;
in igne consumptum est plumbum :
frustra conflavit conflator,
malitiæ enim eorum non sunt consumptæ.
29 Il mantice è venuto meno, il piombo si è consunto nel fuoco, invano li ha fusi il fonditore; le loro malvagità non son state consunte.
30 Argentum reprobum vocate eos,
quia Dominus projecit illos.
30 Chiamateli argento di rifiuto, perchè il Signore li ha rigettati.