Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Jeremiæ 40


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Sermo qui factus est ad Jeremiam a Domino, postquam dimissus est a Nabuzardan magistro militiæ de Rama, quando tulit eum vinctum catenis in medio omnium qui migrabant de Jerusalem et Juda, et ducebantur in Babylonem.1 - Parola che fu comunicata a Geremia dal Signore, dopo che Nabuzardan, capo delle soldatesche, lo rilasciò libero da Rama, avendolo raccolto carico di catene d'in mezzo alla turba dei deportati da Gerusalemme e da Giuda che venivano condotti in Babilonia.
2 Tollens ergo princeps militiæ Jeremiam, dixit ad eum : Dominus Deus tuus locutus est malum hoc super locum istum :2 Il capo delle soldatesche dunque raccolse Geremia e gli disse: «Il Signore Dio tuo pronunziò contro questo luogo il presente male
3 et adduxit, et fecit Dominus sicut locutus est, quia peccastis Domino, et non audistis vocem ejus : et factus est vobis sermo hic.3 e lo fece venire; il Signore, come aveva detto, così fece, perchè avevate offeso il Signore e non avevate dato ascolto alla sua voce, e così sono avvenute a voi queste cose.
4 Nunc ergo ecce solvi te hodie de catenis quæ sunt in manibus tuis : si placet tibi ut venias mecum in Babylonem, veni, et ponam oculos meos super te : si autem displicet tibi venire mecum in Babylonem, reside : ecce omnis terra in conspectu tuo est : quod elegeris, et quo placuerit tibi ut vadas, illuc perge :4 Intanto, ecco che da oggi sciolgo a te le catene che sono sulle tue braccia; se hai piacere di venire con me a Babilonia, vieni e ti tratterò coi dovuti riguardi, e se non hai piacere di venire meco in Babilonia, resta; ecco, tutto il tuo paese ti sta davanti agli occhi, dove scegli e ti piacerà d'andare, va'.
5 et mecum noli venire, sed habita apud Godoliam filium Ahicam filii Saphan, quem præposuit rex Babylonis civitatibus Juda : habita ergo cum eo in medio populi : vel quocumque placuerit tibi ut vadas, vade. Dedit quoque ei magister militiæ cibaria et munuscula, et dimisit eum.5 Fa' pure a meno di venire con me, resta con Godolia, figlio di Aicam, figlio di Safan, che il re di Babilonia ha stabilito governatore delle città di Giuda, rimanti con lui in mezzo al popolo, oppure dove che sia altrove, se ti aggrada, va' pure». Dopo ciò il capo delle soldatesche gli diede viveri e qualche regalo e lo lasciò andare.
6 Venit autem Jeremias ad Godoliam filium Ahicam in Masphath, et habitavit cum eo in medio populi qui relictus fuerat in terra.6 Allora Geremia venne a Godolia, figlio di Aicam, in Masfa e si fermò con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.
7 Cumque audissent omnes principes exercitus, qui dispersi fuerant per regiones, ipsi et socii eorum, quod præfecisset rex Babylonis Godoliam filium Ahicam terræ, et quod commendasset ei viros, et mulieres, et parvulos, et de pauperibus terræ, qui non fuerant translati in Babylonem,7 Ora tutti i capi dell'esercito che erano dispersi per quei luoghi, avendo udito essi e i loro compagni, che il re di Babilonia aveva preposto al governo del paese Godolia, figlio di Aicam, e che gli aveva dato in consegna gli uomini, le donne e i bambini del basso popolo che non erano stati trasportati in Babilonia
8 venerunt ad Godoliam in Masphath, et Ismahel filius Nathaniæ, et Johanan et Jonathan filii Caree, et Sareas filius Thanehumeth, et filii Ophi, qui erant de Netophathi, et Jezonias filius Maachathi, ipsi et viri eorum.8 vennero a Godolia in Masfa, cioè Ismael figlio di Natania, e Joanan e Jonatan, figli di Caree, e Sareas figlio di Taneumet, e i figli di Ofi che erano di Netofa e Jezonia figlio di Maacati, essi e i loro uomini.
9 Et juravit eis Godolias filius Ahicam filii Saphan, et comitibus eorum, dicens : Nolite timere servire Chaldæis : habitate in terra, et servite regi Babylonis, et bene erit vobis.9 E Godolia, figlio di Aicam, figlio di Safan, giurò nelle sue parole dicendo ad essi e ai loro compagni: «Non abbiate paura di servire ai Caldei, abitate nel paese e servite al re di Babilonia e vi troverete bene.
10 Ecce ego habito in Masphath, ut respondeam præcepto Chaldæorum qui mittuntur ad nos : vos autem colligite vindemiam, et messem, et oleum, et condite in vasis vestris, et manete in urbibus vestris quas tenetis.10 Come vedete io sto di residenza in Masfa, agli ordini dei Caldei che vengono mandati a noi: voi dunque vendemmiate e raccogliete e fate l'olio e riponete in serbo le vostre provviste, e rimanetevene nelle vostre città che già occupate».
11 Sed et omnes Judæi qui erant in Moab, et in filiis Ammon, et in Idumæa, et in universis regionibus, audito quod dedisset rex Babylonis reliquias in Judæa, et quod præposuisset super eos Godoliam filium Ahicam filii Saphan,11 Ma anche tutti i Giudei che erano in Moab e tra i figli di Ammon e nell'Idumea e in tutte le altre regioni, udito che il re di Babilonia aveva lasciato nella Giudea il residuo della popolazione e che aveva dato a loro governatore Godolia figlio di Aicam, figlio di Safan,
12 reversi sunt, inquam, omnes Judæi de universis locis ad quæ profugerant, et venerunt in terram Juda ad Godoliam in Masphath, et collegerunt vinum et messem multam nimis.
12 questi Giudei, come diceva, ritornarono da tutti i luoghi dove erano fuggiti e vennero nella terra di Giuda da Godolia in Masfa e poi fecero una vendemmia e una raccolta abbondantissima.
13 Johanan autem filius Caree, et omnes principes exercitus qui dispersi fuerant in regionibus, venerunt ad Godoliam in Masphath,13 Joanan dunque, figlio di Caree, e tutti i capi dell'esercito che erano stati dispersi per quei paesi vennero a Godolia in Masfa,
14 et dixerunt ei : Scito quod Baalis, rex filiorum Ammon, misit Ismahel filium Nathaniæ percutere animam tuam. Et non credidit eis Godolias filius Ahicam.14 e gli dissero: «Sappi che Baalis, re dei figli di Ammon, ha mandato Ismael figlio di Natania per ucciderti». Godolia figlio di Aicam però non prestò fede a loro.
15 Johanan autem filius Caree dixit ad Godoliam seorsum in Masphath, loquens : Ibo, et percutiam Ismahel filium Nathaniæ, nullo sciente, ne interficiat animam tuam, et dissipentur omnes Judæi qui congregati sunt ad te, et peribunt reliquiæ Juda.15 Allora Joanan, figlio di Caree, là in Masfa, parlò a Godolia segretamente dicendogli: «Lascia, andrò io e ucciderò Ismael figlio di Natania senza che alcuno sappia, affinchè non uccida te e non vadano dispersi tutti i Giudei che sono raccolti teco, e così finiscano di perire le reliquie di Giuda».
16 Et ait Godolias filius Ahicam ad Johanan filium Caree : Noli facere verbum hoc : falsum enim tu loqueris de Ismahel.16 Ma Godolia figlio di Aicam disse a Joanan figlio di Caree: «Non fare questa cosa, è certamente falso ciò che tu asserisci di Ismael».