Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Levítivo 21


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Dixit quoque Dominus ad Moysen : Loquere ad sacerdotes filios Aaron, et dices ad eos : Ne contaminetur sacerdos in mortibus civium suorum,1 Il Signore disse a Mosè: "Parla ai sacerdoti, figli di Aronne e comunica loro: Nessuno si renda impuro per un morto della sua parentela
2 nisi tantum in consanguineis, ac propinquis, id est, super patre et matre, et filio, et filia, fratre quoque,2 se non per un parente prossimo: la madre, il padre, il figlio, la figlia, il fratello.
3 et sorore virgine quæ non est nupta viro :3 Per la sorella vergine, che resta sua parente prossima, perché non ha appartenuto ad alcun uomo, può rendersi impuro.
4 sed nec in principe populi sui contaminabitur.4 Un marito non si renda impuro per i suoi, profanandosi.
5 Non radent caput, nec barbam, neque in carnibus suis facient incisuras.5 Non si facciano tonsura sulla testa e non si radano l'orlo della barba e nella loro carne non si facciano incisioni.
6 Sancti erunt Deo suo, et non polluent nomen ejus : incensum enim Domini, et panes Dei sui offerunt, et ideo sancti erunt.6 Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, perché essi offrono i doni del Signore, il cibo del loro Dio; siano quindi in stato di consacrazione.
7 Scortum et vile prostibulum non ducent uxorem, nec eam quæ repudiata est a marito : quia consecrati sunt Deo suo,7 Non prendano in moglie una prostituta né una disonorata o una donna scacciata da suo marito; perché il sacerdote è consacrato al suo Dio.
8 et panes propositionis offerunt. Sint ergo sancti, quia et ego sanctus sum, Dominus qui sanctifico eos.8 Tu lo considererai santo, perché egli offre il nutrimento al tuo Dio. Sia per te un essere santo, perché santo sono io, il Signore che vi santifica.
9 Sacerdotis filia si deprehensa fuerit in stupro, et violaverit nomen patris sui, flammis exuretur.
9 Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre. Sia bruciata.
10 Pontifex, id est, sacerdos maximus inter fratres suos, super cujus caput fusum est unctionis oleum, et cujus manus in sacerdotio consecratæ sunt, vestitusque est sanctis vestibus, caput suum non discooperiet, vestimenta non scindet :10 Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul cui capo è stato versato l'olio dell'unzione e ha ricevuto l'investitura indossando i paramenti, non si tolga il copricapo, non si stracci le vesti
11 et ad omnem mortuum non ingredietur omnino : super patre quoque suo et matre non contaminabitur.11 e non si avvicini a nessun morto; non si renda impuro neanche per suo padre e per sua madre.
12 Nec egredietur de sanctis, ne polluat sanctuarium Domini, quia oleum sanctæ unctionis Dei sui super eum est. Ego Dominus.12 Non esca dal santuario e non profani il santuario del suo Dio: ha su di sé la consacrazione dell'olio dell'unzione del suo Dio. Io sono il Signore.
13 Virginem ducet uxorem :13 Sceglierà la moglie fra le vergini.
14 viduam autem et repudiatam, et sordidam, atque meretricem non accipiet, sed puellam de populo suo :14 Non prenderà in moglie una vedova né una ripudiata, né una prostituta, ma prenderà in moglie solo una vergine della sua gente
15 ne commisceat stirpem generis sui vulgo gentis suæ : quia ego Dominus, qui sanctifico eum.15 e non profanerà la sua discendenza nella sua parentela, perché io sono il Signore che lo santifico".
16 Locutusque est Dominus ad Moysen, dicens :16 Il Signore disse a Mosè:
17 Loquere ad Aaron : Homo de semine tuo per familias qui habuerit maculam, non offeret panes Deo suo,17 "Parla ad Aronne e digli: Nessuno della tua discendenza, in eterno, che sia difettoso, offra il nutrimento al suo Dio.
18 nec accedet ad ministerium ejus : si cæcus fuerit, si claudus, si parvo vel grandi, vel torto naso,18 Poiché nessun uomo che abbia un difetto deve fare l'offerta: né un cieco né uno zoppo né uno che abbia mutilazione o deformità,
19 si fracto pede, si manu,19 né un uomo che abbia un difetto ai piedi o alle mani,
20 si gibbus, si lippus, si albuginem habens in oculo, si jugem scabiem, si impetiginem in corpore, vel herniosus.20 né un gobbo né un nano né uno affetto da malattia agli occhi o da scabbia o da piaghe purulente o uno che abbia i testicoli difettosi.
21 Omnis qui habuerit maculam de semine Aaron sacerdotis, non accedet offerre hostias Domino, nec panes Deo suo :21 Nessun uomo della discendenza di Aronne sacerdote che abbia un difetto si avvicini per offrire il nutrimento del Signore; ha un difetto, non si avvicini per offrire il cibo del suo Dio.
22 vescetur tamen panibus qui offeruntur in sanctuario,22 Potrà mangiare il nutrimento del suo Dio, sia delle cose sacrosante che delle cose sante,
23 ita dumtaxat, ut intra velum non ingrediatur, nec accedat ad altare, quia maculam habet, et contaminare non debet sanctuarium meum. Ego Dominus qui sanctifico eos.23 ma non si rechi al velo e non si avvicini all'altare, perché ha un difetto, e non profani i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico".
24 Locutus est ergo Moyses ad Aaron, et ad filios ejus, et ad omnem Israël cuncta quæ fuerant sibi imperata.24 Mosè parlò così ad Aronne, ai suoi figli e a tutti i figli di Israele.