Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaiæ 20


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 In anno quo ingressus est Thathan in Azotum, cum misisset eum Sargon, rex Assyriorum, et pugnasset contra Azotum, et cepisset eam :1 - Nell'anno che il Tartan venne contro Azoto, mandato da Sargon, re degli Assiri, e diede l'assalto alla città e la prese,
2 in tempore illo locutus est Dominus in manu Isaiæ, filii Amos, dicens : Vade, et solve saccum de lumbis tuis, et calceamenta tua tolle de pedibus tuis. Et fecit sic, vadens nudus et discalceatus.2 in quel tempo il Signore parlò per mezzo d'Isaia, figlio di Amos, dicendo: «Va', svestiti del sacco che hai sui fianchi, e cavati le calzature dai piedi». Ed egli così fece, andando scamiciato e scalzo.
3 Et dixit Dominus : Sicut ambulavit servus meus Isaias nudus et discalceatus,
trium annorum signum et portentum erit
super Ægyptum et super Æthiopiam ;
3 E il Signore disse: «Come il mio servo Isaia è andato nudo e scalzo per tre anni, segno fatidico e prodigioso sopra l'Egitto e l'Etiopia,
4 sic minabit rex Assyriorum captivitatem Ægypti,
et transmigrationem Æthiopiæ,
juvenum et senum, nudam et discalceatam, discoopertis natibus, ad ignominiam Ægypti.
4 così, una turba di schiavi di Egitto, e di esuli d'Etiopia, di giovani e di vecchi, condurrà il re degli Assiri, nuda e scalza colle natiche scoperte, in onta all'Egitto.
5 Et timebunt, et confundentur
ab Æthiopia spe sua,
et ab Ægypto gloria sua.
5 E resteranno sbigottiti e confusi quelli che avranno posto la loro speranza nell'Etiopia e la loro gloria nell'Egitto.
6 Et dicet habitator insulæ hujus in die illa :
Ecce hæc erat spes nostra,
ad quos confugimus in auxilium, ut liberarent nos
a facie regis Assyriorum :
et quomodo effugere poterimus nos ?
6 E gli abitanti di questi lidi diranno in quel giorno: - Questa che era la nostra speranza, alla quale avevamo ricorso per aiuto, affinchè ci liberasse dalla presenza del re degli Assiri, eccola, e come potremmo scampare noi? -».