Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaiæ 14


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VULGATADIODATI
1 Prope est ut veniat tempus ejus,
et dies ejus non elongabuntur.
Miserebitur enim Dominus Jacob,
et eliget adhuc de Israël,
et requiescere eos faciet super humum suam ;
adjungetur advena ad eos,
et adhærebit domui Jacob.
1 Perciocchè il Signore avrà pietà di Giacobbe, ed eleggerà ancora Israele, e li farà riposar sopra la lor terra; e gli stranieri si aggiungeranno con loro, e si accompagneranno con la casa di Giacobbe.
2 Et tenebunt eos populi,
et adducent eos in locum suum ;
et possidebit eos domus Israël
super terram Domini
in servos et ancillas :
et erunt capientes eos qui se ceperant,
et subjicient exactores suos.
2 E i popoli li prenderanno, e li condurranno al luogo loro; e la casa d’Israele li possederà nella terra del Signore, per servi e per serve; e terranno in cattività quelli che li aveano tenuti in cattività, e signoreggeranno sopra i loro oppressatori.
3 Et erit in die illa : cum requiem dederit tibi Deus
a labore tuo, et a concussione tua,
et a servitute dura qua ante servisti,
3 Ed avverrà che nel giorno che il Signore ti avrà dato riposo del tuo affanno, del tuo commovimento, e della dura servitù, nella quale altri ti avrà fatto servire,
4 sumes parabolam istam
contra regem Babylonis, et dices :
Quomodo cessavit exactor ;
quievit tributum ?
4 tu proverbierai così il re di Babilonia, e dirai: Come è restato l’esattore? come è cessato il tributo?
5 Contrivit Dominus baculum impiorum,
virgam dominantium,
5 Il Signore ha rotto il bastone degli empi, la verga de’ dominatori.
6 cædentem populos in indignatione
plaga insanabili,
subjicientem in furore gentes,
persequentem crudeliter.
6 Colui che con furore percoteva i popoli di percosse, che non si potevano schivare, il qual signoreggiava le genti con ira, ora è perseguito, senza che possa difendersi.
7 Conquievit et siluit omnis terra,
gavisa est et exsultavit ;
7 Tutta la terra è in riposo, e quieta; gli uomini fanno risonar grida di allegrezza.
8 abietes quoque lætatæ sunt super te,
et cedri Libani :
ex quo dormisti, non ascendet
qui succidat nos.
8 Gli abeti ancora e i cedri del Libano si son rallegrati di te, dicendo: Da che tu sei stato atterrato, niuno è salito contro a noi, per tagliarci.
9 Infernus subter conturbatus est
in occursum adventus tui ;
suscitavit tibi gigantes.
Omnes principes terræ
surrexerunt de soliis suis,
omnes principes nationum.
9 L’inferno disotto si è commosso per te, per andarti incontro alla tua venuta; egli ha fatti muovere i giganti, tutti i principi della terra, per te; egli ha fatti levare d’in su i lor troni tutti i re delle nazioni.
10 Universi respondebunt, et dicent tibi :
Et tu vulneratus es sicut et nos ;
nostri similis effectus es.
10 Essi tutti ti faranno motto, e diranno: Anche tu sei stato fiaccato come noi, e sei divenuto simile a noi.
11 Detracta est ad inferos superbia tua,
concidit cadaver tuum ;
subter te sternetur tinea,
et operimentum tuum erunt vermes.
11 La tua alterezza è stata posta giù nell’inferno, al suono de’ tuoi salteri; e si è fatto sotto te un letto di vermini, e i lombrici son la tua coverta.
12 Quomodo cecidisti de cælo,
Lucifer, qui mane oriebaris ?
corruisti in terram,
qui vulnerabas gentes ?
12 Come sei caduto dal cielo, o stella mattutina, figliuol dell’aurora? come sei stato riciso ed abbattuto in terra? come sei caduto sopra le genti, tutto spossato?
13 Qui dicebas in corde tuo :
In cælum conscendam,
super astra Dei
exaltabo solium meum ;
sedebo in monte testamenti,
in lateribus aquilonis ;
13 E pur tu dicevi nel cuor tuo: Io salirò in cielo, io innalzerò il mio trono sopra le stelle di Dio, e sederò nel monte della raunanza, ne’ lati di verso il Settentrione.
14 ascendam super altitudinem nubium,
similis ero Altissimo ?
14 Io salirò sopra i luoghi eccelsi delle nuvole, io mi farò somigliante all’Altissimo.
15 Verumtamen ad infernum detraheris,
in profundum laci.
15 Pur sei stato calato nell’inferno nel fondo della fossa.
16 Qui te viderint, ad te inclinabuntur,
teque prospicient :
Numquid iste est vir qui conturbavit terram,
qui concussit regna,
16 Quelli che ti vedranno ti riguarderanno, e ti considereranno dicendo: È costui quell’uomo che facea tremare la terra, che scrollava i regni?
17 qui posuit orbem desertum,
et urbes ejus destruxit,
vinctis ejus non aperuit carcerem ?
17 Il quale ha ridotto il mondo come in un deserto, ed ha distrutte le sue città, e non ha sciolti i suoi prigioni, per rimandarli a casa?
18 Omnes reges gentium
universi dormierunt in gloria,
vir in domo sua ;
18 Tutti quanti i re delle genti giacciono in gloria, ciascuno in casa sua.
19 tu autem projectus es de sepulchro tuo,
quasi stirps inutilis pollutus,
et obvolutus cum his qui interfecti sunt gladio,
et descenderunt ad fundamenta laci,
quasi cadaver putridum.
19 Ma tu sei stato gittato via dalla tua sepoltura, come un rampollo abbominevole; come veste di uccisi, trafitti dalla spada, che scendono alle pietre della fossa; come un corpo morto calpestato.
20 Non habebis consortium, neque cum eis in sepultura ;
tu enim terram tuam disperdidisti,
tu populum tuum occidisti :
non vocabitur in æternum
semen pessimorum.
20 Tu non sarai aggiunto con coloro nella sepoltura; perciocchè tu hai guasta la tua terra, tu hai ucciso il tuo popolo; la progenie dei malfattori non sarà nominata in perpetuo.
21 Præparate filios ejus occisioni,
in iniquitate patrum suorum :
non consurgent, nec hæreditabunt terram,
neque implebunt faciem orbis civitatum.
21 Preparate l’uccisione a’ suoi figliuoli, per l’iniquità de’ lor padri; acciocchè non si levino, e non posseggano la terra, e non empiano di città la superficie del mondo.
22 Et consurgam super eos,
dicit Dominus exercituum ;
et perdam Babylonis nomen, et reliquias,
et germen, et progeniem, dicit Dominus ;
22 Io mi leverò contro a loro, dice il Signor degli eserciti; e sterminerò a Babilonia nome e rimanente, figliuolo e nipote, dice il Signore.
23 et ponam eam in possessionem ericii,
et in paludes aquarum,
et scopabo eam in scopa terens,
dicit Dominus exercituum.
23 E la ridurrò in possession di civette, e in paludi di acque; e la spazzerò con iscope di distruzione, dice il Signor degli eserciti
24 Juravit Dominus exercituum, dicens :
Si non, ut putavi, ita erit ;
et quomodo mente tractavi,
24 IL Signor degli eserciti ha giurato, dicendo: Se egli non avviene così come io ho pensato; e se la cosa non è messa ad effetto, secondo il consiglio che io ho preso;
25 sic eveniet :
ut conteram Assyrium in terra mea,
et in montibus meis conculcem eum ;
et auferetur ab eis jugum ejus,
et onus illius ab humero eorum tolletur.
25 che è, di romper l’Assiro nella mia terra, e di calcarlo sopra i miei monti; talchè il suo giogo sia rimosso da essi, e il suo incarico d’in su le loro spalle.
26 Hoc consilium quod cogitavi super omnem terram ;
et hæc est manus extenta super universas gentes.
26 Quest’è il consiglio preso contro a tutta la terra; e questa è la mano stesa contro a tutte le genti.
27 Dominus enim exercituum decrevit ; et quis poterit infirmare ?
et manus ejus extenta ; et quis avertet eam ?
27 Perciocchè il Signor degli eserciti ne ha preso il consiglio; e chi l’annullerebbe? e la sua mano è quella che è stesa; e chi la farebbe rivolgere?
28 In anno quo mortuus est rex Achaz, factum est onus istud :28 Questo carico fu rivelato nell’anno che morì il re Achaz.
29 Ne lætaris, Philisthæa omnis tu,
quoniam comminuta est virga percussoris tui ;
de radice enim colubri egredietur regulus,
et semen ejus absorbens volucrem.
29 NON rallegrarti, o Palestina tutta, di ciò che la verga di colui che ti batteva è stata rotta; perciocchè dalla radice della serpe uscirà un basilisco; e il suo frutto sarà un serpente ardente, e volante.
30 Et pascentur primogeniti pauperum,
et pauperes fiducialiter requiescent ;
et interire faciam in fame radicem tuam,
et reliquias tuas interficiam.
30 E i primogeniti de’ poveri pastureranno, e i bisognosi giaceranno in sicurtà; ma io farò morir di fame la tua radice, e colui ucciderà il tuo rimanente.
31 Ulula, porta ; clama civitas ;
prostrata est Philisthæa omnis ;
ab aquilone enim fumus veniet,
et non est qui effugiet agmen ejus.
31 Urla, o porta; grida, o città; struggiti, o Palestina tutta; perciocchè viene un fumo dal Settentrione; e niuno se ne starà in disparte a’ tempi ordinati di esso.
32 Et quid respondebitur nuntiis gentis ?
Quia Dominus fundavit Sion,
et in ipso sperabunt pauperes populi ejus.
32 E che risponderassi agli ambasciatori delle nazioni? Che il Signore ha fondata Sion, e che in essa i poveri afflitti del suo popolo si riducono in salvo. Il carico di Moab