Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaiæ 14


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Prope est ut veniat tempus ejus,
et dies ejus non elongabuntur.
Miserebitur enim Dominus Jacob,
et eliget adhuc de Israël,
et requiescere eos faciet super humum suam ;
adjungetur advena ad eos,
et adhærebit domui Jacob.
1 Certo, il Signore avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nella loro terra. A loro si uniranno gli stranieri e saranno annessi alla casa di Giacobbe.
2 Et tenebunt eos populi,
et adducent eos in locum suum ;
et possidebit eos domus Israël
super terram Domini
in servos et ancillas :
et erunt capientes eos qui se ceperant,
et subjicient exactores suos.
2 I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nella loro terra, e la casa d’Israele se li farà propri nella terra del Signore, rendendoli schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.
3 Et erit in die illa : cum requiem dederit tibi Deus
a labore tuo, et a concussione tua,
et a servitute dura qua ante servisti,
3 In quel giorno avverrà che il Signore ti libererà dalle tue pene, dal tuo affanno e dalla tua dura schiavitù a cui eri stato assoggettato.
4 sumes parabolam istam
contra regem Babylonis, et dices :
Quomodo cessavit exactor ;
quievit tributum ?
4 Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:
«Ah, come è finito l’aguzzino,
è finita l’aggressione!
5 Contrivit Dominus baculum impiorum,
virgam dominantium,
5 Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
il bastone dei dominatori,
6 cædentem populos in indignatione
plaga insanabili,
subjicientem in furore gentes,
persequentem crudeliter.
6 che percuoteva i popoli nel suo furore,
con colpi senza fine,
che dominava con furia le nazioni
con una persecuzione senza respiro.
7 Conquievit et siluit omnis terra,
gavisa est et exsultavit ;
7 Riposa ora tranquilla tutta la terra
ed erompe in grida di gioia.
8 abietes quoque lætatæ sunt super te,
et cedri Libani :
ex quo dormisti, non ascendet
qui succidat nos.
8 Persino i cipressi gioiscono per te
e anche i cedri del Libano:
“Da quando tu sei prostrato,
non sale più nessuno a tagliarci”.
9 Infernus subter conturbatus est
in occursum adventus tui ;
suscitavit tibi gigantes.
Omnes principes terræ
surrexerunt de soliis suis,
omnes principes nationum.
9 Gli inferi di sotto si agitano per te,
per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
tutti i dominatori della terra,
e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10 Universi respondebunt, et dicent tibi :
Et tu vulneratus es sicut et nos ;
nostri similis effectus es.
10 Tutti prendono la parola per dirti:
“Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi”.
11 Detracta est ad inferos superbia tua,
concidit cadaver tuum ;
subter te sternetur tinea,
et operimentum tuum erunt vermes.
11 Negli inferi è precipitato il tuo fasto
e la musica delle tue arpe.
Sotto di te v’è uno strato di marciume,
e tua coltre sono i vermi.
12 Quomodo cecidisti de cælo,
Lucifer, qui mane oriebaris ?
corruisti in terram,
qui vulnerabas gentes ?
12 Come mai sei caduto dal cielo,
astro del mattino, figlio dell’aurora?
Come mai sei stato gettato a terra,
signore di popoli?
13 Qui dicebas in corde tuo :
In cælum conscendam,
super astra Dei
exaltabo solium meum ;
sedebo in monte testamenti,
in lateribus aquilonis ;
13 Eppure tu pensavi nel tuo cuore:
“Salirò in cielo,
sopra le stelle di Dio
innalzerò il mio trono,
dimorerò sul monte dell’assemblea,
nella vera dimora divina.
14 ascendam super altitudinem nubium,
similis ero Altissimo ?
14 Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all’Altissimo”.
15 Verumtamen ad infernum detraheris,
in profundum laci.
15 E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell’abisso!
16 Qui te viderint, ad te inclinabuntur,
teque prospicient :
Numquid iste est vir qui conturbavit terram,
qui concussit regna,
16 Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente:
“È questo l’individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,
17 qui posuit orbem desertum,
et urbes ejus destruxit,
vinctis ejus non aperuit carcerem ?
17 che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva la porta del carcere ai suoi prigionieri?”.
18 Omnes reges gentium
universi dormierunt in gloria,
vir in domo sua ;
18 Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.
19 tu autem projectus es de sepulchro tuo,
quasi stirps inutilis pollutus,
et obvolutus cum his qui interfecti sunt gladio,
et descenderunt ad fundamenta laci,
quasi cadaver putridum.
19 Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
deposti sulle pietre della fossa,
come una carogna calpestata.
20 Non habebis consortium, neque cum eis in sepultura ;
tu enim terram tuam disperdidisti,
tu populum tuum occidisti :
non vocabitur in æternum
semen pessimorum.
20 Tu non sarai unito a loro nella sepoltura,
perché hai rovinato la tua terra,
hai assassinato il tuo popolo.
Non sarà più nominata
la discendenza degli iniqui.
21 Præparate filios ejus occisioni,
in iniquitate patrum suorum :
non consurgent, nec hæreditabunt terram,
neque implebunt faciem orbis civitatum.
21 Preparate il massacro dei suoi figli
a causa dell’iniquità dei loro padri,
e non sorgano più a conquistare la terra
e a riempire il mondo di rovine».
22 Et consurgam super eos,
dicit Dominus exercituum ;
et perdam Babylonis nomen, et reliquias,
et germen, et progeniem, dicit Dominus ;
22 «Io insorgerò contro di loro
– oracolo del Signore degli eserciti –,
sterminerò il nome e il resto di Babilonia,
la prole e la stirpe – oracolo del Signore.
23 et ponam eam in possessionem ericii,
et in paludes aquarum,
et scopabo eam in scopa terens,
dicit Dominus exercituum.
23 Io la ridurrò a dominio del riccio, a palude stagnante;
la spazzerò con la scopa della distruzione».
Oracolo del Signore degli eserciti.
24 Juravit Dominus exercituum, dicens :
Si non, ut putavi, ita erit ;
et quomodo mente tractavi,
24 Il Signore degli eserciti ha giurato dicendo:
«In verità, come ho pensato, accadrà,
e come ho deciso, succederà.
25 sic eveniet :
ut conteram Assyrium in terra mea,
et in montibus meis conculcem eum ;
et auferetur ab eis jugum ejus,
et onus illius ab humero eorum tolletur.
25 Io spezzerò l’Assiria nella mia terra
e sui miei monti la calpesterò.
Allora sparirà da loro il suo giogo,
il suo peso dalle loro spalle sarà rimosso».
26 Hoc consilium quod cogitavi super omnem terram ;
et hæc est manus extenta super universas gentes.
26 Questa è la decisione presa per tutta la terra
e questa è la mano stesa su tutte le nazioni.
27 Dominus enim exercituum decrevit ; et quis poterit infirmare ?
et manus ejus extenta ; et quis avertet eam ?
27 Poiché il Signore degli eserciti
lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?
28 In anno quo mortuus est rex Achaz, factum est onus istud :28 Nell’anno in cui morì il re Acaz fu pronunciato questo oracolo:
29 Ne lætaris, Philisthæa omnis tu,
quoniam comminuta est virga percussoris tui ;
de radice enim colubri egredietur regulus,
et semen ejus absorbens volucrem.
29 «Non gioire, Filistea tutta,
perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice della serpe uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago alato.
30 Et pascentur primogeniti pauperum,
et pauperes fiducialiter requiescent ;
et interire faciam in fame radicem tuam,
et reliquias tuas interficiam.
30 I più poveri si sazieranno sui miei prati
e i miseri riposeranno tranquilli;
ma farò morire di fame la tua stirpe
e ucciderò il tuo resto.
31 Ulula, porta ; clama civitas ;
prostrata est Philisthæa omnis ;
ab aquilone enim fumus veniet,
et non est qui effugiet agmen ejus.
31 Urla, o porta, grida, o città;
trema, Filistea tutta,
perché dal settentrione si alza il fumo
e non c’è disertore tra le sue schiere».
32 Et quid respondebitur nuntiis gentis ?
Quia Dominus fundavit Sion,
et in ipso sperabunt pauperes populi ejus.
32 Che cosa si risponderà ai messaggeri delle nazioni?
«Il Signore ha fondato Sion
e in essa si rifugiano gli umili del suo popolo».