Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Primus Machabaeorum 10


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Et anno centesimo sexagesimo, ascendit Alexander Antiochi filius, qui cognominatus est Nobilis, et occupavit Ptolemaidam : et receperunt eum, et regnavit illic.1 L'anno 160 Alessandro Epifane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemaide, dove fu ben accolto e incominciò a regnare.
2 Et audivit Demetrius rex, et congregavit exercitum copiosum valde, et exivit obviam illi in prælium.2 Avendolo saputo, il re Demetrio radunò forze in grande quantità e uscì per combattere contro di lui.
3 Et misit Demetrius epistolam ad Jonathan verbis pacificis, ut magnificaret eum.3 Allo stesso tempo Demetrio inviò lettere a Gionata in termini pacifici per esaltarlo.
4 Dixit enim : Anticipemus facere pacem cum eo, priusquam faciat cum Alexandro adversum nos :4 Pensava, infatti: "Affrettiamoci a concludere la pace con costoro, prima che egli la concluda con Alessandro contro di noi.
5 recordabitur enim omnium malorum, quæ fecimus in eum, et in fratrem ejus, et in gentem ejus.5 Poiché egli si ricorderà di tutti i mali che abbiamo compiuto contro di lui, i suoi fratelli e la sua nazione".
6 Et dedit ei potestatem congregandi exercitum, et fabricare arma, et esse ipsum socium ejus : et obsides, qui erant in arce, jussit tradi ei.6 Pertanto gli diede il potere di radunare truppe, di fabbricarsi armi e di considerarsi suo alleato; inoltre comandò che gli fossero consegnati gli ostaggi che erano nell'Acra.
7 Et venit Jonathas in Jerusalem, et legit epistolas in auditu omnis populi, et eorum qui in arce erant.7 Gionata, allora, venne a Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli dell'Acra,
8 Et timuerunt timore magno, quoniam audierunt quod dedit ei rex potestatem congregandi exercitum.8 i quali furono presi da gran timore all'udire che il re gli aveva dato il potere di arruolare un esercito.
9 Et traditi sunt Jonathæ obsides, et reddidit eos parentibus suis :9 Quelli dell'Acra perciò consegnarono a Gionata gli ostaggi ed egli li restituì ai loro genitori.
10 et habitavit Jonathas in Jerusalem, et cœpit ædificare et innovare civitatem.10 Gionata, pertanto, stabilitosi a Gerusalemme, cominciò a ricostruire e a rinnovare la città,
11 Et dixit facientibus opera ut exstruerent muros, et montem Sion in circuitu lapidibus quadratis ad munitionem : et ita fecerunt.11 ordinando a quelli che eseguivano i lavori di costruire le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate come per una fortezza. Quelli fecero così.
12 Et fugerunt alienigenæ, qui erant in munitionibus quas Bacchides ædificaverat :12 Allora gli stranieri che erano nelle fortezze costruite da Bàcchide fuggirono
13 et reliquit unusquisque locum suum, et abiit in terram suam :13 e abbandonarono ciascuno il suo posto per far ritorno alla propria terra,
14 tantum in Bethsura remanserunt aliqui ex his qui reliquerant legem et præcepta Dei : erat enim hæc eis ad refugium.
14 ad eccezione di alcuni di quelli che avevano abbandonato la legge e i comandamenti, i quali rimasero a Bet-Zur e ne fecero il loro rifugio.
15 Et audivit Alexander rex promissa, quæ promisit Demetrius Jonathæ : et narraverunt ei prælia, et virtutes quas ipse fecit, et fratres ejus, et labores quos laboraverunt :15 Il re Alessandro venne a sapere delle promesse che Demetrio aveva fatto a Gionata. Gli parlarono pure delle guerre e degli atti di valore compiuti da lui e dai suoi fratelli, nonché delle pene che essi avevano sopportato.
16 et ait : Numquid inveniemus aliquem virum talem ? et nunc faciemus eum amicum, et socium nostrum.16 Allora disse: "Troveremo forse un altro uomo siffatto? Faremo perciò di lui un nostro amico e alleato".
17 Et scripsit epistolam, et misit ei secundum hæc verba, dicens :17 Scrisse pertanto una lettera e gliela inviò, esprimendosi in questi termini:
18 Rex Alexander fratri Jonathæ salutem.18 "Re Alessandro al fratello Gionata, salute!
19 Audivimus de te quod vir potens sis viribus, et aptus es ut sis amicus noster :19 Abbiamo saputo di te che sei un uomo valoroso e che sei disposto ad essere nostro amico.
20 et nunc constituimus te hodie summum sacerdotem gentis tuæ, et ut amicus voceris regis (et misit ei purpuram, et coronam auream) et quæ nostra sunt sentias nobiscum, et conserves amicitias ad nos.20 Perciò ti costituiamo oggi sommo sacerdote della tua nazione e amico del re -- e gli inviò la porpora e una corona d'oro -- affinché tu pensi alle nostre cose e conservi con noi amicizia".
21 Et induit se Jonathas stola sancta septimo mense, anno centesimo sexagesimo, in die solemni scenopegiæ : et congregavit exercitum, et fecit arma copiosa.
21 Gionata incominciò a rivestirsi delle sacre vesti il settimo mese dell'anno 160, nella festa delle Capanne. Radunò truppe e si fabbricò armi in quantità.
22 Et audivit Demetrius verba ista, et contristatus est nimis, et ait :22 Avendo saputo queste cose, Demetrio se ne rattristò e disse:
23 Quid hoc fecimus, quod præoccupavit nos Alexander apprehendere amicitiam Judæorum ad munimen sui ?23 "Che cosa abbiamo fatto! Alessandro ci ha prevenuti nello stringere amicizia con i Giudei a suo vantaggio.
24 scribam et ego illis verba deprecatoria, et dignitates, et dona, ut sint mecum in adjutorium.24 Scriverò loro anch'io parole di incitamento con promesse di onori e di doni, affinché mi prestino aiuto".
25 Et scripsit eis in hæc verba : Rex Demetrius genti Judæorum salutem.25 Inviò loro una lettera con queste parole: "Il re Demetrio alla nazione dei Giudei, salute!
26 Quoniam servastis ad nos pactum, et mansistis in amicitia nostra, et non accessistis ad inimicos nostros, audivimus, et gavisi sumus.26 Abbiamo sentito con gioia che avete osservato i patti stabiliti con noi, che siete rimasti fedeli alla nostra amicizia e che non siete passati dalla parte dei nostri nemici.
27 Et nunc perseverate adhuc conservare ad nos fidem, et retribuemus vobis bona pro his quæ fecistis nobiscum :27 Perseverate, dunque, ancora nel conservarci fedeltà; noi in contraccambio a quanto fate per noi, vi beneficheremo,
28 et remittemus vobis præstationes multas, et dabimus vobis donationes.28 vi concederemo molte immunità e vi invieremo doni.
29 Et nunc absolvo vos et omnes Judæos a tributis, et pretia salis indulgeo, et coronas remitto, et tertias seminis :29 Già da ora sciolgo ed esento tutti i Giudei dai tributi, dalla tassa del sale e dalle corone.
30 et dimidiam partem fructus ligni, quod est portionis meæ, relinquo vobis ex hodierno die, et deinceps, ne accipiatur a terra Juda, et a tribus civitatibus quæ additæ sunt illi ex Samaria et Galilæa ; ex hodierna die et in totum tempus :30 Rinunzio anche da oggi alla terza parte del seminato e alla metà dei frutti degli alberi che mi toccherebbe, lasciando di prendere tutto ciò dalla terra di Giudea e dai tre distretti che le sono stati annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, a partire dal giorno di oggi e per sempre.
31 et Jerusalem sit sancta, et libera cum finibus suis : et decimæ et tributa ipsius sint.31 Gerusalemme con il suo territorio sia santa ed esente dalle decime e dai tributi.
32 Remitto etiam potestatem arcis, quæ est in Jerusalem : et do eam summo sacerdoti, ut constituat in ea viros quoscumque ipse elegerit, qui custodiant eam.32 Rinunzio ad ogni potestà sull'Acra che è in Gerusalemme e la cedo al sommo sacerdote affinché vi ponga gli uomini che vorrà scegliere per custodirla.
33 Et omnem animam Judæorum, quæ captiva est a terra Juda in omni regno meo, relinquo liberam gratis, ut omnes a tributis solvantur, etiam pecorum suorum.33 Infine, rendo la libertà gratuitamente a qualunque persona giudea, condotta in schiavitù dalla terra di Giudea in qualunque parte del mio regno, e tutti siano esenti dai tributi, anche da quello sul loro bestiame.
34 Et omnes dies solemnes, et sabbata, et neomeniæ, et dies decreti, et tres dies ante diem solemnem, et tres dies post diem solemnem, sint omnes immunitatis et remissionis omnibus Judæis, qui sunt in regno meo :34 Tutte le feste, i sabati, le neomenie, i giorni stabiliti, i tre giorni prima della festa e i tre dopo la festa, siano tutti giorni di esenzione e di remissione per tutti i Giudei che sono nel mio regno;
35 et nemo habebit potestatem agere aliquid, et movere negotia adversus aliquem illorum in omni causa.35 e nessuno abbia autorità di intentare causa o di molestare qualcuno di loro per qualunque motivo.
36 Et ascribantur ex Judæis in exercitu regis ad triginta millia virorum : et dabuntur illis copiæ ut oportet omnibus exercitibus regis, et ex eis ordinabuntur qui sint in munitionibus regis magni :36 Saranno reclutati tra i Giudei per gli eserciti del re circa trentamila uomini, ai quali sarà pagato il soldo che è dovuto a tutte le truppe del re.
37 et ex his constituentur super negotia regni, quæ aguntur ex fide, et principes sint ex eis, et ambulent in legibus suis, sicut præcepit rex in terra Juda.37 Alcuni di essi saranno posti nelle maggiori fortezze del re ed altri saranno preposti agli affari di fiducia del regno. I loro superiori e comandanti siano scelti fra essi e possano vivere secondo le loro leggi, come il re ha prescritto anche nella terra di Giudea.
38 Et tres civitates, quæ additæ sunt Judææ ex regione Samariæ, cum Judæa reputentur : ut sint sub uno, et non obediant alii potestati, nisi summi sacerdotis.38 I tre distretti, che dalla regione di Samaria sono stati annessi alla Giudea, siano annessi alla Giudea in modo da essere considerati dipendenti da uno solo e che non ubbidiscano ad altra autorità che a quella del sommo sacerdote.
39 Ptolemaida et confines ejus, quas dedi donum sanctis qui sunt in Jerusalem, ad necessarios sumptus sanctorum.39 Faccio dono di Tolemaide e delle sue dipendenze al tempio di Gerusalemme per le spese necessarie del santuario.
40 Et ego do singulis annis quindecim millia siclorum argenti de rationibus regis, quæ me contingunt :40 Da parte mia dono ogni anno quindicimila sicli d'argento, da prendersi dalle casse del re sui proventi dei luoghi più confacenti.
41 et omne quod reliquum fuerit, quod non reddiderant qui super negotia erant annis prioribus, ex hoc dabunt in opera domus.41 Tutto il sovrappiù che i preposti ai negozi non hanno consegnato negli ultimi anni, da questo momento lo daranno per le opere del tempio.
42 Et super hæc quinque millia siclorum argenti, quæ accipiebant de sanctorum ratione per singulos annos : et hæc ad sacerdotes pertineant, qui ministerio funguntur.42 Oltre a ciò, i cinquemila sicli d'argento che venivano riscossi sui proventi del santuario dal conto di ogni anno, siano rimessi anch'essi perché appartengono ai sacerdoti che prestano servizio.
43 Et quicumque confugerint in templum quod est Jerosolymis, et in omnibus finibus ejus, obnoxii regi in omni negotio dimittantur, et universa quæ sunt eis in regno meo, libera habeant.43 Tutti quelli che si rifugiano nel tempio di Gerusalemme e dentro tutte le sue dipendenze, perché gravati da debiti verso il re o da qualunque altra obbligazione, siano lasciati liberi con tutti i beni che possiedono nel mio regno.
44 Et ad ædificanda vel restauranda opera sanctorum, sumptus dabuntur de ratione regis :44 Anche per i lavori di ricostruzione e di restauro del santuario si provvederà alla spesa a conto del re.
45 et ad exstruendos muros Jerusalem, et communiendos in circuitu, sumptus dabuntur de ratione regis, et ad construendos muros in Judæa.45 Similmente per ricostruire le mura di Gerusalemme e per le fortificazioni all'intorno si provvederà alla spesa a conto del re, come pure per ricostruire le altre mura in Giudea".
46 Ut audivit autem Jonathas et populus sermones istos, non crediderunt eis, nec receperunt eos : quia recordati sunt malitiæ magnæ, quam fecerat in Israël, et tribulaverat eos valde.46 Quando Gionata e il popolo ebbero udito queste parole, non vi prestarono fede né le accettarono, poiché si ricordavano del grande male che egli aveva fatto in Israele e come li aveva oppressi fortemente.
47 Et complacuit eis in Alexandrum, quia ipse fuerat eis princeps sermonum pacis, et ipsi auxilium ferebant omnibus diebus.
47 Si decisero, invece, in favore di Alessandro, perché egli si era loro rivolto per primo con parole pacifiche e divennero suoi alleati per tutti i giorni.
48 Et congregavit rex Alexander exercitum magnum, et admovit castra contra Demetrium.48 Allora il re Alessandro radunò grandi forze e marciò contro Demetrio.
49 Et commiserunt prælium duo reges, et fugit exercitus Demetrii, et insecutus est eum Alexander, et incubuit super eos.49 I due re attaccarono battaglia, ma l'armata di Demetrio si diede alla fuga e Alessandro l'inseguì, prevalendo su di essi.
50 Et invaluit prælium nimis, donec occidit sol : et cecidit Demetrius in die illa.50 La battaglia si fece aspra fino al tramonto del sole e anche Demetrio cadde ucciso in quel giorno.
51 Et misit Alexander ad Ptolemæum regem Ægypti legatos secundum hæc verba, dicens :51 Alessandro mandò ambasciatori a Tolomeo, re d'Egitto, per dirgli:
52 Quoniam regressus sum in regnum meum, et sedi in sede patrum meorum, et obtinui principatum, et contrivi Demetrium, et possedi regionem nostram,52 "Ecco, sono tornato nel mio regno e mi sono assiso sul trono dei miei padri. Ho preso il potere, ho sconfitto Demetrio e sono diventato padrone del nostro paese.
53 et commisi pugnam cum eo, et contritus est ipse et castra ejus a nobis, et sedimus in sede regni ejus :53 Ho attaccato battaglia contro di lui; la sua armata e lui stesso sono stati battuti da noi e ci siamo assisi sul suo trono regale.
54 et nunc statuamus ad invicem amicitiam : et da mihi filiam tuam uxorem, et ego ero gener tuus, et dabo tibi dona, et ipsi, digna te.54 Stringiamo amicizia tra noi; tu dammi tua figlia in moglie, io diventerò tuo genero e darò a te e a lei dei regali degni di te".
55 Et respondit rex Ptolemæus, dicens : Felix dies, in qua reversus es ad terram patrum tuorum, et sedisti in sede regni eorum.55 Il re Tolomeo rispose dicendo: "Fausto il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei assiso sul loro trono regale!
56 Et nunc faciam tibi quod scripsisti : sed occurre mihi Ptolemaidam, ut videamus invicem nos, et spondeam tibi sicut dixisti.56 Farò per te quanto mi hai scritto, ma vienimi incontro a Tolemaide affinché possiamo vederci l'un l'altro, e ti farò mio genero, come hai detto".
57 Et exivit Ptolemæus de Ægypto, ipse et Cleopatra filia ejus, et venit Ptolemaidam anno centesimo sexagesimo secundo.57 Tolomeo uscì dall'Egitto con Cleopatra sua figlia e venne a Tolemaide nell'anno 162.
58 Et occurrit ei Alexander rex, et dedit ei Cleopatram filiam suam : et fecit nuptias ejus Ptolemaidæ, sicut reges in magna gloria.58 Il re Alessandro gli andò incontro ed egli gli diede sua figlia Cleopatra, celebrando le sue nozze come sogliono fare i re, con grande sfarzo.
59 Et scripsit rex Alexander Jonathæ, ut veniret obviam sibi.59 Il re Alessandro scrisse pure a Gionata affinché gli andasse incontro
60 Et abiit cum gloria Ptolemaidam, et occurrit ibi duobus regibus, et dedit illis argentum multum, et aurum, et dona : et invenit gratiam in conspectu eorum.60 e questi si recò a Tolemaide con grande pompa. Incontrò i due re e diede loro, al pari dei loro amici, argento e oro e altri doni, trovando grazia ai loro occhi.
61 Et convenerunt adversus eum viri pestilentes ex Israël, viri iniqui interpellantes adversus eum : et non intendit ad eos rex.61 Contro di lui, tuttavia, convennero alcuni uomini pestiferi d'Israele, uomini iniqui, che volevano intervenire contro di lui; ma il re non prestò loro attenzione.
62 Et jussit spoliari Jonathan vestibus suis, et indui eum purpura : et ita fecerunt. Et collocavit eum rex sedere secum.62 Il re, anzi, comandò che togliessero di dosso a Gionata i suoi vestiti e lo rivestissero di porpora; e così fecero.
63 Dixitque principibus suis : Exite cum eo in medium civitatis, et prædicate, ut nemo adversus eum interpellet de ullo negotio, nec quisquam ei molestus sit de ulla ratione.63 Poi il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: "Uscite con lui al centro della città e fate proclamare che nessuno cerchi di intervenire contro di lui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia per qualsiasi ragione".
64 Et factum est, ut viderunt qui interpellabant gloriam ejus, quæ prædicabatur, et opertum eum purpura, fugerunt omnes :64 Or quando gli accusatori videro che egli era onorato conforme a quanto il re aveva fatto proclamare, e come era stato rivestito di porpora, se ne fuggirono tutti.
65 et magnificavit eum rex, et scripsit eum inter primos amicos, et posuit eum ducem, et participem principatus.65 Il re lo colmò d'onori, lo iscrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega e governatore della provincia.
66 Et reversus est Jonathas in Jerusalem cum pace et lætitia.
66 Dopo di che Gionata ritornò a Gerusalemme con serenità e gioia.
67 In anno centesimo sexagesimo quinto, venit Demetrius filius Demetrii a Creta in terram patrum suorum.67 Nell'anno 165 Demetrio, figlio di Demetrio, da Creta venne nella terra dei suoi padri.
68 Et audivit Alexander rex, et contristatus est valde, et reversus est Antiochiam.68 Appena lo seppe, il re Alessandro fu assai preoccupato e fece ritorno in Antiochia.
69 Et constituit Demetrius rex Apollonium ducem, qui præerat Cœlesyriæ : et congregavit exercitum magnum, et accessit ad Jamniam : et misit ad Jonathan summum sacerdotem,69 Demetrio pertanto costituì Apollonio capo della Celesiria e questi, radunato un grosso esercito, andò ad accamparsi a Iamnia. Quindi mandò a dire al sommo sacerdote Gionata:
70 dicens : Tu solus resistis nobis : ego autem factus sum in derisum, et in opprobrium, propterea quia tu potestatem adversum nos exerces in montibus.70 "Tu sei il solo a levarti contro di noi e io son diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perché ti fai forte contro di noi sui monti?
71 Nunc ergo si confidis in virtutibus tuis, descende ad nos in campum, et comparemus illic invicem : quia mecum est virtus bellorum.71 Se hai fiducia nelle tue truppe, scendi verso di noi nella pianura e misuriamoci l'un l'altro, poiché con me sta la forza delle città.
72 Interroga, et disce quis sum ego, et ceteri qui auxilio sunt mihi, qui et dicunt quia non potest stare pes vester ante faciem nostram, quia bis in fugam conversi sunt patres tui in terra sua :72 Interroga e apprenderai chi sono io e chi sono quelli che ci aiutano. Ti diranno: "Non vi è per voi stabilità di piede davanti a noi". Già due volte, infatti, i padri tuoi sono stati messi in fuga nella loro terra.
73 et nunc quomodo poteris sustinere equitatum et exercitum tantum in campo, ubi non est lapis, neque saxum, neque locus fugiendi ?73 Non potrai perciò resistere davanti alla cavalleria e a un tale esercito nella pianura, dove non v'è né pietra né rupe né luogo per fuggire".
74 Ut audivit autem Jonathas sermones Apollonii, motus est animo : et elegit decem millia virorum, et exiit ab Jerusalem, et occurrit ei Simon frater ejus in adjutorium :74 Quando Gionata udì le parole di Apollonio il suo animo ne restò agitato. Scelti perciò diecimila uomini, uscì da Gerusalemme e Simone suo fratello gli andò incontro per aiutarlo.
75 et applicuerunt castra in Joppen, et exclusit eum a civitate, quia custodia Apollonii Joppe erat : et oppugnavit eam.75 Si accampò davanti a Giaffa, ma quelli della città gli chiusero le porte, giacché in Giaffa vi era una guarnigione di Apollonio. Egli allora l'attaccò
76 Et exterriti qui erant in civitate, aperuerunt ei, et obtinuit Jonathas Joppen.76 e, spaventati, quelli della città gli aprirono. Così Gionata si impadronì di Giaffa.
77 Et audivit Apollonius, et admovit tria millia equitum, et exercitum multum.77 Quando lo seppe, Apollonio equipaggiò tremila cavalieri e un grande esercito e si diresse verso Asdòd, come se volesse andarvi, ma subito piegò verso la pianura, poiché aveva moltissima cavalleria e aveva fiducia in essa.
78 Et abiit Azotum tamquam iter faciens, et statim exiit in campum, eo quod haberet multitudinem equitum, et confideret in eis. Et insecutus est eum Jonathas in Azotum, et commiserunt prælium.78 Gionata lo seguì in direzione di Asdòd e i due eserciti attaccarono battaglia.
79 Et reliquit Apollonius in castris mille equites post eos occulte.79 Apollonio aveva lasciato mille cavalieri nascosti alle loro spalle,
80 Et cognovit Jonathas quoniam insidiæ sunt post se, et circuierunt castra ejus, et jecerunt jacula in populum a mane usque ad vesperam.80 i quali, benché Gionata si fosse accorto che vi era un pericolo dietro alle sue spalle, circondarono il suo esercito, lanciando frecce contro il popolo dalla mattina alla sera.
81 Populus autem stabat, sicut præceperat Jonathas : et laboraverunt equi eorum.81 Il popolo però resistette, come aveva ordinato Gionata, e perciò i loro cavalli si stancarono.
82 Et ejecit Simon exercitum suum, et commisit contra legionem : equites enim fatigati erant : et contriti sunt ab eo, et fugerunt.82 Allora Simone fece avanzare il suo esercito e attaccò la falange; e poiché la cavalleria era stremata, furono sconfitti e fuggirono,
83 Et qui dispersi sunt per campum, fugerunt in Azotum, et intraverunt in Bethdagon idolum suum, ut ibi se liberarent.83 mentre la cavalleria si disperse per la pianura. Fuggirono verso Asdòd e per salvarsi entrarono nel Bet-Dagon, che è il loro tempio idolatrico.
84 Et succendit Jonathas Azotum, et civitates quæ erant in circuitu ejus, et accepit spolia eorum, et templum Dagon : et omnes qui fugerunt in illud, succendit igni.84 Gionata allora incendiò Asdòd e le città circonvicine, prese le loro spoglie e incendiò pure il tempio di Dagon con quelli che vi si erano rifugiati.
85 Et fuerunt qui ceciderunt gladio, cum his qui succensi sunt, fere octo millia virorum.85 Quelli che perirono di spada insieme a quelli bruciati furono circa ottomila.
86 Et movit inde Jonathas castra, et applicuit ea Ascalonem : et exierunt de civitate obviam illi in magna gloria.86 Partito di lì, Gionata andò ad accamparsi davanti ad Ascalòna e quelli della città gli andarono incontro con grande onore.
87 Et reversus est Jonathas in Jerusalem cum suis, habentibus spolia multa.87 Poi Gionata se ne tornò a Gerusalemme con i suoi, carichi di copioso bottino.
88 Et factum est, ut audivit Alexander rex sermones istos, addidit adhuc glorificare Jonathan.88 Il re Alessandro, conosciuti questi fatti, volle glorificare ancora di più Gionata.
89 Et misit ei fibulam auream, sicut consuetudo est dari cognatis regum. Et dedit ei Accaron, et omnes fines ejus, in possessionem.89 Gli inviò una fibbia d'oro, di quelle che è uso donare ai parenti del re, e gli diede in proprietà Accaron con tutti i suoi territori.