Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Exodus 9


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Dixit autem Dominus ad Moysen : Ingredere ad Pharaonem, et loquere ad eum : Hæc dicit Dominus Deus Hebræorum : Dimitte populum meum ut sacrificet mihi.1 Allora il Signore disse a Mosè: «Va’ a riferire al faraone: “Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!
2 Quod si adhuc renuis, et retines eos,2 Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora,
3 ecce manus mea erit super agros tuos, et super equos, et asinos, et camelos, et boves, et oves, pestis valde gravis.3 ecco, la mano del Signore verrà sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste gravissima!
4 Et faciet Dominus mirabile inter possessiones Israël et possessiones Ægyptiorum, ut nihil omnino pereat ex eis quæ pertinent ad filios Israël.4 Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame d’Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto appartiene agli Israeliti”».
5 Constituitque Dominus tempus, dicens : Cras faciet Dominus verbum istud in terra.5 Il Signore fissò la data, dicendo: «Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!».
6 Fecit ergo Dominus verbum hoc altera die : mortuaque sunt omnia animantia Ægyptiorum ; de animalibus vero filiorum Israël, nihil omnino periit.6 Appunto il giorno dopo, il Signore compì tale cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo.
7 Et misit Pharao ad videndum : nec erat quidquam mortuum de his quæ possidebat Israël. Ingravatumque est cor Pharaonis, et non dimisit populum.
7 Il faraone mandò a vedere, ed ecco, neppure un capo del bestiame d’Israele era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.
8 Et dixit Dominus ad Moysen et Aaron : Tollite plenas manus cineris de camino, et spargat illum Moyses in cælum coram Pharaone.8 Il Signore si rivolse a Mosè e ad Aronne: «Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la sparga verso il cielo sotto gli occhi del faraone.
9 Sitque pulvis super omnem terram Ægypti : erunt enim in hominibus et jumentis ulcera, et vesicæ turgentes in universa terra Ægypti.9 Essa diventerà un pulviscolo che, diffondendosi su tutta la terra d’Egitto, produrrà, sugli uomini e sulle bestie, ulcere degeneranti in pustole, in tutta la terra d’Egitto».
10 Tuleruntque cinerem de camino, et steterunt coram Pharaone, et sparsit illum Moyses in cælum : factaque sunt ulcera vesicarum turgentium in hominibus et jumentis :10 Presero dunque fuliggine di fornace e si posero alla presenza del faraone. Mosè la sparse verso il cielo ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie.
11 nec poterant malefici stare coram Moyse propter ulcera quæ in illis erant, et in omni terra Ægypti.11 I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani.
12 Induravitque Dominus cor Pharaonis, et non audivit eos, sicut locutus est Dominus ad Moysen.
12 Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva detto a Mosè.
13 Dixitque Dominus ad Moysen : Mane consurge, et sta coram Pharaone, et dices ad eum : Hæc dicit Dominus Deus Hebræorum : Dimitte populum meum ut sacrificet mihi.13 Il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presèntati al faraone e annunciagli: “Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!
14 Quia in hac vice mittam omnes plagas meas super cor tuum, et super servos tuos, et super populum tuum : ut scias quod non sit similis mei in omni terra.14 Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli contro il tuo cuore, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra.
15 Nunc enim extendens manum percutiam te, et populum tuum peste, peribisque de terra.15 Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu ormai saresti stato cancellato dalla terra;
16 Idcirco autem posui te, ut ostendam in te fortitudinem meam, et narretur nomen meum in omni terra.16 invece per questo ti ho lasciato sussistere, per dimostrarti la mia potenza e per divulgare il mio nome in tutta la terra.
17 Adhuc retines populum meum, et non vis dimittere eum ?17 Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire!
18 En pluam cras hac ipsa hora grandinem multam nimis, qualis non fuit in Ægypto a die qua fundata est, usque in præsens tempus.18 Ecco, io farò cadere domani, a questa stessa ora, una grandine violentissima, come non ci fu mai in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi.
19 Mitte ergo jam nunc, et congrega jumenta tua, et omnia quæ habes in agro : homines enim, et jumenta, et universa quæ inventa fuerint foris, nec congregata de agris, cecideritque super ea grando, morientur.19 Manda dunque fin d’ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si troveranno in campagna e che non saranno stati ricondotti in casa, si abbatterà la grandine e moriranno”».
20 Qui timuit verbum Domini de servis Pharaonis, facit confugere servos suos et jumenta in domos :20 Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame;
21 qui autem neglexit sermonem Domini, dimisit servos suos et jumenta in agris.21 chi invece non diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e bestiame in campagna.
22 Et dixit Dominus ad Moysen : Extende manum tuam in cælum, ut fiat grando in universa terra Ægypti super homines, et super jumenta, et super omnem herbam agri in terra Ægypti.22 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in tutta la terra d’Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutta la vegetazione dei campi nella terra d’Egitto!».
23 Extenditque Moyses virgam in cælum, et Dominus dedit tonitrua, et grandinem, ac discurrentia fulgura super terram : pluitque Dominus grandinem super terram Ægypti.23 Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; sul suolo si abbatté fuoco e il Signore fece cadere grandine su tutta la terra d’Egitto.
24 Et grando et ignis mista pariter ferebantur : tantæque fuit magnitudinis, quanta ante numquam apparuit in universa terra Ægypti ex quo gens illa condita est.24 Ci furono grandine e fuoco in mezzo alla grandine: non vi era mai stata in tutta la terra d’Egitto una grandinata così violenta, dal tempo in cui era diventata nazione!
25 Et percussit grando in omni terra Ægypti cuncta quæ fuerunt in agris, ab homine usque ad jumentum : cunctamque herbam agri percussit grando, et omne lignum regionis confregit.25 La grandine colpì, in tutta la terra d’Egitto, quanto era nella campagna, dagli uomini alle bestie; la grandine flagellò anche tutta la vegetazione dei campi e schiantò tutti gli alberi della campagna.
26 Tantum in terra Gessen, ubi erant filii Israël, grando non cecidit.26 Soltanto nella regione di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu grandine.
27 Misitque Pharao, et vocavit Moysen et Aaron, dicens ad eos : Peccavi etiam nunc : Dominus justus ; ego et populus meus, impii.27 Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: «Questa volta ho peccato: il Signore è il giusto; io e il mio popolo siamo colpevoli.
28 Orate Dominum ut desinant tonitrua Dei, et grando : ut dimittam vos, et nequaquam hic ultra maneatis.28 Pregate il Signore: ci sono stati troppi tuoni violenti e grandine! Vi lascerò partire e non dovrete più restare qui».
29 Ait Moyses : Cum egressus fuero de urbe, extendam palmas meas ad Dominum, et cessabunt tonitrua, et grando non erit, ut scias quia Domini est terra :29 Mosè gli rispose: «Non appena sarò uscito dalla città, stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non grandinerà più, perché tu sappia che la terra appartiene al Signore.
30 novi autem quod et tu et servi tui necdum timeatis Dominum Deum.30 Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio».
31 Linum ergo et hordeum læsum est, eo quod hordeum esset virens, et linum jam folliculos germinaret :31 Ora il lino e l’orzo erano stati colpiti, perché l’orzo era in spiga e il lino in fiore;
32 triticum autem et far non sunt læsa, quia serotina erant.32 ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi.
33 Egressusque Moyses a Pharaone ex urbe, tetendit manus ad Dominum : et cessaverunt tonitrua et grando, nec ultra stillavit pluvia super terram.33 Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra.
34 Videns autem Pharao quod cessasset pluvia, et grando, et tonitrua, auxit peccatum :34 Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri.
35 et ingravatum est cor ejus, et servorum illius, et induratum nimis : nec dimisit filios Israël, sicut præceperat Dominus per manum Moysi.35 Il cuore del faraone si ostinò e non lasciò partire gli Israeliti, come aveva detto il Signore per mezzo di Mosè.