Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Iudith 9


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Quibus ascendentibus, Judith ingressa est oratorium suum : et induens se cilicio, posuit cinerem super caput suum : et prosternens se Domino, clamabat ad Dominum, dicens :1 Partiti che furono, Giuditta entrò nel suo oratorio, e, indossato il cilizio, sparsa di cenere la sua testa, si prostrò dinanzi al Signore e ad alta voce si mise a dire:
2 Domine Deus patris mei Simeon, qui dedisti illi gladium in defensionem alienigenarum, qui violatores extiterunt in coinquinatione sua, et denudaverunt femur virginis in confusionem :2 « Signore Dio del mio padre Simeone, a cui desti la spada per punire quegli stranieri che per infame passione avevan violata e oltraggiata turpemente una vergine,
3 et dedisti mulieres illorum in prædam, et filias illorum in captivitatem : et omnem prædam in divisionem servis tuis, qui zelaverunt zelum tuum : subveni, quæso te, Domine Deus meus, mihi viduæ.3 e abbandonasti le loro mogli ad esser rapite, le loro figlie alla schiavitù, tutte le loro spoglie in preda ai tuoi servi ardenti di zelo pel tuo onore, porgi aiuto, ti prego, o Signore Dio, a me vedova.
4 Tu enim fecisti priora, et illa post illa cogitasti : et hoc factum est quod ipse voluisti.4 Sei tu che hai fatte le antiche maraviglie, tu che hai fatto il disegno di quelle che loro seguono, e ciò fu perchè tu hai voluto.
5 Omnes enim viæ tuæ paratæ sunt, et tua judicia in tua providentia posuisti.5 Tutte le tue vie son preparate, i tuoi giudizi li hai fondati nella tua provvidenza.
6 Respice castra Assyriorum nunc, sicut tunc castra Ægyptiorum videre dignatus es, quando post servos tuos armati currebant, confidentes in quadrigis, et in equitatu suo, et in multitudine bellatorum.6 Or volgi lo sguardo sopra il campo degli Assiri, come una volta ti degnasti volgerlo sopra il campo degli Egiziani, quando, confidando nei loro carri, nella loro cavalleria, nella moltitudine dei combattenti, correvano armati dietro ai tuoi servi.
7 Sed aspexisti super castra eorum, et tenebræ fatigaverunt eos.7 Ma tu gettasti uno sguardo sopra il loro campo e li misero sottosopra le tenebre;
8 Tenuit pedes eorum abyssus, et aquæ operuerunt eos.8 l'abisso arrestò i loro passi; le acque li ricoprirono.
9 Sic fiant et isti, Domine, qui confidunt in multitudine sua, et in curribus suis, et in contis, et in scutis, et in sagittis suis, et in lanceis gloriantur,9 O Signore, avvenga lo stesso di costoro che confidano nella loro moltitudine, nei loro carri, nelle aste, negli scudi, nelle loro frecce e si gloriano nelle loro lance,
10 et nesciunt quia tu ipse es Deus noster, qui conteris bella ab initio, et Dominus nomen est tibi.10 senza sapere che tu sei Il nostro Dio, che fin ab antico stritoli le armate e che ti chiami il Signore.
11 Erige brachium tuum sicut ab initio, et allide virtutem illorum in virtute tua : cadat virtus eorum in iracundia tua, qui promittunt se violare sancta tua, et polluere tabernaculum nominis tui, et dejicere gladio suo cornu altaris tui.11 Come pel passato alza il tuo braccio, schiaccia la loro potenza colla tua potenza, davanti alla tua ira cada la forza di costoro che minacciano di violare le tue cose sante, di contaminare il Tabernacolo del tuo nome, di abbattere colla loro spada il corno del tuo altare.
12 Fac, Domine, ut gladio proprio ejus superbia amputetur :12 Fa, o Signore, che per mezzo della sua stessa spada sia troncata la sua superbia,
13 capiatur laqueo oculorum suorum in me, et percuties eum ex labiis caritatis meæ.13 che egli sia preso al laccio dei suoi occhi fìssi su me, colpiscilo colle grazie delle mie labbra;
14 Da mihi in animo constantiam ut contemnam illum, et virtutem, ut evertam illum.14 da' al mio spirito fermezza per disprezzarlo, forza per abbatterlo,
15 Erit enim hoc memoriale nominis tui, cum manus feminæ dejecerit eum.15 e sarà un monumento pel tuo nome, che la mano d'una donna 1'abbia abbattuto.
16 Non enim in multitudine est virtus tua, Domine, neque in equorum viribus voluntas tua est, nec superbi ab initio placuerunt tibi : sed humilium et mansuetorum semper tibi placuit deprecatio.16 Il tuo potere, o Signore, non sta nel numero, nè dipende dalle forze dei cavalli la tua volontà; fin da principio non ti piacquero i superbi e gradisti sempre la preghiera degli umili e dei mansueti.
17 Deus cælorum, creator aquarum, et Dominus totius creaturæ, exaudi me miseram deprecantem, et de tua misericordia præsumentem.17 Dio dei cieli, creatore delle acque e Signore di tutte le creature, ascolta una miserabile che a te ricorre e tutto spera dalla tua misericordia.
18 Memento, Domine, testamenti tui, et da verbum in ore meo, et in corde meo consilium corrobora, ut domus tua in sanctificatione tua permaneat :18 Ricordati, o Signore, del tuo patto, metti le parole sulla mia bocca, fortifica nel mio cuore il mio proposito, affinchè la tua casa conservi sempre la sua santità,
19 et omnes gentes agnoscant quia tu es Deus, et non est alius præter te.19 e tutte le genti conoscano che tu sei Dio e che fuori di te non ve n'è altri ».