Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 11


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Il re dell'Egitto radunò truppe, numerose come la rena che è sulla riva del mare, e navi in quantità, volendo impadronirsi con astuzia del regno di Alessandro per annetterlo al suo proprio regno.1 - Il re d’Egitto mise assieme un esercito numeroso come la rena che è sulla spiaggia del mare, e molti vascelli; e cercava d’avere con Inganno il regno d’Alessandro, ed unirlo al suo.
2 Si mosse alla volta della Siria con parole di pace e gli abitanti delle città gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perché il re Alessandro, essendo suo suocero, aveva ordinato di andargli incontro.2 Si mosse verso la Siria con parole pacifiche e la gente gli apriva le città e gli andava incontro, perchè il re Alessandro aveva ordinato che uscissero ad incontrarlo, essendo suo suocero.
3 Tolomeo, però, una volta entrato nelle città, lasciava in ognuna le sue truppe per custodirle.3 Quando poi Tolomeo era entrato nelle città, lasciava in ciascuna una guardia di suoi soldati.
4 Quando giunse ad Asdòd, gli mostrarono il tempio di Dagon incendiato, Asdòd stessa e i suoi sobborghi distrutti, i cadaveri abbandonati e i resti di quelli che Gionata aveva fatto bruciare in guerra: di questi, infatti, ne avevano fatto dei mucchi lungo il suo percorso.4 Ed avviandosi ad Azoto, gli mostravano il tempio di Dagon bruciato, Azoto e le sue adiacenze demolite, cadaveri sparsi, e i tumuli del caduti in guerra, eretti lungo la strada.
5 Gli raccontarono pure quanto aveva fatto Gionata, pensando che egli lo avrebbe biasimato, ma il re tacque.5 E raccontarono al re ciò che aveva fatto Gionata, per metterlo in mala vista; ma il re si tacque.
6 Gionata, con grande pompa, andò ad incontrare il re a Giaffa; si salutarono l'un l'altro e passarono la notte là.6 E Gionata venne incontro al re In Joppe, solennemente; si salutarono l'un l’altro, e passarono ivi la notte.
7 Gionata poi andò con il re fino al fiume chiamato Elèutero e quindi se ne tornò a Gerusalemme.7 Di poi, andò Gionata col re sino al fiume chiamato Eleutero, ed indi tornò in Gerusalemme.
8 Il re Tolomeo divenne così padrone delle città del litorale fino a Seleucia marittima, mentre meditava cattivi progetti ai danni di Alessandro.8 Il re Tolomeo si impossessò delle città sino a Seleucia marittima, e macchinava contro Alessandro mali consigli.
9 Egli poi inviò degli ambasciatori al re Demetrio e gli fece dire: "Vieni, facciamo alleanza tra noi. Ti darò mia figlia che Alessandro ha in moglie e regnerai nel regno di tuo padre.9 Mandò ambasciatori a Demetrio, dicendogli: «Vieni, facciamo alleanza fra noi; ti darò la figlia mia, che ora ha Alessandro, e tu regnerai nel regno del padre tuo.
10 Io, infatti, mi sono pentito di avergli dato mia figlia, poiché egli tentò di uccidermi".10 Mi pento d’avergli dato la mia figliuola, perchè ha cercato d’uccidermi ».
11 In realtà egli lo biasimava perché bramava impossessarsi del suo regno.11 Cosi lo infamava, perchè ambiva il suo regno.
12 Quindi, toltagli sua figlia, la diede a Demetrio. In questo modo si separò da Alessandro e la loro inimicizia si fece manifesta.12 Portò dunque via la figliuola, e la dette a Demetrio; si staccò da Alessandro, e rese pubblica la sua inimicizia.
13 Tolomeo poi entrò in Antiochia e vi cinse il diadema dell'Asia: pose sulla sua testa due diademi, quello dell'Egitto e quello dell'Asia.13 Tolomeo dunque entrò in Antiochia, e si mise in capo due corone: dell'Egitto e dell’Asia.
14 Il re Alessandro in quei giorni era in Cilicia, perché gli abitanti di quelle zone gli si erano ribellati.14 Quanto al re Alessandro in quel tempo, era in Cilicia, perchè in quelle regioni gli s’erano ribellati.
15 Quando Alessandro fu informato di ciò, marciò contro di lui in guerra; ma Tolomeo, uscito fuori, gli mosse contro con grande potenza e lo mise in fuga.15 Alessandro informato, venne a far guerra a Tolomeo; ma questi mise in campo il suo esercito, lo assali con grandi forze, e lo mise in fuga.
16 Alessandro fuggì in Arabia per trovarvi riparo; il re Tolomeo invece fu glorificato.16 Alessandro fuggi in Arabia, per esser ivi al sicuro, ed il re Tolomeo s’aggrandì.
17 L'arabo Zabdiel mozzò la testa di Alessandro e l'inviò a Tolomeo.17 Ma Zabdlel arabo tagliò la testa ad Alessandro, e la mandò a Tolomeo.
18 Ma tre giorni dopo anche il re Tolomeo morì e i suoi uomini che erano nelle fortezze furono uccisi dagli altri che erano nelle fortezze stesse.18 Dopo tre giorni mori anche il re Tolomeo ; ed i suoi che erano nelle città fortificate furon uccisi dagli abitanti.
19 Così Demetrio incominciò a regnare nell'anno 16 7.19 E Demetrio ebbe il regno, l’anno centoscssantasette.
20 In quei giorni Gionata radunò gli uomini della Giudea per attaccare l'Acra che era in Gerusalemme, e fece fare molte macchine militari per usarle contro di essa.20 In quel tempo, Gionata radunò quelli che eran in Giudea, per espugnare la rocca di Gerusalemme, e rizzarono contro di essa molte macchine.
21 Allora alcuni uomini iniqui, che odiavano la propria gente, andarono dal re e gli riferirono che Gionata assediava l'Acra.21 Alcuni iniqui, che odiavano la propria nazione, andarono al re Demetrio, e gli annunziarono che Gionata assediava la rocca.
22 Udito ciò, il re si adirò e, avutane conferma, levò subito il campo e si recò a Tolemaide e scrisse a Gionata di togliere l'assedio e di andargli incontro al più presto a Tolemaide per conferire con lui.22 Quando ciò seppe, sdegnato, venne subito a Tolemaide, e scrisse a Gionata che non assediasse la cittadella, ma venisse subito ad un colloquio con lui.
23 Udito ciò, Gionata comandò di continuare l'assedio; poi, scelti alcuni anziani d'Israele e sacerdoti, affrontò il pericolo.23 Ciò udito, Gionata ordinò si continuasse l’assedio; scelse a compagni de’seniori d’Israele e de’ sacerdoti, e si espose al pericolo.
24 Preso argento, oro, vestiti e molti altri doni, si recò dal re a Tolemaide e trovò grazia presso di lui.24 Prese oro ed argento e vestimenti e molti altri doni, ed andò al re in Tolemaide. E trovò favore al suo cospetto.
25 Alcuni empi della sua nazione tentarono di intervenire contro di lui,25 Alcuni iniqui della sua nazione facevano denunzie a suo carico;
26 ma il re lo trattò come lo avevano trattato i suoi predecessori e lo esaltò davanti a tutti i suoi amici.26 ma il re gli fece quel che gli avevano fatto gli altri avanti a lui, e l’esaltò dinanzi a tutti i suoi amici.
27 Gli confermò il sommo sacerdozio e tutte le altre dignità che aveva per l'innanzi e volle che fosse annoverato tra i primi amici.27 Gli confermò il sommo sacerdozio, e tutti gli altri privilegi che aveva già, e lo nominò primo de’ suoi amici.
28 Gionata chiese al re di rendere la Giudea esente dalle imposte, al pari delle tre toparchie e della Samaria, promettendogli trecento talenti.28 Gionata allora chiese al re che desse franchigia alla Giudea, alle tre toparchie, alla Samaria ed alle sue discendenze, e gli promise trecento talenti.
29 Il re accondiscese e scrisse a Gionata, intorno a tutte queste cose, lettere così concepite:29 Il re acconsenti, e di tutto ciò dette a Gionata il seguente rescritto:
30 "Re Demetrio al fratello Gionata e alla nazione dei Giudei, salute!30 «Il re Demetrio, al fratello Gionata ed alla nazione giudea, salute.
31 Una copia della lettera che abbiamo scritta a Làstene, nostro parente, a vostro riguardo, la scriviamo anche per voi affinché ne prendiate conoscenza.31 Acciò lo sappiate, vi mandiamo copia della lettera che a vostro riguardo abbiamo inviata a Lastene nostro padre.
32 Il re Demetrio al padre Làstene, salute!32 Il re Demetrio, a Lastene padre suo, salute.
33 Alla nazione dei Giudei, che sono nostri amici e osservano ciò che è giusto verso di noi, abbiamo giudicato opportuno far loro del bene in ragione dei buoni sentimenti che hanno per noi.33 Abbiamo risoluto di fare del benefizii alla nazione giudea, in cambio della benevolenza che hanno per noi, essendo nostri amici, ed avendo essi per noi i dovuti riguardi.
34 Pertanto confermiamo loro il possesso dei territori della Giudea e dei tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim. Essi, con le loro dipendenze, dalla Samaria furono annessi alla Giudea a favore di tutti quelli che offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso delle imposte regali che il re prendeva da essi per l'innanzi ogni anno, sui prodotti della terra e sui frutti degli alberi.34 Decretiamo adunque che tutto il territorio della Giudea, e le tre città, Lidda e Ramata, che sono state aggregale dalla Samaria alla Giudea, e tutte le loro adiacenze, siano ad essi riserbate. A tutti quelli che offrono sacriflzii in Gerusalemme, ciò che prima da essi riceveva il re ogni anno sul frutti della terra e degli alberi,
35 Quanto agli altri diritti che abbiamo sulle decime e sui tributi che ci si devono, sulle saline e le corone che ci erano dovute, da questo momento vi rinunziamo completamente.35 ed il resto che a noi spettava delle decime e dei tributi, da ora in poi lo condoniamo loro; come pure i laghi del sale, e le corone che ci venivano presentate.
36 Nessuna di queste disposizioni sarà revocata a partire da questo momento e per sempre.36 Tutto ciò concediamo loro; e niente di ciò verrà revocato nè ora nè mai.
37 Abbiate dunque cura di fare una copia della presente e di consegnarla a Gionata affinché sia collocata sul monte santo in luogo ben visibile".37 Or dunque abbiate cura di farne un rescritto, e datelo a Gionata, e sia posto sul monte santo, in luogo cospicuo ».
38 Il re Demetrio, vedendo che il paese era calmo davanti a lui e che nessuno gli si opponeva, licenziò tutte le sue truppe, ognuno al proprio paese, ad eccezione delle truppe straniere, che egli aveva reclutato dalle isole delle nazioni. Allora tutte le truppe che erano state con i suoi padri incominciarono ad osteggiarlo.38 Vedendo il re Demetrio che tutta la terra taceva innanzi a lui, e nulla gli si opponeva, rimandò tutto l’esercito, ciascuno al suo paese, eccetto le milizie straniere assoldate dalle isole delle nazioni. Tutti i soldati de’ padri suoi gli divenner nemici.
39 Trifone ch'era stato per l'innanzi dalla parte di Alessandro, vedendo che tutte le truppe mormoravano contro Demetrio, si recò presso l'arabo Imalcue, che allevava Antioco, il giovane figlio di Alessandro,39 Ora, v’era un certo Trifone, che parteggiava prima per Alessandro; vedendo che tutto l’esercito mormorava contro Demetrio, andò ad Emalcuel arabo, che aveva in tutela Antioco figlio d’Alessandro,
40 e lo circuiva affinché glielo consegnasse per farlo regnare al posto di suo padre. Gli parlò pure delle cose che Demetrio aveva ordinato e dell'inimicizia che i suoi soldati nutrivano per lui; e rimase lì per molti giorni.40 ed insisteva presso di lui perchè glielo consegnasse, per farlo re in luogo del padre suo. E gli raccontava tutto quello che Demetrio aveva fatto, e l'inimicizia dei suoi soldati contro di luì; e rimase il molto tempo.
41 Gionata mandò a chiedere al re Demetrio di rimuovere da Gerusalemme gli uomini che erano nell'Acra e gli altri che erano nelle fortezze, perché facevano guerra a Israele.41 Allora Gionata mandò al re Demetrio, per ottenere che mandasse via quelli della cittadella di Gerusalemme e de' presidii, perchè erano un guaio per Israele.
42 Demetrio però mandò a dire a Gionata: "Non solo questo farò per te e per la tua nazione, ma colmerò di onori te e la tua nazione, appena mi si presenti la buona occasione.42 E Demetrio mandò a rispondere a Gionata: «Non questo soltanto farò per te e per la tua gente quando n’avrò l’occasione.
43 Ora però farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, poiché tutte le truppe mi si sono allontanate".43 Ora però farai bene se mi manderai uomini in aiuto, perchè tutto il mio esercito m’ha lasciato ».
44 Gionata gli inviò in Antiochia tremila uomini molto valorosi e, quando questi giunsero presso il re, il re si rallegrò per il loro arrivo.44 Gionata gli mandò in Antiochia tremila valorosi; si presentarono al re, ed il re godè della loro venuta.
45 Gli abitanti della città si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila e volevano eliminare il re.45 Ora, centoventimila uomini della città congiurarono, e volevano uccidere il re.
46 Il re però si rifugiò nel palazzo, mentre gli abitanti della città invadevano le vie della città e incominciavano a combattere.46 Questi fuggì nella reggia, e quelli della città occuparon le strade della città, e cominciarono a combattere.
47 Il re allora chiamò in soccorso i Giudei e questi si radunarono presso di lui tutti insieme; poi si dispersero per la città e ne uccisero, in quel giorno, circa centomila.47 Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero a lui tutti insieme; poi si sparsero per la città,
48 Diedero fuoco alla città, raccolsero molte spoglie in quel giorno e salvarono il re.48 e misero a morte in quel giorno centomila uomini; dettero fuoco alla città, fecero gran preda in quel giorno, e liberarono il re.
49 Ora gli abitanti della città, quando videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacimento, si persero d'animo e incominciarono ad elevare suppliche al re dicendo:49 Or quando quelli della città videro che i Giudei ne erano padroni assoluti, si persero d’animo, e gridarono al re supplichevoli:
50 "Dacci la destra e cessino i Giudei di combattere contro di noi e contro la città!".50 « Dacci la mano, e cessino i Giudei di far man bassa su noi e sulla città».
51 Deposero le armi e fecero la pace. Così i Giudei si coprirono di gloria davanti al re e a tutti i cittadini del suo regno e ritornarono a Gerusalemme con molte spoglie.51 Gettaron via le armi, e fecero la pace. Così i Giudei crebbero in stima dinanzi al re e dinanzi a tutti quelli del regno suo, acquistando fama nel regno, e tornarono a Gerusalemme carichi di preda.
52 In questo modo il re Demetrio poté sedersi sul trono del suo regno e il paese rimase tranquillo sotto di lui.52 Il re Demetrio sedè sul soglio del regno suo, e la terra si tacque innanzi a lui.
53 Egli poi, però, rinnegò tutto ciò che aveva promesso, si mostrò ostile a Gionata e non ricambiò i favori che questi gli aveva reso; anzi incominciò a vessarlo duramente.53 Ma rinnegò tutto quello che aveva detto, s’alienò da Gionata e non gli corrispose a seconda dei benefizii che ne aveva ricevuti; anzi, gli faceva molte vessazioni.
54 Dopo queste cose, Trifone ritornò con Antioco, ancora molto giovane. Incominciò a regnare e cinse il diadema.54 Dopo queste cose, tornò Trifone, e con lui il fanciullo Antioco che fu fatto re e si cinse la corona.
55 Si radunarono attorno a lui tutte le truppe che Demetrio aveva congedato e combatterono contro costui, il quale fu messo in fuga e travolto,55 Allora gli s’unirono tutte le milizie che Demetrio aveva disperse, e combatterono contro Demetrio che voltò le spalle e fuggì.
56 mentre Trifone catturò gli elefanti e si impadronì di Antiochia.56 Trifone catturò gli elefanti, e s’impadronì d’Antiochia.
57 Il giovanetto Antioco scrisse a Gionata dicendogli: "Ti confermo il sommo sacerdozio, ti pongo a capo dei quattro distretti e ti annovero tra gli amici del re".57 Ed il giovinetto Antioco scrisse a Gionata, dicendogli: « Tl confermo nel sacerdozio, ti do il dominio di quattro città, e tu sarai uno degli amici del re ».
58 Gl'inviò vasellame d'oro e un servizio da tavola, gli diede facoltà di bere in vasi d'oro, d'indossare la porpora e di portare una fibbia d'oro.58 Gli mandò vasellame d’oro per suo uso, e gli dette potestà dì bere in vasi d’oro, di vestir porpora, e di portar una fibbia d’oro.
59 Inoltre costituì suo fratello Simone stratega dalla Scala di Tiro sino ai confini dell'Egitto.59 A Simone poi fratello di lui dette il governo della regione dai confini di Tiro a quelli d'Egitto.
60 Gionata cominciò a percorrere la regione d'oltre il fiume e le varie città, e tutto l'esercito di Siria si unì a lui per combattere insieme. Andò ad Ascalòna e gli abitanti della città lo ricevettero con onore.60 Or Gionata si mosse, per le città che sono al di là del fiume [Giordano], ed a lui si aggiunse in aiuto tutto l’esercito di Siria. Venne dunque ad Ascalon, e quelli della città gli andarono incontro onorandolo.
61 Di qui andò a Gaza; ma quelli di Gaza gli chiusero le porte. Allora egli l'assediò, incendiò i suoi sobborghi e li saccheggiò.61 Di lì andò a Gaza; ma quel cittadini vi si chiusero, e Gionata l’assediò, ne incendiò i sobborghi, e li depredò.
62 Quelli di Gaza allora supplicarono Gionata ed egli diede loro la destra in segno di pace; prese tuttavia come ostaggi i figli dei loro capi e li spedì a Gerusalemme. Quindi attraversò la regione fino a Damasco.62 Allora quei di Gaza pregarono Gionata, ed egli fece pace con loro, e prese dei loro figli in ostaggio mandandoli a Gerusalem me ; poi, andò avanti la regione sino a Damasco.
63 Ma poi, avendo saputo che i generali di Demetrio si trovavano a Cades in Galilea con un grande esercito e che volevano fargli abbandonare l'impresa,63 E Gionata seppe che i generali di Demetrio s’erano raccolti in Cades di Galilea con un grande esercito, per impedirgli d'occuparsi degli affari del regno.
64 marciò contro di loro, lasciando suo fratello Simone nella regione.64 Ed andò loro incontro, lasciando però in Giudea il fratello Simone.
65 Simone venne ad accamparsi sotto Bet-Zur e per molti giorni combatté contro di essa tenendola assediata.65 E Simone strinse d'assedio Betsura, e durò molto tempo ad attaccarla, bloccandovi i suoi cittadini.
66 Lo supplicarono di accettare la loro destra ed egli acconsentì. Tuttavia li espulse di lì, occupò la città e vi pose una guarnigione.66 E questi gli chiesero di fare la pace; lo concesse, li mandò via di lì, occupò la città, e vi pose un presidio.
67 Gionata e il suo esercito, invece, andarono ad accamparsi presso le acque di Genesaret e di buon mattino giunsero nella pianura di Casòr.67 Gionata poi e le sue truppe sì diressero al lago di Genesar, e prima di giorno furono nella pianura di Asor.
68 Ed ecco che l'esercito degli stranieri stava loro davanti nella pianura, mentre altri organizzavano un'imboscata contro di lui sui monti. Quelli avanzarono frontalmente,68 Ed ecco, le file straniere venivano avanti per la pianura, lasciando altri appiattati pei monti. Gionata andò diritto incontro ad esse.
69 quando gl'imboscati, usciti dai loro luoghi, attaccarono battaglia.69 Ma quelli appiattati sbucarono fuori da' nascondigli, ed attaccaron battaglia.
70 Gli uomini di Gionata fuggirono, nessuno di loro rimase, all'infuori di Mattatia, figlio di Assalonne, e Giuda, figlio di Calfi, capi dell'esercito.70 Allora i soldati di Gionata fuggirono tutti, e non rimase di loro che Matatia figlio d'Absalom, e Giuda figlio di Calfi, dei capi dell'esercito.
71 Gionata si stracciò le vesti, si cosparse il capo di polvere e pregò.71 Gionata si strappò le vesti, si sparse il capo di polvere, e pregò.
72 Quindi si voltò contro i nemici combattendo, li mise in rotta e fuggirono.72 Poi tornò a battaglia coi nemici, li attaccò, e li mise in fuga.
73 Visto ciò, quelli che erano fuggiti tornarono da lui e con lui li inseguirono fino al loro accampamento a Cades. Quivi si accamparono.73 Quelli della sua parte che eran fuggiti, tornarono a lui, e tutti insieme inseguirono quelli sino ai loro accampamenti in Cades, e non andarono oltre.
74 Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila uomini. Quindi Gionata fece ritorno a Gerusalemme.74 Caddero in quel giorno, degli stranieri, tremila uomini. E Gionata tornò in Gerusalemme.