Siracide 13
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BIBBIA RICCIOTTI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 - Chi tocca la pece, ne rimane insudiciato, e chi se la fa col superbo, mette superbia. | 1 Chi maneggia la pece si sporca, chi frequenta il superbo diviene simile a lui. |
2 Solleva un peso superiore alle sue forze chi se la fa con uno più nobile di lui: non ti accompagnare con uno più ricco! | 2 Non portare un peso troppo grave per te, non associarti a uno più forte e più ricco di te. Perché accostare una brocca alla pentola? Se questa cozza, l’altra si spezza. |
3 Come può la caldaia far lega con la pentola? Quando s'urteranno, questa andrà in pezzi. | 3 Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte, il povero subisce ingiustizia e per di più deve scusarsi. |
4 Il ricco fa un'ingiustizia e sbuffa! il povero è maltrattato, e zitto. | 4 Se gli sei utile, si approfitta di te; se hai bisogno, ti abbandonerà. |
5 Se gli apporti [utilità], ti piglierò (con sè], e se non hai [più nulla], ti abbandonerà. | 5 Se possiedi, starà con te, e ti impoverisce senza alcun rimorso. |
6 Se possiedi [qualcosa], conviverà con te, e ti spoglierà e non si crucccrà con te. | 6 Se ha bisogno di te, ti imbroglierà, ti sorriderà e ti farà sperare, ti rivolgerà belle parole e chiederà: «Di che cosa hai bisogno?». |
7 Se avrà bisogno di te, ti abbindolerà, e sorridente ti darà speranze; ti sarà largo di buone parole, e dirà: «Di che hai bisogno?». | 7 Con i suoi banchetti ti farà vergognare, finché non ti avrà spremuto due o tre volte tanto. Alla fine ti deriderà, poi vedendoti ti eviterà e scuoterà il suo capo davanti a te. |
8 E ti confonderà con i suoi banchetti, fino a che in due o tre volte t'abbia esaurito, e all'ultimo si farà beffe di te. E più tardi, ti vedrà e ti volterà le spalle, e scuoterà il capo [con spregio] verso di te. | 8 Sta’ attento a non lasciarti imbrogliare e a non farti umiliare per la tua stoltezza. |
9 Umiliati [allora] a Dio, e aspetta la sua mano. | 9 Quando un potente ti chiama, allontànati, ed egli insisterà nel chiamarti. |
10 Guarda di non lasciarti sedurre, e di non umiliarti [sino] alla stoltezza. | 10 Non essere invadente per non essere respinto, non stare appartato per non essere dimenticato. |
11 Non esser [abblcttamente] umile nella tua saggezza, perchè umiliato, tu non sia sedotto a seguir stoltezza. | 11 Non credere di trattare alla pari con lui e non dare credito alle sue chiacchiere, perché parla molto per metterti alla prova e anche sorridendo indagherà su di te. |
12 Se uno più potente t'invita, fatti addietro; perchè così t'inviterà maggiormente. | 12 Non ha pietà chi non mantiene la parola, non ti risparmierà maltrattamenti e catene. |
13 Non far l'intruso, per non esser respinto, e non tenerti lontano, per non esser dimenticato. | 13 Guàrdati e sta’ molto attento, perché cammini sull’orlo del precipizio. |
14 Non ti mettere a parlar con lui alla pari, e non ti fidare delle molte sue parole; perchè col [suo] gran discorrere ti tenterà, e sorridendo ti caverà di bocca i tuoi segreti. | 14 Quando ascolti queste cose nel sonno, svégliati: per tutta la tua vita ama il Signore e invocalo per la tua salvezza. |
15 L'animo spietato di lui conserverà le tue parole, e non ti risparmierà guai e catene. | 15 Ogni vivente ama il suo simile e ogni uomo il suo vicino. |
16 Sta' in guardia e poni ben mente a ciò che ascolti, perchè passeggi con la tua rovina [a fianco]. | 16 Ogni essere si accoppia secondo la sua specie, l’uomo si associa a chi gli è simile. |
17 Ascoltando tali cose guarda come trasognato e sta' sveglio. | 17 Che cosa può esserci in comune tra il lupo e l’agnello? Così tra il peccatore e il giusto. |
18 Per tutta la tua vita ama Dio e invocalo a tua salvezza. | 18 Quale pace può esservi fra la iena e il cane? Quale intesa tra il ricco e il povero? |
19 Ogni animale ama il suo simile: così anche ogni uomo il suo vicino. | 19 Sono preda dei leoni gli asini selvatici nel deserto, così pascolo dei ricchi sono i poveri. |
20 Ogni carne s'unisce col suo congenere, e ogni uomo s'associa col suo simile. | 20 Per il superbo l’umiltà è obbrobrio, così per il ricco è obbrobrio il povero. |
21 Il lupo avrà mai qualcosa di comune con l'agnello? così il peccatore col giusto! | 21 Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici, ma l’umile che cade è respinto dagli amici. |
22 Quale relazione cl può esser tra la iena e il cane? e quale comunanza tra il ricco e il povero? | 22 Il ricco che sbaglia ha molti difensori; se dice sciocchezze, lo scusano. Se sbaglia l’umile, lo si rimprovera; anche se dice cose sagge, non ci si bada. |
23 Preda del leone è l'onagro nel deserto, e così pasto de' ricchi sono i poveri. | 23 Parla il ricco, tutti tacciono e portano alle stelle il suo discorso. Parla il povero e dicono: «Chi è costui?»; se inciampa, l’aiutano a cadere. |
24 E come è un'abominazione l'umiltà per il superbo, così è un'esecrazione il povero per il ricco. | 24 Buona è la ricchezza, se è senza peccato; la povertà è cattiva sulla bocca dell’empio. |
25 Il ricco, se tentenna, è sorretto da' suoi amici, il povero, se cade, è buttato via anche da' suoi conoscenti. | 25 Il cuore di un uomo cambia il suo volto sia in bene sia in male. |
26 Se precipita il ricco, molti sono i soccorritori: dice cose insensate, e quelli gli dan ragione. | 26 Segno di buon cuore è un volto sereno, ma trovare dei proverbi è un lavoro faticoso. |
27 Precipita il povero? e rimproverato per giunta: dice cose sensate e non gli si dà retta. | |
28 Parla il ricco e tutti fan silenzio, e portano alle stelle le sue parole. | |
29 Parla il povero, e dicono: «Chi è costui?», e se incespica, lo buttano a terra. | |
30 Buona è la ricchezza, che non ha il peccato sulla coscienza e trista è la povertà [solo] in bocca all'empio. | |
31 Il cuore dell'uomo ne cambia il volto, sia in bene, sia in male. | |
32 Il segno d'un cuore felice, un volto ilare, lo troverai diffìcilmente e con pena. |